Distacco parcellare e recupero
Buonasera, ieri durante una partita a calcio ho subito un trauma al 5^ dito e dopo rx è risultato un distacco parcellare alla base della seconda falange sul lato palmare.
Dopo l’applicazione della stecca mi è stato detto di tornare tra una settimana a rifare l’rx per avere informazione a livello anatomo funzionale richiesti ma poiché per me L’utilizzo della mano, mignolo compreso, è molto importante poiche suono il pianoforte e la chitarra.
Ovviamente l’ortopedico ha detto che c’è la remota possibilità di avere problemi funzionali dato che il distacco è alla base della seconda falange, vicino all’articolazione ma la mia domanda è: nel caso in cui la calcificazione ossea mi dia problemi funzionali, questi problemi sono risolvibili tramite esercizio e fisioterapia o sono irrimediabili? E poi nella situazione peggiore quale sarebbe l’entità del danno al dito, una minore forza non riacquistabile o una errata o non completa chiusura del dito ecc?
Mi scusi le tante domande ma per me è molto importante e non mi piacerebbe dover arrivare all’operazione.
Comunque tra una settimana torno a farmi controllare e cerco di risolvere ogni mio dubbio con l’ortopedico che può sicuramente sciogliermi più dubbi con le lastre sotto gli occhi.
Nel frattempo spero in una risposta rassicurante.
Non mi interessano i tempi o la fatica nel recupero, ma semplicemente che ci sia la possibilità di farlo.
Grazie e arrisentirci
Dopo l’applicazione della stecca mi è stato detto di tornare tra una settimana a rifare l’rx per avere informazione a livello anatomo funzionale richiesti ma poiché per me L’utilizzo della mano, mignolo compreso, è molto importante poiche suono il pianoforte e la chitarra.
Ovviamente l’ortopedico ha detto che c’è la remota possibilità di avere problemi funzionali dato che il distacco è alla base della seconda falange, vicino all’articolazione ma la mia domanda è: nel caso in cui la calcificazione ossea mi dia problemi funzionali, questi problemi sono risolvibili tramite esercizio e fisioterapia o sono irrimediabili? E poi nella situazione peggiore quale sarebbe l’entità del danno al dito, una minore forza non riacquistabile o una errata o non completa chiusura del dito ecc?
Mi scusi le tante domande ma per me è molto importante e non mi piacerebbe dover arrivare all’operazione.
Comunque tra una settimana torno a farmi controllare e cerco di risolvere ogni mio dubbio con l’ortopedico che può sicuramente sciogliermi più dubbi con le lastre sotto gli occhi.
Nel frattempo spero in una risposta rassicurante.
Non mi interessano i tempi o la fatica nel recupero, ma semplicemente che ci sia la possibilità di farlo.
Grazie e arrisentirci
[#1]
Gentile Signore,
non si aspetti alcuna calcificazione: il microdistacco, di norma, resta tale; non va considerato come una frattura normale, ma è la "spia" di un danno legamentoso, talvolta tendineo.
La cosa importante è valutare, subito dopo il trauma, se esistono o meno lassità capsulo-legamentose.
In caso non ci siano o siano minime, si immobilizza e poi si procede con la riabilitazione articolare.
Se invece c'è una lassità completa (lesione legamentosa totale e non parziale), occorre riparare il legamento chirurgicamente.
Buona giornata.
non si aspetti alcuna calcificazione: il microdistacco, di norma, resta tale; non va considerato come una frattura normale, ma è la "spia" di un danno legamentoso, talvolta tendineo.
La cosa importante è valutare, subito dopo il trauma, se esistono o meno lassità capsulo-legamentose.
In caso non ci siano o siano minime, si immobilizza e poi si procede con la riabilitazione articolare.
Se invece c'è una lassità completa (lesione legamentosa totale e non parziale), occorre riparare il legamento chirurgicamente.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, ora aspetto cosa risulterà dai prossimi rx, nel frattempo l’ortopedico h cambiato leggermente la forma della stecca zimmer. Comunque il dito sembra che riesca a muoverlo quel minimo all’interno della stecca, anche se non lo voglio sforzare, per abitudine quando afferrò qualcosa con la mano sinistra si chiude anche un po’ il mignolo e spinge sulla stecca, cercherò di non utilizzarlo proprio. Spero che vada tutto bene
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 32.4k visite dal 07/05/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.