Deiscenza anastomosi
gent.mi dottori, vi illustro la situazione di mio padre. dopo un intervento al colon trascorsi circa 10gg viene dimesso, torniamo a casa tutto nella norma, se non che ci accorgiamo dopo un paio di giorni che dove era inserito un drenaggio in ospedale, sul lato sinistro incomincia a gonfiarsi fino ad aprirsi e a fuoruscire un liquido sul verde giallo maleodorante, mi sembrano tipo feci liquide, torniamo in ospedale, viene ricoverato 5 gg fanno una terapia antibiotica e dimettono papa', con diagnosi deiscenza anastomosi colo-rettale con ascesso pelvico,e mettono sul lato destro un sacchetto per le feci,tutto questo va avanti da tre mesi, con la deiscenza che si apre diciamo ogni 10gg, per poi richiudersi e cosi via, ora chiedo cosa porta tale situazione, e consigliabile un intervento, grz per i vs consigli
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Difficile trarre conclusioni senza vedere suo padre, pero' la possibilita' di intervenire di nuovo e' concreta: si tratta di capire se l'anastomosi andra' a chiudersi o meno. In ogni caso il team di chirurghi che ha operato suo padre dovra' valutare questa opportunita'.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Premesso che condivido l'ipotesi chirurgica del Collega Spina,non comprendo quando parla di "apertura della deiscenza ogni 10 giorni". Se è stata confezionata una ileostomia o colostomia a destra(sacchetto per le feci)per mettere a riposo la zona con la deiscenza,il materiale enterico non dovrebbe arrivarci.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
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Utente
grazie per le risposte, cerchero' di essere piu chiaro usando frasi mie, praticamente sul lato destro vi e' stato impiantato un sacchetto per la raccolta delle feci, rimanendo pero' il tutto canalizzato, cosi' mi e' stato detto, infatti alle volte va in bagno regolarmente, di sotto per capirci, il problema e' che sul lato sinistro dove in ospedale vi era il drenaggio, spesso si presentano dal foro di uscita di esso, feci liquide', quindi da qualche parte devono pur uscire.adesso ci hanno detto che puo continuare cosi per qualche mese in attesa di farlo riprendere un po' e poi decidere il da fare. ma tutto questo puo' scaturire in qualche pericolo per mio padre?
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I pericoli per suo padre, inutile negarlo, sono tuttora presenti. E' ragionevole pensare che quello che i Colleghi stanno facendo andra' a buon fine, anche se ci vorra' un po' di pazienza, ma e' chiaro che la situazione si presta ancora a possibili complicanze. Deve avere fiducia e seguire le indicazioni dei Chirurghi, perche' al momento, per quanto possiamo saperne noi da qui, altro non si puo' fare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Un campanello d'allarme potrebbe essere per esempio la febbre, i dolori addominali, un malessere generalizzato: se l'anastomosi non dovesse chiudersi si puo' instaurare una infezione piuttosto importante. Ma credo che suo padre sia ben seguito dai Colleghi, quindi anche loro potranno aiutarla in questo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Utente
gentilissimi dottori, mio padre a breve deve essere sottoposto ad una colonscopia per vedere se la situazione permette di intervenire per togliere il sacchetto esterno ..potete consigliarmi e farmi un po capire quale tipo di colonscopia e' consigliabile visto il tipo di intervento effettuato su mio padre a novembre 2011 e se e' consigliabile far trascorrere ancora del tempo. grz certo di una vs cordiali saluti
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Utente
gentilissimi dottori, scrivo adesso dopo 3 mesi per aggiornare un po lasituazione. mio padre va ancora avanti con il sacchetto ,e devo dire che si e' ripreso bene, mangia regolarmante ha gia preso 9kg. pero' visto che deve forse fare una nuova colonscopia, e' consigliabile per un paziente che ha subito u kcolon da pochi mesi? oppure esiste una tecnica meno invasiva
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Tecniche meno invasive possono rivelarsi meno utili per effettuare un corretto follow-up rispetto alla colonscopia. Tre mesi sembrano un periodo congruo; e poi credo che i Colleghi che seguono suo padre si siano gia' posti il problema che lei ha esposto a noi, e se hanno consigliato di farla immagino che non prevedano particolari controindicazioni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Utente
buongiorno riscrivo per un vs parere consiglio...in merito alla deiscenza anostomosi con ascesso pelvico presentatasi dopo 10 giorni la fine dell'intervento, i medici hanno preferito non effettuare un ulteriore intervento visto ke si e' diciamo chiusa da solo dopo alcuni mesi, poi dopo circa 6/7 mesi sono stato ricoverato per la chiusura della stomia provvisoria con esito positivo ps la stomia era posizionata sul lato destro, e la deiscenza sul sinistro, per essere piu preciso,, solo che adesso da circa due mesi in modo saltuario si presenta un dolore sul lato dove era presente la deiscenza, e toccondolo aumenta il dolore...premetto che sono trascorsi circa 12 mesi dall'intervento..come posso procedere cosa posso fare.e nella norma oppure devo preoccuparmi..grazie
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Il dolore è sempre da considerarsi un campanello d'allarme. Ovviamente a volte la causa può essere banale, altre volte invece no. Nel suo caso, considerando che dall'intervento sono passati 12 mesi sarei più dell'idea che possa trattarsi di qualcosa di nuovo piuttosto che riferire il sintomo a quanto accaduto a così grande distanza di tempo. Qualcosa di nuovo che, ripeto, potrebbe anche dipendere da una motivazione banale; tuttavia, nel dubbio, una visita dal suo Medico di Famiglia senz'altro è da consigliare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Utente
ok grz provero a sentire il medico di famiglia.....eventualmente esiste un controllo srtumentale tipo eco..risonanza magnetica o altro per individuare eventuale causa?
per esempio sembrera un po banale ma lo chiedo lo stesso..puo anche una piega nei pantaloni che si va ad adaggiare proprio nel punto dove era la deiscenza anastomosi e quindi esercita' una certa pressione puo sviluppare il dolore....
per esempio sembrera un po banale ma lo chiedo lo stesso..puo anche una piega nei pantaloni che si va ad adaggiare proprio nel punto dove era la deiscenza anastomosi e quindi esercita' una certa pressione puo sviluppare il dolore....
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 21.8k visite dal 06/02/2012.
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