I capezzoli introflessi,ed è vero che questo problema può essere risolto mediante un
Salve,sono una ragazza di 19 anni.Il mio seno presenta dei capezzoli introflessi sin dalla nascita e mi chiedevo se questo può avere in qualche modo influenzato la crescita del seno stesso:infatti ho un seno a dir poco piccolo,porto una prima scarsa ed i miei seni non hanno una forma tondeggiante ma "a punta" poichè sono quasi piatti.Vorrei quindi porvi due quesiti:
-esiste una relazione tra le dimensioni del seno e i capezzoli introflessi,ed è vero che questo problema può essere risolto mediante un macchinario,evitando l'intervento chirurgico?
-Con una crema o delle pillole(non a base di ormoni) potrei aumentare le dimensioni del mio seno?Mi rendo conto che non posso aspettarmi risultati permanenti e pari a quelli della chirurgia,ma con un'applicazione costante potrei arrivare quantomeno a raggiungere una prima piena o una seconda scarsa?La ringrazio in anticipo
-esiste una relazione tra le dimensioni del seno e i capezzoli introflessi,ed è vero che questo problema può essere risolto mediante un macchinario,evitando l'intervento chirurgico?
-Con una crema o delle pillole(non a base di ormoni) potrei aumentare le dimensioni del mio seno?Mi rendo conto che non posso aspettarmi risultati permanenti e pari a quelli della chirurgia,ma con un'applicazione costante potrei arrivare quantomeno a raggiungere una prima piena o una seconda scarsa?La ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile Utente,
la mammella è costituita principalmente da tessuto ghiandolare e da tessuto adiposo che ne determinano le dimensioni, la forma e la consistenza (variabili in base all’età, alle fasi del ciclo mestruale, gravidanza e/o allattamento): All'apice della mammella si trova l'areola mammaria ed al centro dell'areola il capezzolo;
Nel Suo caso (“..introflessi sin dalla nascita..”), inestetismi del capezzolo sono da considerarsi costituzionali/fisiologici.
Costituzionalmente è possibile che la ‘conformazione’ della Sua ghiandolare mammaria, con dotti galattofori corti (condotti che portano il secreto dalla ghiandola alla punta del capezzolo), abbia determinato una introflessione dei capezzoli.
Non ho esperienza in merito al ‘macchinario’ da lei menzionato ma consideri che uno stimolo diretto sui capezzoli ne induce un inturgidimento e conseguentemente una ‘estroflessione’; Non so risponderle in merito alla ‘durata nel tempo’ della suddetta ‘estroflessione’ (!?)
Per quanto riguarda l’eventuale uso di creme, anche in tal caso, quello che si cerca di migliorare, con i massaggi, è il ‘tono’ delle strutture muscolari che sostengono la mammella stessa.
Nella speranza di esserle stata d’aiuto
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
la mammella è costituita principalmente da tessuto ghiandolare e da tessuto adiposo che ne determinano le dimensioni, la forma e la consistenza (variabili in base all’età, alle fasi del ciclo mestruale, gravidanza e/o allattamento): All'apice della mammella si trova l'areola mammaria ed al centro dell'areola il capezzolo;
Nel Suo caso (“..introflessi sin dalla nascita..”), inestetismi del capezzolo sono da considerarsi costituzionali/fisiologici.
Costituzionalmente è possibile che la ‘conformazione’ della Sua ghiandolare mammaria, con dotti galattofori corti (condotti che portano il secreto dalla ghiandola alla punta del capezzolo), abbia determinato una introflessione dei capezzoli.
Non ho esperienza in merito al ‘macchinario’ da lei menzionato ma consideri che uno stimolo diretto sui capezzoli ne induce un inturgidimento e conseguentemente una ‘estroflessione’; Non so risponderle in merito alla ‘durata nel tempo’ della suddetta ‘estroflessione’ (!?)
Per quanto riguarda l’eventuale uso di creme, anche in tal caso, quello che si cerca di migliorare, con i massaggi, è il ‘tono’ delle strutture muscolari che sostengono la mammella stessa.
Nella speranza di esserle stata d’aiuto
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
[#2]
Gentile ragazza, aggiungo al commento della collega Morelli due elementi. Il primo, relativo al "macchinario", è che si può tentare attraverso il meccanismo di suzione creato da esso ed in particolare usarlo costantemente per un periodo non inferiore ai due -tre mesi. In alcuni casi si può avere un miglioramento, mentre, se il capezzolo risulta "ritenuto" da dotti galattofori estremamenrte corti, il trattamento potrebbe risultare nullo. Altra cosa è relativa al volume mammario e le ribadisco che non esistono metodi "medici" di aumento del volume mammario ma solamente la terapia chirurgica di mastoplastica additiva. Infine, non raramente, la presenza di una protesi mammaria riesce a esteriorizzre i capezzoli.
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 21/11/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.