Operazione appendicectomia, ripresa attività fisica e rischi ernia

Buongiorno

sono stato operato di appendicectomia laparoscopia circa 35 giorni fa. Dopo un ricovero di 2 giorni e operazione andata a buon fine sono stato dimesso. La mia preoccupazione è adesso la ripresa delle attività fisiche. Facevo bici e soprattutto palestra con pesi molto elevati. Il chirurgo che mi ha operato mi ha consigliato uno stop di 2-3 settimane. Il chirurgo che mi ha tolto i punti mi ha consigliato 2 settimane. Il medico personale 1 mese. Tutti mi hanno consigliato di riniziare con molta cautela e senza esagerare.

Io ho riniziato attività fisiche, palestra leggerissima e bici tranquilla, dopo 3 settimane. Ad oggi però (35 giorni dall'operazione) l'addome non mi sembra completamente guarito, ogni tanto mi duole, soprattutto il giorno dopo che sono andato in palestra e al mattino. Il dolore varia da un fastidio al fianco, a dolore inguinale. La ferita inguinale è quella più larga ed è ancora un po' dura al tatto.

Sono stato frettoloso nel ricominciare l'attività fisica? c'è ancora il rischio di andare incontro a ernie? I dolori che ho sono ancora riconducibili all'operazione in laparoscopia o c'è il sospetto di un'ernia? Il fastidio c'è soprattutto quando sto seduto.
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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Gentile utente, senz'altro l'intervento di appendicectomia in laparoscopia, peraltro andato a buon fine, permette tempi di convalescenza e di ripresa molto più rapidi di quelli da lei osservati. Riferisce poi di una ferita inguinale più larga , ma dovrebbe trattarsi di un foro al massimo di 10-12 mm di diametro.
In tutti i modi i disturbi lamentati e il suo sospetto possa trattarsi di un'ernia può dirimerli solo il chirurgo che l'ha operato , essendo impossibile on line rispondere ai suoi quesiti non avendo notizie dettagliate sull'intervento e sul suo stato clinico antecedente.
Sempre disponibile invio distinti saluti.

Dr. Michele Malerba

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Esatto, la ferita è di circa 1 cm. O qualcosa in più. Lei quindi pensa che a distanza di un mese i dolori addominali dovrebbero essere scomparsi?
Secondo lei ho ripreso troppo presto le attività sportive?

Il mio quadro clinico precedente era buono. L'appendicite era cronica ma non acuta. Dal punto di vista fisico godevo di un'ottima forma fisica.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Errata corrige: la ferita è circa 2 cm. Misurata col righello.
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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Premesso che una delle prerogative principali dell'intervento in laparoscopia è il minor trauma e la rapida ripresa delle attività quotidiane, trattandosi poi nel suo caso di un intervento alquanto semplice e per giunta in elezione e andato a buon fine, penso che la persistenza dei dolori non sono legati al procedimento chirurgico laparoscopico.
Mi chiede poi se " ho ripreso troppo presto le attività sportive" , per quanto detto sopra non di certo poichè dopo massimo 10 giorni poteva riprendere anche la sua attività lavorativa e sportiva.
Pertanto persistendo tali disturbi consiglio di indagarli con altri procedimenti diagnostici , cominciando con l'esecuzione di un'ecografia addominale.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Francamente non riesco a capire cosa possa essere. Tumefazioni a livello della ferita non ne vedo. Essa è particolarmente dura, soprattutto da sdraiato si nota. Il fastidio (definirlo dolore è una parola grossa) è spesso localizzato sopra il pube e di rado sul fianco. A livello intestinale nessun problema, salvo alcuni giorni in cui c'è un aumento di emissioni di gas, ma è un problema di cui spesso ho sofferto, anche alla luce di una dieta abbastanza sostanziosa per attività sportive.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
L'esito dell'ecografia addominale dice "fegato ha dimensioni regolari, ecostruttura omogenea senza apprezzabili lesioni focali di risoluzione ecografica. Nei limiti pancreas milza e reni. Colecisti alitisiatica, vie biliari non dilatate. Vescica è repleta a pareti regolari e contenuto transonico. Prostata nei limiti. Nn si repertano falde di versamento in addome".
Il chirurgo che mi ha visitato "addome piano, cicatrici chirurgica in sede ombelicale, al fianco e fossa iliaca sinistra da pregressa laparoscopia. La ferita in fossa iliaca sinistra pur in assenza di laparoceli evidenti è particolarmente dolente alla palpazione. Dolorabilità alla palpazione nei quadranti di sinistra senza segni di peritonismo. Blumberg assente"

Insomma, non ho nulla, mi hanno consigliato riposo assoluto e tutto dovrebbe passare. Con questi esami si può escludere un'ernia al 100%? Grazie.
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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
La diagnosi di ernia della parete addominale è soprattutto clinica, quindi considerato che la visita del chirurgo ha escluso tale patologia così come l'ecografia addominale non ha evidenziato falde di versamento in cavità addominale, si tratta semplicemente di un dolore parietale legato alla ferita chirurgica .
Quindi stia tranquillo , che con il riposo assoluto passerà tutto.
Sempre disponibile invio distinti saluti .