Miomectomia
Buongiorno.
Mia moglie ha da poco subito, in laparotomia, la rimozione di alcuni miomi uterini.
Al terzo giorno dall'intervento le è stata praticata medicazione della ferita chirurgica ed è stata contestualmente dimessa, senza prescrizione di fare ulteriori medicazioni, in quanto non necessarie.
Visto però che alla sua compagna di stanza, operata per la medesima patologia, ne era stata prescritta un'altra da effettuarsi dopo qualche giorno, ho pensato per precauzione di fare cosa analoga.
Procedendo con estrema attenzione, come di consueto, alla seconda di queste ulteriori medicazioni, otto giorni dopo l'intervento, poichè ai due lati della ferita (chiusa con sutura cosmetica, con punti interni e non visibili) sporgevano, uno per parte e senza nodi, i fili bianchi di sutura lunghi 6-7 centimetri l'uno, di cui uno libero e l'altro apparentemente fissato da una serie di sottili striscioline adesive poste trasversalmente sulla ferita (in corrispondenza con il punto in cui era stato posto il catetere di drenaggio, successivamente rimosso, il che mi ha fatto pensare che fossero state fissate in funzione di esso), e vedendo che tutto ciò era intriso di sangue e materiale organico e poteva costituire fonte di infezione, ho staccato le striscioline e tagliato i due fili a raso della pelle, detergendo successivamente e medicando fino all'applicazione finale della benda adesiva traspirante.
Faccio presente che il bendaggio sostituito in precedenza era pulitissimo dal lato interno, segno che la ferita aveva cessato di spurgare.
Ora mi è venuto un angoscioso dubbio: ho forse sbagliato a tagliare i due fili, rischiando con ciò di causare un indebolimento o addirittura lo scioglimento delle suture interne e/o esterne della ferita chirurgica? Cosa si può fare ora? Ed ancora, vorrei chiedere: quando è possibile togliere in via definitiva la benda adesiva, liberare completamente la ferita e cessare le medicazioni?
Tutto questo mi preoccupa alquanto, vi sarei grato se poteste darmi un parere in breve tempo. Grazie.
Mia moglie ha da poco subito, in laparotomia, la rimozione di alcuni miomi uterini.
Al terzo giorno dall'intervento le è stata praticata medicazione della ferita chirurgica ed è stata contestualmente dimessa, senza prescrizione di fare ulteriori medicazioni, in quanto non necessarie.
Visto però che alla sua compagna di stanza, operata per la medesima patologia, ne era stata prescritta un'altra da effettuarsi dopo qualche giorno, ho pensato per precauzione di fare cosa analoga.
Procedendo con estrema attenzione, come di consueto, alla seconda di queste ulteriori medicazioni, otto giorni dopo l'intervento, poichè ai due lati della ferita (chiusa con sutura cosmetica, con punti interni e non visibili) sporgevano, uno per parte e senza nodi, i fili bianchi di sutura lunghi 6-7 centimetri l'uno, di cui uno libero e l'altro apparentemente fissato da una serie di sottili striscioline adesive poste trasversalmente sulla ferita (in corrispondenza con il punto in cui era stato posto il catetere di drenaggio, successivamente rimosso, il che mi ha fatto pensare che fossero state fissate in funzione di esso), e vedendo che tutto ciò era intriso di sangue e materiale organico e poteva costituire fonte di infezione, ho staccato le striscioline e tagliato i due fili a raso della pelle, detergendo successivamente e medicando fino all'applicazione finale della benda adesiva traspirante.
Faccio presente che il bendaggio sostituito in precedenza era pulitissimo dal lato interno, segno che la ferita aveva cessato di spurgare.
Ora mi è venuto un angoscioso dubbio: ho forse sbagliato a tagliare i due fili, rischiando con ciò di causare un indebolimento o addirittura lo scioglimento delle suture interne e/o esterne della ferita chirurgica? Cosa si può fare ora? Ed ancora, vorrei chiedere: quando è possibile togliere in via definitiva la benda adesiva, liberare completamente la ferita e cessare le medicazioni?
Tutto questo mi preoccupa alquanto, vi sarei grato se poteste darmi un parere in breve tempo. Grazie.
[#1]
Ha certamente sbagliato a prendere iniziative in un campo non di sua competenza,ma è inutile ormai recriminare.Penso proprio che i fili tagliati siano della sutura intradermica(sutura cosmetica) e pertanto il chirurgo(non lei)dovrà rimuoverla senza l'aiuto dei fili che fuoriuscivano(per facilitare l'asportazione)dalla ferita.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#2]
Buonasera,
penso che un controllo chirurgico si imponga, se non altro per far controllare la ferita e per sapere se i fili che lei ha tagliato (e quindi quelli rimasti nel sottocute) erano di materiale riassorbibile o no.
In ogni caso non dovrebbe accadere nulla di grave, anche se mi permetto di consigliarle, in una prossima occasione, di rivolgersi preventivamente al suo chirurgo.
Buona serata
penso che un controllo chirurgico si imponga, se non altro per far controllare la ferita e per sapere se i fili che lei ha tagliato (e quindi quelli rimasti nel sottocute) erano di materiale riassorbibile o no.
In ogni caso non dovrebbe accadere nulla di grave, anche se mi permetto di consigliarle, in una prossima occasione, di rivolgersi preventivamente al suo chirurgo.
Buona serata
Prof. UGO BERTOLDO
[#3]
Ex utente
Ringrazio moltissimo per le immediate risposte, ci siamo del tutto tranquillizzati.
In effetti la ferita appare abbastanza cicatrizzata e, anche se i fili sono stati tagliati, si possono ancora intravederne i capi che sporgono per un paio di millimetri, così da poterne controllare eventuali spostamenti.
In effetti la ferita appare abbastanza cicatrizzata e, anche se i fili sono stati tagliati, si possono ancora intravederne i capi che sporgono per un paio di millimetri, così da poterne controllare eventuali spostamenti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 14/12/2012.
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