Sono tornata dal mio medico, che, mi spiace dirlo, non sapeva che dirmi e ha anche effettuato una

Salve,
il mio problema è iniziato una decina di giorni fa con una congiuntivite all'occhio sinistro, all'inizio era solo un po' arrossato e lacrimava parecchio, dopo è andato peggiorando, per cui ho preferito rivolgermi al mio medico di base, che mi ha prescritto un collirio antibiotico.
Un paio di giorni dopo mi sono accorta di avere dei linfonodi ingrossati, sia sul collo, lateralmente, che vicino alla clavicola, sempre sulla sinistra.
Sono tornata dal mio medico, che, mi spiace dirlo, non sapeva che dirmi e ha anche effettuato una ricerca su internet per cercare di capire.
Ecco il motivo per cui vi scrivo, diciamo che come comportamento non l'ho trovato molto rassicurante.
Ad ogni modo mi ha indirizzato da un oculista, che mi ha visitato, confermando la presenza dei linfonodi e trovandone anche un altro sotto il mento, e diagnosticandomi edema della palpebra superiore, iperemia e chemosi congiuntivale, intensa reazione follicolare tarsale inferiore, blefarite e secrezioni siero mucose, mi ha prescritto un collirio, il Betabioptal, dicendo che era probabile i linfonodi fossero legati all'infiammazione dell'occhio.
Il giorno dopo ho cominciato a sentire fastidio e una sensazione di pesantezza nella parte sinistra del collo, verso sera ho cominciato ad avvertire mal di gola, sempre solo sul lato sinistro e durante la notte è comparsa la febbre.
Il mio medico di base mi ha prescritto un antibiotico e un antipiretico e adesso, dopo due giorni, la febbre è passata, l'occhio è migliorato, la sensazione di pesantezza e fastidio al collo c'è ancora e i linfonodi sono sempre gonfi.
La mia domanda è: va bene così e devo solo aspettare di rimettermi completamente o consigliate che faccia qualche altro controllo?
Grazie

[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
La sintomatologia che descrive giustifica ampiamente la presenza di linfonodi reattivi (i linfonodi reagiscono ingrossandosi) che non destano alcuna preoccupazione in senso oncologico (ci sono lì, e non solo lì, proprio con questa funzione).

Non si aspetti che con la terapia e miglioramento della sintomatologia si assista ad un decremento rapido del volume dei linfonodi . Parliamo di tempi frequentemente lunghi.

Pertanto due consigli :il primo a Lei e al suo medico (^___^) che >>
Sono tornata dal mio medico, che, mi spiace dirlo, non sapeva che dirmi e ha anche effettuato una ricerca su internet per cercare di capire.>>

1) Guai a cercare di capire tramite Internet sul significato dei LINFONODI, tema quanto mai ansiogeno.

Legga perché in un consulto analogo

Linfonodi
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/linfonodi_sistema_linfatico.htm

2) Dopo ragionevole lasso di tempo dalla terapia può, e solo se occorresse, richiedere una visita EMATOLOGICA per fare il punto della situazione previa una ecografia della regione interessata.

Tanti saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Va bene, grazie mille per la risposta.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
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