Dolore inguinale destro
Salve buonasera, mi sono appena iscritta e vorrei avere un opinione da parte vostra siccome non sto più bene psicologicamente.
Cercherò di spiegarvi in breve la mia situazione.
Circa 2 anni fa mi apparve questo fastidio nella zona inguinale destra con minzione frequente che scompariva subito dopo il post minzione.
Inizialmente non ci feci molto caso, ma con il tempo il dolore sembrava non scomparire per cui andai a dirlo al mio medico di base che mi prescrisse Debridat compresse per 10 gg pensando si trattasse di un semplice colon irritato.
Ma il dolore sembrava non essersi tolto per cui decisi di farmi (oltre varie analisi del sangue) un ecografía approfondendo poi con una tac addome completo, ma tutto risultò nella norma.
Lasciai passare un po’ di tempo e decisi di consultare vari ginecologi tra cui recentemente l’ultimo mi prescrisse degli ovuli per circa 15 gg a causa di una probabile infezione alle vie urinarie.
Terminata la cura con scarsi risultati tornai dal mio medico di base che mi parlò di una probabile ernia inguinale consigliandomi una visita chirurgica.
Il chirurgo annullò l’ipotesi di un eventuale ernia e mi prescrisse degli antibiotici per 10 gg sospettando di appendicite retrocecale.
Oggi è stato il mio ultimo giorno di antibiotico ma il dolore non sembra esser andato via, anzi, sembra soltanto esser peggiorato.
Il dolore come già detto prima si trova nella zona inguinale destra, è persistente, la mattina è davvero forte ma dopo la minzione svanisce per qualche minuto ma poi ricompare.
Ci sono giorni in cui prende anche la gamba destra, altri in cui magari svanisce per ore... ma poi ricompare quando la vescica si riempie anche di poco.
Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi?
vi ringrazio in anticipo!
Cercherò di spiegarvi in breve la mia situazione.
Circa 2 anni fa mi apparve questo fastidio nella zona inguinale destra con minzione frequente che scompariva subito dopo il post minzione.
Inizialmente non ci feci molto caso, ma con il tempo il dolore sembrava non scomparire per cui andai a dirlo al mio medico di base che mi prescrisse Debridat compresse per 10 gg pensando si trattasse di un semplice colon irritato.
Ma il dolore sembrava non essersi tolto per cui decisi di farmi (oltre varie analisi del sangue) un ecografía approfondendo poi con una tac addome completo, ma tutto risultò nella norma.
Lasciai passare un po’ di tempo e decisi di consultare vari ginecologi tra cui recentemente l’ultimo mi prescrisse degli ovuli per circa 15 gg a causa di una probabile infezione alle vie urinarie.
Terminata la cura con scarsi risultati tornai dal mio medico di base che mi parlò di una probabile ernia inguinale consigliandomi una visita chirurgica.
Il chirurgo annullò l’ipotesi di un eventuale ernia e mi prescrisse degli antibiotici per 10 gg sospettando di appendicite retrocecale.
Oggi è stato il mio ultimo giorno di antibiotico ma il dolore non sembra esser andato via, anzi, sembra soltanto esser peggiorato.
Il dolore come già detto prima si trova nella zona inguinale destra, è persistente, la mattina è davvero forte ma dopo la minzione svanisce per qualche minuto ma poi ricompare.
Ci sono giorni in cui prende anche la gamba destra, altri in cui magari svanisce per ore... ma poi ricompare quando la vescica si riempie anche di poco.
Secondo voi di cosa potrebbe trattarsi?
vi ringrazio in anticipo!
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di poterle essere di maggiore aiuto rispetto a chi ha avuto la possibilità di osservarla dal vivo.
Consideri che la regione inguinocrurale è territorio di irradiazione delle sintomatologie di più svariata origine: muscoloscheletrica (compreso il rachide), urologica, erniaria, ginecologica, intestinale, vascolare, ecc.
Tutte queste possibilità dovrebbero essere opportunamente vagliate con un attento esame clinico generale confortato dalla visione degli esami già praticati, ma sarebbe inopportuno inoltrarsi in ulteriori ipotesi a distanza oltre quelle già formulate dagli specialisti consultati.
Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di poterle essere di maggiore aiuto rispetto a chi ha avuto la possibilità di osservarla dal vivo.
Consideri che la regione inguinocrurale è territorio di irradiazione delle sintomatologie di più svariata origine: muscoloscheletrica (compreso il rachide), urologica, erniaria, ginecologica, intestinale, vascolare, ecc.
Tutte queste possibilità dovrebbero essere opportunamente vagliate con un attento esame clinico generale confortato dalla visione degli esami già praticati, ma sarebbe inopportuno inoltrarsi in ulteriori ipotesi a distanza oltre quelle già formulate dagli specialisti consultati.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 31/01/2023.
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