Intervento sigma

Salve.

Mia moglie è ricoverata per un intervento al sigma, perchè le è stato trovato un tumore in quella porzione di colon.

Lei è ricoverata all'estero e per varie vicende sono costretto a seguire a distanza, purtroppo, quindi molti passaggi non mi sono chiari e chiedo a voi delucidazioni.

Sostanzialmente il tumore, essendo nella parte più stretta dell'intestino, provoca una ostruzione, non ho capito se parziale o totale.
Lei dice che quando mangia ha forti dolori, ma comunque ogni 3 giorni va di corpo, magari prendendo lassativi, quindi non c'è una totale assenza di attività intestinale.

In ogni caso oggi mi ha detto che l'intento è quello di operare il giorno 21, possibilmente con tecnica ancora mininvasiva (i famosi buchini) evitando una resezione a cielo aperto, come le era stato prospettato dal primo dottore che le fece la colonscopia.
Nel frattempo mi dice che l'hanno messa a digiuno completo.
Può ingerire solo liquidi, ma non capisco bene se questo è solo per poter esplorare meglio l'intestino (visto che mi dice che non riescono a vederlo per bene, visto l'ileo in corso) o anche per preparare all'intervento.

La mia domanda è semplicemente di spiegarmi come se fossi un bambino cosa stanno facendo e a cosa vogliono arrivare, e se si tratta di un intervento rischioso.

Grazie.
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.7k 677
Con molti limiti, mi sembra un percorso ragionevole, probabilmente è quasi occlusa, l' intervento, se possibile laparoscopico prevede la rimozione del tratto di viscere comprendente la neoplasia.
Come ogni intervento presenta possibili rischi e complicanze, per fortuna rari.
La prognosi dipendera' dall' esito dell' esame istologico definitivo dallo stadio. Prego.

Dottor Andrea Favara

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Grazie. Avrei altre due domande.
Oggi, alla firma per l'intervento, il chirurgo le ha fatto il quadro generale, dicendo che fortunatamente non ci sono metastasi a distanza (le hanno fatto un sacco di esami, Tac, Eco, rx due volte, risonanza magnetica) e che lui pensa potrebbe essere un livello due, chiaramente bisogna attendere l'istologico finale.
Le domande:
1) Chiaramente se sarà un due o un 3A si saprà meglio dopo, ma con tutti questi esami fatti e in particolare con la risonanza, è già possibile avere una idea del coinvolgimento o meno dei linfonodi?
2) Come dicevo è semiocclusa. Dopo l'intervento, che sarà mercoledi 21, c'è un pericolo reale a prendere l'aereo per poi tornare in Italia, e se si per quanto tempo sussiste il pericolo? In parole povere, quando potrebbe fare il volo Giappone-Italia serenamente?

Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.7k 677
Si certo, un'idea non definitiva
A guarigione avvenuta, in linea di massima non prima di una decina di giorni almeno

Prego

Dottor Andrea Favara

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Per guarigione avvenuta intende l'intervento o anche l'eventuale terapia successiva?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.7k 677
L'intervento

Dottor Andrea Favara

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Quoto:"Si certo, un'idea non definitiva"

Ma quindi, una previsione di stadio II (quindi senza linfonodi intaccati) fatta dopo 9 giorni di esami continui come tac, risonanza magnetica, rx, ecografia più o meno che percentuale può avere di essere corretta?

Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.7k 677
Alta ma cio' che conta è il dato postoperatorio. Prego.

Dottor Andrea Favara

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Mi scuso per le domande, ma essendo a distanza (lei è in Giappone) ho necessità di avere informazioni nella mia lingua, sennò la cosa si fa davvero stressante.
Si è operata e pare andato tutto bene. Ora si attende a metà luglio la diagnosi definitiva.
Ho ben compreso che la stadiazione pre operatoria dei linfonodi è indicativa ma non sicura al 100 per 100.
Comunque, dovesse confermarsi un secondo stadio, ci sono chance di non aver bisogno di chemioterapia o è quasi scontata? Negli altri tumori mi pare che venga fatta soprattutto se coinvolti i linfonodi, ma leggo qua e là che per il colon se la fanno quasi tutti... in questo caso una sub occlusione (quindi non occlusione totale) al momento dell'intervento è già da considerare predittiva di una certa chemioterapia? Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.7k 677
E' possibile venga proposta ma questo potra' dirlo solo chi la segue personalmente

Dottor Andrea Favara

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Salve, vorrei integrare con le novità e chiedere un'altra cosa se possibile.
Alla fine sono risultato 4 linfonodi positivi, quindi mia moglie è al terzo stadio B, ha iniziato xelox, che dovrà fare per 6 mesi, per ora ben tollerata.
Veniamo alla domanda, come dicevo mia moglie è curata in Giappone. Non riesco a capire se la stanno cirando bene o meno. La cosa che mi perplime è che le hanno tolto solo 8 linfonodi, di cui 4 risutati positivi. Ora, io leggo che il numero minimo di linfonodi da togliere per assicurare una buona pulizia è 12 e che comunque, di solito, ne vengono tolti molti di più, e che l'alto numero di linfonodi tolti migliora la prognosi.
Ho fatto chiedere a mia moglie perchè solo 8, la risposta è stata che si, il minimo sarebbe 12 ma poi dipende da caso a caso e che nel suo caso andava bene così.
Voi cosa ne pensate? Mi devo preoccupare di una chirurgia insufficiente o sono mie idee senza senso?

Ultima domanda, si può sperare in una guarigione in questo stadio?

Grazie.
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