Onicetomia totale radicale e selettiva agli alluci
Buongiorno dottori,
sono un ragazzo di 25 anni e oltre che da anni combatte con onicocriptosi che mi hanno letteralmente cambiato e distrutto la vita.
Più di 6 anni fa ho subito un trauma ad entrambi gli alluci; ho perso entrambe le unghie, sono ricresciute male; sono state operate più e più volte ma ormai la matrice, specialmente di quella a destra, è danneggiata. Lo si capisce perché è più spessa avendo subito anche interventi con punti di sutura in ferro o quello che è, pare avesse fatto un'ischemia.
Mi da fastidio, non riesce a 'scavalcare' la pelle della punta dell'alluce, i lati sono tutti seghettati e mi provocano rossori e ogni tanto pus se resto molto tempo in piedi. Come conseguenza cammino male, prima di allora non avevo mai avuto problemi.
Sono giunto alla conclusione insieme al chirurgo che mi ha sempre seguito, di togliere completamente (matrice compresa) di quella a dx e di fare una selettiva a sx, che è meno grave, entrambe lo stesso giorno.
Ora che si avvicina il momento dell'operazione sono agitato, ma non posso neanche rimandare in eterno: il problema è che ho paura.
Finora gli interventi seppur in ambulatorio, si sono rivelati un buco nell'acqua; stavolta finisco in sala operatoria. Mi è stato detto che dovrò rimanere in ospedale anche la prima notte.
Dopo questo sfogo volevo chiedervi: l'alluce viene pulito bene da tutti i rimasugli di unghia quando si toglie sia lei che il suo letto?
Per quanti giorni di solito si fa tenere la fasciatura al dito e camminare con le stampelle?
La ferita guarisce bene e non da più fastidio?
La cicatrice come si comporta?
Quanto tempo impiega la pelle nuova a crescere?
Mio nonno e mio zio l'hanno fatta anche loro, rispettivamente 56 e 29 anni fa e non hanno più avuto problemi.
Però stiamo parlando di cose che venivano fatte allora; io sono sfiduciato avendo tribolato per molto tempo.
Ringrazio in anticipo coloro che vorranno rispondermi.
sono un ragazzo di 25 anni e oltre che da anni combatte con onicocriptosi che mi hanno letteralmente cambiato e distrutto la vita.
Più di 6 anni fa ho subito un trauma ad entrambi gli alluci; ho perso entrambe le unghie, sono ricresciute male; sono state operate più e più volte ma ormai la matrice, specialmente di quella a destra, è danneggiata. Lo si capisce perché è più spessa avendo subito anche interventi con punti di sutura in ferro o quello che è, pare avesse fatto un'ischemia.
Mi da fastidio, non riesce a 'scavalcare' la pelle della punta dell'alluce, i lati sono tutti seghettati e mi provocano rossori e ogni tanto pus se resto molto tempo in piedi. Come conseguenza cammino male, prima di allora non avevo mai avuto problemi.
Sono giunto alla conclusione insieme al chirurgo che mi ha sempre seguito, di togliere completamente (matrice compresa) di quella a dx e di fare una selettiva a sx, che è meno grave, entrambe lo stesso giorno.
Ora che si avvicina il momento dell'operazione sono agitato, ma non posso neanche rimandare in eterno: il problema è che ho paura.
Finora gli interventi seppur in ambulatorio, si sono rivelati un buco nell'acqua; stavolta finisco in sala operatoria. Mi è stato detto che dovrò rimanere in ospedale anche la prima notte.
Dopo questo sfogo volevo chiedervi: l'alluce viene pulito bene da tutti i rimasugli di unghia quando si toglie sia lei che il suo letto?
Per quanti giorni di solito si fa tenere la fasciatura al dito e camminare con le stampelle?
La ferita guarisce bene e non da più fastidio?
La cicatrice come si comporta?
Quanto tempo impiega la pelle nuova a crescere?
Mio nonno e mio zio l'hanno fatta anche loro, rispettivamente 56 e 29 anni fa e non hanno più avuto problemi.
Però stiamo parlando di cose che venivano fatte allora; io sono sfiduciato avendo tribolato per molto tempo.
Ringrazio in anticipo coloro che vorranno rispondermi.
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Le ci pone ben cinque domande, e sono quasi tutte dipendenti da molteplici fattori, sia relativi al paziente sia relativi alla procedura messa in atto.
E' evidente che un intervento ben fatto debba tendere a ripulire completamente la regione, anche da eventuali granulomi periungueali, e a far sì che la cicatrice guarisca rapidamente e senza troppi fastidi. Che poi i Colleghi che la opereranno riescano a realizzare tutto ciò è una speranza di tutti, ma non posso certo darle io le certezze del caso!
Sui tempi di guarigione poi la forchetta è molto ampia, perché appunto dipende da cosa verrà fatto e dalle sue capacità di ripresa: si va da pochi giorni a qualche settimana.
Aggiungo che l'utilizzo delle stampelle non è obbligatorio: potrebbe essere necessario tenere l'arto in scarico e quindi non camminare affatto per qualche giorno, come pure può darsi che possa camminare presto e che le stampelle non servano. Certo è che se opera contemporaneamente sia l'unghia a destra sia quella a sinistra il post-operatorio sarà più complicato.
Cordiali saluti
E' evidente che un intervento ben fatto debba tendere a ripulire completamente la regione, anche da eventuali granulomi periungueali, e a far sì che la cicatrice guarisca rapidamente e senza troppi fastidi. Che poi i Colleghi che la opereranno riescano a realizzare tutto ciò è una speranza di tutti, ma non posso certo darle io le certezze del caso!
Sui tempi di guarigione poi la forchetta è molto ampia, perché appunto dipende da cosa verrà fatto e dalle sue capacità di ripresa: si va da pochi giorni a qualche settimana.
Aggiungo che l'utilizzo delle stampelle non è obbligatorio: potrebbe essere necessario tenere l'arto in scarico e quindi non camminare affatto per qualche giorno, come pure può darsi che possa camminare presto e che le stampelle non servano. Certo è che se opera contemporaneamente sia l'unghia a destra sia quella a sinistra il post-operatorio sarà più complicato.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 760 visite dal 01/08/2019.
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