Recidiva ernia inguinale

buonasera, sono stato operato di ernia inguinale dx secondo trabucco nel 2022, a seguito sensazione di ingombro nella stessa sede ho effettuato visita da medico di base che mi rimanda ad ecografia inguinale per sospetta piccola recidiva.
All'eco il medico diagnostico rileva, con molta difficoltà perché dice molto lieve, quanto segue: Sul versante mediale è apprezzabile una minima soluzione di continuo del piano muscolare parietale attraverso la quale, in posizione eretta a seguito di manovra di ponzamento, tessuto adiposo omentale accenna ad erniare verso il sottocute.
Chi ha effettuato l'eco mi dice che ha fatto fatica a vederla e che, a suo parere, si tratta di una puntina di recidiva non destinata ad essere trattata chirurgicamente in tempi brevi ma situazione da tenere monitorata regolarmente con eco tra un mese e mezzo due, salvo evidenti variazioni chiaramente, addirittura mi dice che potrebbe anche restare così per molto tempo...il medico di base invece dopo aver visto il referto mi conferma si che è una cosa minima ma mi prescrive una visita chirurgica con prescrizione entro 10gg...il che mi lascia un po' così...cosa ne pensate?
grazie mille
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
L’ernia per essere risolta deve essere sottoposta ad un trattamento chirurgico, quindi la visita chirurgica è giustificata, poi il timing per eseguire l’intervento lo stabilirà lei con lo specialista.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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La ringrazio dottore per la risposta, la mia perplessità era relativa alla prescrizione praticamente quasi urgente che mi ha un po' spiazzato e preoccupato... come mi avevano detto prima dell' intervento "primitivo" e come mi conferma Lei capisco che prima o poi sicuramente bisognerà farlo ma, ripeto, sono restato un po' spiazzato per la "fretta" del mio medico...forse una recidiva deve essere trattata chirurgicamente in maniera più veloce rispetto ad un primo intervento? l'intervento è più impegnativo rispetto ad un ernia primaria in termini sia tecnici che di recupero? in questi casi è preferibile trattare la recidiva in laparoscopia o open? dico la verità che ho un po' paura dell'anestesia generale anche se non ho grandissimi problemi di salute ma solo una lieve insufficienza mitralica ed ho sentito parlare di tecniche open miniinvasive in anestesia spinale/ locale in cosa si differenziano dalla classica open? infine una curiosità: a seguito di una colonscopia effettuata nel periodo successivo al riscontro dell'ernia primaria ( avevo un po' di disturbi) mi era stata rilevata una lieve diverticolite (2 piccoli diverticoli nel sigma) poi curata ben risolta e mai più ripresentatasi in questi tre anni (qualche sporadico caso di disordine intestinale di qualche giorno sempre risolto con fermenti lattici credo più fisiologico che relativo ai diverticoli anche a detta del medico curante) , ebbene ora che abbiamo constatato questo inizio di recidiva si è ripresentata ( anche se in maniera lieve) l'infiammazione vierticolare...in entrambe le occasioni il problema è emerso praticamente in contemporanea al rilevamento dell'ernia sono quindi collegate le due cose e magari una può determinare l'altra? Mi scuso se sono stato un po' "lungo" e ringrazio anticipatamente per le eventuali gradite risposte ed in ogni caso vi ringrazio tutti per il prezioso servizio che fornite. saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
La risposta è più breve della domanda, l’intervento in mani esperte non rappresenta un rischio maggiore, se effettuato in maniera tradizionale non occorre anestesia generale. Non vi è alcuna correlazione con le altre problematiche citate. Quando operarla ripeto lo deciderà lei con lo specialista. Quindi non intervento d’urgenza, programmato.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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grazie ancora dottore, mi conferma comunque l'esistenza di un eventuale tecnica mini-invasiva non laparoscopica ma open? se si a grandi linee in cosa si differenzia dalla classica ? vorrei chiaramente se possibile coniugare il fatto di evitare l'anestesia generale con una soluzione il meno invasiva possibile ( il primo intervento 14 punti, quasi 30gg di assenza dal lavoro , lavoro discretamente pesante e circa una settimana/10gg sz guidare è stato un bel problema). Non la disturbo oltre nella speranza di avere un indicazione finale a quanto chiesto su queste tecniche miniinvasive e se non le dispiace magari la aggiornerò una volta che avrò effettuato la visita chirurgica che ho già prenotato presso il chirurgo che mi aveva operato, in libera professione purtroppo in quanto altrimenti il Ssn qui a Verona non mi avrebbe dato disponibilità nei termini richiesti dal medico... grazie buona serata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
L’intervento in laparoscopia (tecnica mininvasiva) necessiterà di un’anestesia generale, si faccia consigliare pure dallo specialista sull’approccio migliore.
Io sinceramente prediligo effettuare, in casi come il suo, il trattamento tradizionale in anestesia loco regionale, ma in caso di ernie recidive, altri colleghi invece preferiscono effettuare la plastica con la tecnica laparoscopica.
Saluti

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buonasera, ho effettuato la visita chirurgica presso il chirurgo che mi aveva operato che esprime la seguente diagnosi: addome piano, regolari esiti di ernioplastica inguinale; non evidenza di recidiva.Alla manovra di Valsalva in posizione eretta si apprezza lieve "sbandieramento" del pavimento del canale inguinale, come in regolari esiti di plicatura del cedimento della trasversalis. non tuttavia ernie o porte erniarie apprezzabili. Mi consiglia uso mutande contenitive sul lavoro per 3 mesi (lavoro abbastanza pesante) e Brufen 400 al bisogno. Al colloquio ho riferito che pochi giorni prima della comparsa del fastidio/ingombro in corrispondenza della zona dell'intervento avevo avuto un forte mal di schiena lombare che interessava un po' tutto il bacino e per questo motivo mi dice che può essere anche un infiammazione muscolare ( infatti è ancora presente dolore anche se minore) che partecipa a questa mia sensazione e di indagare su questo problema (sciatica? artrite?...) ..in relazione alla possibile evoluzione dell'ernia mi dice che non si può escludere anche una futura recidiva per un progressivo cedimento della trasversalis magari vicino al precedente intervento ma allo stato attuale non si sente nemmeno di escludere che una volta rientrata questa infiammazione muscolare possa tutto "rientrare" dato che per ora non vede una vera e propria recidiva. cosa ne pensate? vi ringrazio anticipatamente saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Se lo specialista ha espresso questa valutazione dopo una visita, non c’è altro che prenderne atto e seguire i suoi consigli.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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grazie , però sinceramente sono un po' perplesso perché mi ha dato l'impressione che non volesse ammettere che forse qualcosina non è andato come doveva andare ...mi dice che l'ernia non c'è perché, da quello che capisco, non c'è il buco, la porta erniaria... però allo stesso tempo c'è qualcosa di diverso dal normale quindi non credo sia evitabile una progressione... dovrò prendere Brufen per tutta la vita? mi sembra tutto un po' surreale....sentire un parere in più per quanto possibile mi farebbe piacere grazie ancora
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
No se dovesse vedere che a distanza di un mese la sintomatologia, nonostante il brufen, rimane immutata ritornerà dal chirurgo per recepire o meno le ulteriori decisioni.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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grazie dottore molto gentile quindi diciamo che secondo Lei quanto mi è stato detto in effetti è possibile o comunque esiste una casistica del genere? la ringrazio infinitamente, non la disturbo ulteriormente e la saluto cordialmente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Se la sintomatologia rientra è possibile.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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grazie mille dottore molto gentile buona giornata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Prego e saluti

Dr. Sergio Sforza
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