Taglio tendine flessore pollice

Mi sono tagliato di netto il tendine flessore del pollice destro con la lama di una ghigliottina per sigari.
Mi hanno operato dopo circa 20 ore e mi è stato realizzato un pull-out applicando il bottone sulla punta del pollice.
Il recupero potrà essere completo, al punto da poter riprendere come prima a giocare regolarmente a tennis?
In caso affermativo, dopo quanto tempo?
Ringrazio fin d'ora per la disponibilità.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

in genere il recupero è pressochè completo, soprattutto quando si usa il pull-out e si inizia precocemente a muovere il dito.

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Grazie Dottore per la Sua tempestiva risposta.
In merito ai tempi (intesi come fisioterapia e completo recupero) può aggiungere qualcosa?
Cosa intende per "muovere precocemente": piccoli movimenti anche prima di rimuovere il pull-out?
La ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certo, il pull-out si mette di norma proprio per consentire una precoce mobilizzazione (piccoli movimenti), che evitano il formarsi di aderenze peri-tendinee.

Io non conosco le altre suture realizzate (oltre al pull-out), per cui non sono in grado di sapere che tipo di tenuta queste suture possono dare: da questo dipende la possibilità o meno di muovere e la precocità del movimento e da questo dipende quindi il tempo di recupero complessivo (tenga presente che un tendine si ripara in 6 settimane, non di meno).

Buona serata.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Egregio Dottore, ho la sensazione (anche visiva) che con il passare dei giorni il bottone progressivamente prema un pò di più contro il polpastpello. ritiene normale che ciò accada?
La ringrazio ancora.
[#5]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certamente, la pressione esercitata sulla cute dal bottone dipende dalla trazione esercitata sullo stesso bottone dal filo di sutura interno, che in seguito viene sfilato.

Buon pomeriggio.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Grazie Dottore per la risposta.
Ma considerato che il filo è inestensibile, una maggiore pressione sul polpastpello dovrebbe corrispondere ad uno spostamento della sutura tendinea?
La saluto cordialmente
[#7]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il filo non e' affatto inestensibile, ma elastico: maggiore e' la forza con cui viene serrato il nodo durante l'intervento, maggiore sara' la tensione esercitata dal filo sul bottone e quindi la relativa pressione sul polpastrello.

Buon pomeriggio.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Salve Dottore,
ieri ho finalmente rimosso il guanto gessato ed ho potuto verificare la "mobilità" della falange: i movimenti di flessione sono modesti (credo non superiori a 10° in avanti), ma nel complesso riesco a fare gli altri movimenti del pollice senza grossi problemi.
Il dito è evidentemente gonfio, ma non tumefatto; il polpastrello (specie sotto il bottone) era calloso e sta spellando.
Ho fatto un paio di sedute di una mezzoretta con il fisioterapista.
Vorrei chiederLe se, ed in che modo, si può fare una valutazione dell'esistenza di aderenze, o se a tale scopo può essere di aiuto qualche esame strumentale.
La mobilità iniziale cosa Le suggerisce?
Grazie per la disponibilità
La saluto cordialmente
[#9]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'importante è che attivamente ci siano i movimenti di flesso-estensione, anche se limitati.

Ciò indica che non c'è un cedimento delle suture dei tendini: ovviamente, questi non si sono ancora riparati in meno di un mese, ma può continuare con cauti movimenti fino a quando (6-7 settimane) potrà fare di più e rimuovere il pull-out.

Buona notte.
[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Egregio Dottore mi perdoni per l'imprecisione ma ho omesso di scrivere che é stato rimosso anche il pull-out.
Cordialità
[#11]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Secondo il mio modesto parere è un tantino presto....
perlomeno, io rimuovo il pull-out quando sono certo che ormai la sutura interna è del tutto solida, perchè il pull-out è l'unico presidio che ci garantisce di non sovraccaricare la tensione direttamente sulla tenorrafia.

Pertanto, finchè non arriva alle 6-7 settimane, eviti assolutamente di forzare nei movimenti attivi.

Con quelli passivi in flessione, invece, non ci sono problemi.
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
grazie Dottore per la risposta.
fin dall'intervento il chirurgo mi aveva preannunciato che avrei tolto il pull-out a 28 giorni.
comunque come Le dicevo i movimenti attivi in flessione della falange con l'unghia sono minimi quindi é davvero difficile fare forza.
quanto alla verifica delle aderenze ritiene sia prematuro, perlomeno finché il dito non si sgonfia e l'articolazione tra le falangi riacquista una buona mobilità?
cordialità
[#13]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il punto è proprio questo: senza il pull-out non può forzare, perchè rischia un cedimento della tenorrafia.

Purtroppo ora deve muovere con molta cautela e questo movimento ridotto non scongiura granchè la formazione di aderenze peri-tendinee, che in ogni caso si potranno valutare solo più avanti.

A questo punto non ha alternative: faccia solo quei piccoli movimenti "non rischiosi" e in seguito si vedrà.

Buon pomeriggio.
[#14]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
grazie Dottore per l'esauriente risposta.
ho una curiosità: nei movimenti passivi di flessione della falange il tendine scorre così come in quelli attivi?
se é così, da cosa dipende il fatto che compio senza difficoltà l'intera flessione passiva mentre quella attiva é limitata a pochi gradi?
grazie ancora
cordialità
[#15]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La differenza tra kinesi-terapia attiva e passiva è proprio questa: con la prima muove tendini + articolazioni, mentre con la seconda muove solo le articolazioni.
[#16]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
ok, quindi cominciando con quella passiva si induce solo il movimento dell'articolazione (che ripeto nel mio caso non appare limitato) ma non anche quello del tendine: pertanto mi pare di capire che essa non fornisce elementi per valutare la capacità di scorrimento del tendine.
il fatto che invece il movimento attivo in flessione della falange per ora (oggi comincia la 6^ settimana) permanga di pochi gradi cosa le suggerisce?
in che modo (con quali tecniche) ritiene debba essere condotta la kinesi attiva per indurre un progressivo aumento del movimento?
La saluto cordialmente
[#17]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La sua situazione sembrerebbe indicare che i tendini flessori reggono a livello di sutura ma che esistono aderenze peri-tendinee che ne limitano fortemente lo scorrimento.

In questi casi, può solo intensificare la kinesi attiva, l'unica in grado di far muovere i tendini, facendosi guidare da un fisiatra, sperando che non si debba intervenire in seguito con un successivo intervento di tenolisi.

[#18]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Salve Dottore
mi sono fatto visitare a Roma da una fisioterapista specializzata in riabilitazione della mano, la quale ritiene che la presenza di aderenze - seppure normale, ma probabilmente incentivata dall'assenza di mobilizzazione nelle 4 settimane di gessatura - richiede un programma riabilitativo specifico che mi ha indicato, raccomandando che la terapia sia fatta in un centro specializzato.
Potrebbe indicarmi una struttura idonea nel barese a cui rivolgermi?

Grazie
Saluti
[#19]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Purtroppo no, mi dispiace.

Provi a sentire il suo medico curante.
[#20]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,
ho individuato i terapisti che mi seguiranno nella riabilitazione.
Tutti quelli che mi hanno visitato hanno unanimemente dissentito dall'utilizzo della gessatura per un periodo così prolungato, specie in considerazione del fatto che era stato applicato anche il pull-out (in particolare, una terapista mi ha detto che questa scelta equivale ad indossare i pantaloni sia con la cintura che con le bretelle!).
Effettivamente anche la Sua prima risposta lasciava intendere che fosse fondamentale - proprio perchè era presente il pull-out a protezione della sutura tendinea - una precoce mobilizzazione che evita il formarsi di aderenze peri-tendinee.
Nel mio caso ciò non è stato previsto, anzi si è preferita la soluzione di una prolungata immobilizzazione che francamente pare difficilmente comprensibile, soprattutto perchè pare appartenere a tecniche passate ora superate dall'uso di splint.
Vorrei a questo punto sapere quale sia la Sua opinione in merito.
Ancora grazie.
Saluti

[#21]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
A questo punto deve soltanto mobilizzare il dito sia attivamente che passivamente, sperando di minimizzare al massimo le aderenze.

Dopo un congruo periodo di kinesiterapia, si potrà valutare l'efficienza complessiva della flesso-estensione e quindi un eventuale ulteriore trattamento.

Esattamente, quanto tempo è passato dall'intervento ?
[#22]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
La mobilizzazione attiva e passiva (già in corso da un paio di settimane) sarà ora affiancata da ultrasuoni, elettrostimolazione e specifiche attività di FKT per scollare la cicatrice.
Mi hanno preannunciato perlomeno un paio di mesi di questi trattamenti.

L'intervento risale alla fine di maggio.

Mi faccia sapere cosa ne pensa, specie della scelta della gessatura.

Grazie mille
[#23]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dottore,
aggiungo che mi ha destato molta perplessità in merito alla questione della gessatura la lettura dell'articolo: "PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI NELLE LESIONI DEL TENDINE FLESSORE LUNGO DEL POLLICE IN ZONA 1-2" che ho trovato al seguente indirizzo:
http://www.circuitoaw.it/sicm/1_2003/iona.pdf
(estratto dalla Rivista di Chiururgia della Mano del 2003).

Attendo la Sua valutazione.
Grazie
[#24]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Onestamente non riesco proprio a capire a cosa possa servire un apparecchio gessato in questa fase......

Di tutto ha bisogno tranne che di immobilizzazione.
[#25]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dottore
il guanto gessato é stato rimosso dopo 4 settimane (V. messaggio del 27 giugno).
la questione é capire a cosa sono servite quelle 4 settimane se c'era anche il pull-out.
ora ho evidEntemente la mano libera.
ancora grazie
[#26]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Capisco perfettamente le sue perplessita'.

Posso solo dirle che tutte le volte che io utilizzo il pull-out, comincio una cauta mobilizzazione fin dai primi giorni.

Non sono in grado di spiegarle perche' i Colleghi hanno preferito una strada diversa, forse avranno avuto le loro ragioni.

[#27]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Grazie Dottore,
il suo "capire perfettamente" da un lato mi conforta, ma dall'altro non può non alimentare le perplessità che già tutti i fisioterapisti interpellati (peraltro specialisti della riabilitatizione della mano) hanno manifestato in merito all'operato dei chirurghi, soprattutto per l'influenza che le loro scelte potrebbero avere sui tempi di recupero e su eventuali postumi (evitabili mobilizzando precocemente grazie al pull-out).
Sono orientato a farmi visitare quanto prima in un centro di eccellenza in modo da chiarire tutte le perplessità emerse ed adottare i provvedimenti più opportuni per tutelarmi.
Se condivide il mio proposito saprebbe indicarmi dove farmi visitare?
Ancora grazie per la Sua disponibilità.
Saluti
[#28]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Centri di eccellenza ne esistono molti: Modena, Legnano, Brescia, ecc.

Ma scusi, a questo punto, a prescindere dal tipo di trattamento effettuato, la cosa da fare e' solo la kinesiterapia, non ci sono altre scorciatoie.

Pertanto, le consiglio di non perdere tempo prezioso girando per l' Italia sentendo pareri, ma piuttosto di concentrarsi sulla terapia, da iniziare quanto prima.
[#29]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dottore,
mi sembra di capire che in questo momento il parere di un chirurgo é meno importante delle mani dei fisioterapisti!
immagino che potrebbe essere più utile recarsi in uno dei centri che mi ha indicato per valutare (spero di no...) un ulteriore intervento.
Comunque già nel messaggio Le avevo indicato il programma riabilitativo fatto e da fare.
Cosa ne pensa in merito? Lo ritiene idoneo o propone qualche modifica?
Mi faccia sapere.
Grazie ancora per la Sua disponibilità.
Saluti
[#30]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
preciso che il messaggio cui facevo riferimento é quello del 13 luglio
[#31]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il programma è corretto, ma deve partire quanto prima.

In caso contrario, il rischio di aderenze tenaci diventa elevato.

Solo dopo si potrà fare un bilancio e decidere se è o meno necessario un intervento di tenolisi.
[#32]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
grazie Dottore,
sempre tempestivo e preciso il Suo contributo.
Ritiene che possa essere utile effettuare esami strumentali (ecografia, risonanza o altro) per verificare lo stato attuale delle aderenze formatesi?
saluti
[#33]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Solo successivamente potrebbe essere utile un'ecografia "dinamica" con sonda ad alta frequenza.

Buona notte.
[#34]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Preg.mo Dottore,
sto proseguendo la fisioterapia presso l'Ospedale di Taranto.
La cicatrice sembra rassettata ma il movimento attivo di fatto é invariato.
Ho fatto da un amico radiologo l'ecografia che Lei mi aveva suggerito: la sutura tendinea é ovviamente molto superficiale, e il radiologo ritiene che sia attaccata al tessuto cutaneo.
Mi ha suggerito di provare delle infiltrazioni sottocutanee ecoguidate di gel ialuronico.
Vorrei sapere una Sua valutazione in merito.
Grazie
[#35]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Preg.mo Dottore,
ho terminato un primo ciclo di 10 sedute di fisioterapia: confermo quanto già scritto in quanto la cicatrice sembra rassettata ma il movimento attivo e la forza della falenge sono sempre molto modesti.
Quanto alle infiltrazioni sottocutanee ecoguidate di gel ialuronico che mi sono state suggerite mi farebbe piacere conoscere il Suo parere in merito.
La ringrazio ancora
Saluti
[#36]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Le infiltrazioni di acido ialuronico potrebbero essere utili.

Resta di fondamentale importanza la kinesiterapia attiva e passiva, che dovrebbe essere eseguita anche a domicilio, oltre che dal fisioterapista.
[#37]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Grazie Dottore per il consueto celere riscontro.
Sto facendo esercizi con continuità (anche a casa) al fine di usare e stimolare il più possibile il tendine, oltre al quotidiano uso della mano.
Ritiene che possa essere utile acquistare un piccolo elettrostimolatore da usare a casa?
Infine quanto alle infiltrazioni, quante e con quale cadenza ritiene debbano essere fatte?
La ringrazio ancora
Saluti
[#38]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'elettrostimolatore non serve a nulla.

Le infiltrazioni si possono fare ogni due settimane.
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