Fisioterapia molto dolorosa dopo lussazione iv dito mano sinistra

Buonasera,
70gg fa ho sbattuto con la mano sinistra (sono mancina) e ho subito una lussazione del IV dito. Dopo circa un'ora (senza rx precedenti) l'osso è stato rimesso in asse dal medico del ps. Mi hanno messo la stecca di Zimmer, scrivendo sul referto di ritornare indomani per eseguire i raggi x. Il referto dei rx dice "lesione IV dito mano sx". Nel foglio delle dimensioni non viene indicato più nulla. Leggendo i Vostri consigli in casi simili decido di tenere la stecca per 20gg. La tolgo da sola. Dopo 10gg (visto il gonfiore e rigidità) mi faccio visitare da un medico ortopedico, che controlla i nuovi raggi, confermando che al livello osseo non ci sono problemi e mi consiglia di iniziare la fisioterapia. Passano altri 10gg (l'attesa necessaria per la visita del medico del centro di fisioterapia della mia cittadina). Fino a quel giorno il mio dito aveva la forma a uncinetto e si piegava poco ma non mi faceva più male e non era più gonfio, scrivevo anche abbastanza bene ma per arrivare a toccare il polso mi mancavano circa 4cm, non parlando nemmeno di chiudere in modo da poter toccare il palmo della mano. In estensione totalmente bloccato.
Dal primo giorno della fisioterapia è iniziato il mio "calvario". Il fisioterapista specializzato in massoterapia, durante le sedute di 20-40 min man mano in 8 sedute è riuscito a toccare il polso con questo dito e flettere quasi del tutto dolorosissima falange distale. Con insistenza è riuscito anche a mettere totalmente dritto il dito in modo da poter toccare per qualche secondo il tavolo. Ma tutto ciò con i dolori attroci. Tornando a casa tenevo subito il dito avvolto nel ghiaccio per 10-15 min. Lo ripetevo di sera. La capsula era di nuovo sempre gonfia e rosa e il dito mi faceva male ad ogni minimo tocco. Adesso (periodo di chiusura del centro) mi alleno con la pallina di spugna, gli elastici, faccio un po' di pressione in estensione ecc. ma certo che i risultati sono scarsi. Intanto il dito non è gonfio e non fa male. L'ultima seduta ho visto i due fisioterapisti perplessi È scoraggiati, perché se giorno prima lavoravo sull'estensione, indomani peggiorava la flessione e al contrario. Fatto sta che in quei giorni non riuscivo nemmeno a scrivere una parola (adesso posso di nuovo) e comunque tutto ciò che guadagnavo durante la dolorosissima seduta, perdevo dopo poche ore.
Cosa dovrei fare?
A chi rivolgermi? Eventualmente chiedo un consiglio per una struttura adatta in Sicilia.
Posso fidarmi di questo tipo di terapia? Considerando che il problema consiste sia in flessione che in distensione può servire qualche ferula?
Sono disperata. Sono un'insegnante, tra un po' devo rientrare al lavoro. Non potrò nemmeno scrivere sulla lavagna.
Mi scuso per lo sfogo ma mi sento un po' abbandonata da tutti. Grazie anticipatamente per qualche consiglio.
Cordiali saluti
Renata
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

non so se è stata visitata da uno specialista o meno.

Va visto se ci sono lassità capsulo-legamentose (non basta escludere danni scheletrici).

La rigidità articolare è un problema e va combattuta prima che diventi incoercibile.

La terapia è data dalla kinesi attiva e soprattutto passiva, quotidiana, 3 volte al giorno (deve imparare a farla da sè), fino al completo recupero della funzionalità.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile Dottore,
Grazie infinite per la celere risposta.
Ho fatto solo la visita dal ortopedico generale non sapendo dell'esistenza di uno più specializzato in questi casi.
Quale esame permette di vedere se ci sono lassità capsulo-legamentose? Un ecografia è sufficiente?
Se ho capito bene la kinesi attiva è quella molto dolorosa, che già faccio al centro di Fisioterapia, dovrei imparare qualcosa di più su quella passiva (mi hanno detto di stringere la pallina di spugna, giocare con la sabbia e flettere e distendere il dito finché resisto, (purtroppo, in questo caso, non sono una masochista) ammetto di dedicare poco tempo a questo a causa del dolore che sento ma da oggi mi impegnerò al massimo.
Grazie di nuovo. È stato gentilissimo
Cordiali saluti
Renata
[#3]
Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La lassità articvolare si valuta visitando il paziente, non con esami strumentali.

La kinesi è l'esercizio, che non deve mai essere troppo doloroso.

Il dolore deve esserci (senza sentire dolore non sta facendo alcun esercizio utile), ma senza esagerare.

Il punto, però, è come viene fatto l'esercizio passivo (aiutandosi con l'altra mano): spesso, viene fatto in modo sbagliato...
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile Dottore,
Credo che i fisioterapisti, vedendo che il dolore era esagerato e i benefici (anche se dopo solo 8 sedute) praticamente nulli, si sono posti il dubbio se procedono bene, chiedendomi di fare l'ecografia. Uno mi ha detto di prendere la ferula per lavorare (durante i 7gg della chiusura del centro) sulla distensione, l'altro mi ha bloccato, dicendo che in questo modo il dito peggiorerà in flessione. Il dolore durante le sedute era atroce (non sono una persona che si lamenta facilmente). Forse più che approfondire con gli esami, dovrei cambiare il centro di fisioterapia.
Grazie mille per le sue delucidazioni. Mi hanno fatto credere che il dolore così forte ci deve essere.
Cordiali saluti
Renata
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il dolore ci deve essere, ma non troppo. La tecnica prevede una lenta progressività della flessione/estensione fino al raggiungimento di un dolore sopportabile; a questo punto si deve fermare mantenendo la posizione raggiunta, fino a che il dolore sia cessato o molto ridotto.

A questo punto, prosegue con la flessione/estensione, fino a che il dolore torna a livelli non insopportabili, e così via, passo dopo passo.
[#6]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie mille.
Nel mio caso arrivavano con progressività della flessione/estensione fino al raggiungimento di un dolore INsopportabile; a questo punto si fermavano mantenendo la posizione raggiunta, fino a che non mi mettevo a supplicare: "basta" dal forte dolore, altroché fino a che: "dolore sia cessato o molto ridotto".
Grazie mille di nuovo. Lei è gentilissimo.
Cordiali saluti
Renata
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.