Sinusite mascellare odontogena
Buongiorno, chiedo gentilmente un consulto:
A seguito dell'avulsione dell' ottavo superiore destro le cui radici pescavano nel seno mascellare, ho sviluppato nei mesi a seguire, dopo un' influenza, una sinusite mascellare odontogena, con fuoriuscita di pus in cavo orale, dolore ai denti, emicrania, dolore facciale, senso di pulsazione, male allo zigomo, alla fronte, arcata sopraccigiare e radice del naso. Successivamente mi sono rivolta al chirurgo, che mi ha dato una cura con zitromax antibiotico, Bentelan compresse 3 mg e aerosol con fluimucil antibiotico. Successivamente, non trovando giovamento, sono stata indirizzata da un otorino e ho eseguito una tac con il seguente referto:
Materiale ipodenso occupa tutti i seni paranasali di dx con i rispettivi recessi e il COM
Questo materiale appare entrare in cavità orale con soluzione di continuità all'altezza dell'elemento dentario di 18 avulso
Tale foro con diametro massimo di circa 10 x 7 mm
Setto nasale in asse
In seguito a tale referto, l'otorino mi ha consigliato l'intervento in endoscopia ( FESS) per pulire i seni intasati, e mi ha prescritto, dapprima, levofloxacina 500 mg x 7 giorni e poi, in attesa dell'intervento, una cura a base di Rocefin fiale intramuscolo 1 al giorno x 6 giorni più aeorsol con fluimucil antibiotico e clenil.
Inoltre mi è stato aggiunto deltacortene 25 mg x 5 giorni a dose piena e 5 giorni a seguire metà dose e gocce nasale argotone 4 volte al giorno.ho concluso il cortisone a dosaggio pieno e le fiale di Rocefin, e ho riscontrato un miglioramento solo a livello di secrezione nasale e fiorisciuta di pus in cavo orale... pare che l' antibiotico funzioni, ma il dolore rimane... ora, dato che i tempi per l'intervento di FESS sono abbastanza lunghi, chiedo se vi sia qualche cura che possa portarmi a un miglioramento della sintomatologia.... inoltre aggiungo che, e causa del dolore dentale molto simile a una nevralgia, associato a emicrania e dolore all'apertura della mandibola ( probabilmente dovuto all'accumulo del muco nel seno mascellare) ho effettuato su indicazione del dentista una dentalscan cone beam, che ha evidenziato:
In sede 18 assenza di cresta alveolare ed interruzione della parete del seno mascellare, con forame di circa 10 mm di diametro.
Si evidenzia anche frattura della parete laterale del seno mascellare.
Il seno mascellare di destra appare appare completamente occupato da materiale flogistico corpuscolato che si estende verso la cavità orale attraverso il tramite fistoloso.
Le radici del 17 protrudono nel seno mascellare
Disodontiasi dell elemento 28 le radici dei quali protrudono ampiamente nel seno mascellare sinistro.
Vorrei sapere come è necessario intervenire sia sul processo flogistico sinusale che sulla fistola... se questa debba essere chiusa per via endoscopica durante l intervento di FESS, o se può bastare l'intervento per via orale. L'unica soluzione è l'intervento per via endoscopica?
Attendendo una risposta,
Saluto cordialmente.
A seguito dell'avulsione dell' ottavo superiore destro le cui radici pescavano nel seno mascellare, ho sviluppato nei mesi a seguire, dopo un' influenza, una sinusite mascellare odontogena, con fuoriuscita di pus in cavo orale, dolore ai denti, emicrania, dolore facciale, senso di pulsazione, male allo zigomo, alla fronte, arcata sopraccigiare e radice del naso. Successivamente mi sono rivolta al chirurgo, che mi ha dato una cura con zitromax antibiotico, Bentelan compresse 3 mg e aerosol con fluimucil antibiotico. Successivamente, non trovando giovamento, sono stata indirizzata da un otorino e ho eseguito una tac con il seguente referto:
Materiale ipodenso occupa tutti i seni paranasali di dx con i rispettivi recessi e il COM
Questo materiale appare entrare in cavità orale con soluzione di continuità all'altezza dell'elemento dentario di 18 avulso
Tale foro con diametro massimo di circa 10 x 7 mm
Setto nasale in asse
In seguito a tale referto, l'otorino mi ha consigliato l'intervento in endoscopia ( FESS) per pulire i seni intasati, e mi ha prescritto, dapprima, levofloxacina 500 mg x 7 giorni e poi, in attesa dell'intervento, una cura a base di Rocefin fiale intramuscolo 1 al giorno x 6 giorni più aeorsol con fluimucil antibiotico e clenil.
Inoltre mi è stato aggiunto deltacortene 25 mg x 5 giorni a dose piena e 5 giorni a seguire metà dose e gocce nasale argotone 4 volte al giorno.ho concluso il cortisone a dosaggio pieno e le fiale di Rocefin, e ho riscontrato un miglioramento solo a livello di secrezione nasale e fiorisciuta di pus in cavo orale... pare che l' antibiotico funzioni, ma il dolore rimane... ora, dato che i tempi per l'intervento di FESS sono abbastanza lunghi, chiedo se vi sia qualche cura che possa portarmi a un miglioramento della sintomatologia.... inoltre aggiungo che, e causa del dolore dentale molto simile a una nevralgia, associato a emicrania e dolore all'apertura della mandibola ( probabilmente dovuto all'accumulo del muco nel seno mascellare) ho effettuato su indicazione del dentista una dentalscan cone beam, che ha evidenziato:
In sede 18 assenza di cresta alveolare ed interruzione della parete del seno mascellare, con forame di circa 10 mm di diametro.
Si evidenzia anche frattura della parete laterale del seno mascellare.
Il seno mascellare di destra appare appare completamente occupato da materiale flogistico corpuscolato che si estende verso la cavità orale attraverso il tramite fistoloso.
Le radici del 17 protrudono nel seno mascellare
Disodontiasi dell elemento 28 le radici dei quali protrudono ampiamente nel seno mascellare sinistro.
Vorrei sapere come è necessario intervenire sia sul processo flogistico sinusale che sulla fistola... se questa debba essere chiusa per via endoscopica durante l intervento di FESS, o se può bastare l'intervento per via orale. L'unica soluzione è l'intervento per via endoscopica?
Attendendo una risposta,
Saluto cordialmente.
[#1]
E' presente un empiema del seno mascelalre da comunicazione oro-antrale divenuta poi fistola oro-antrale. Il problema poi dal seno mascellare si è steso agli altri seni paranasali di destra (etmoidali, sfenoidale, frontale).La Fess consentirà di pulire il seno per via endoscopica, è possibile farlo anche per via orale, la fistola sarà chiusa per via orale.La situazione merita di esser trattata al più presto senza attendere ulteriori evoluzioni.
Cordialità
Cordialità
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Quindi la fistola andrà chiusa durante l'intervento di FESS o successivamente? Il chirurgo che mi ha operata sostiene che non sia necessario chiuderla ma io penso sia un passaggio obbligatorio per evitare la recidiva della sinusite .. se fosse possibile chiuderla per via endoscopica, eviterei di subire un'altra anestesia generale a distanza di mesi dalla FESS...
Inoltre, non è possibile chiudere prima la fistola e dopo effettuare l'intervento di FESS?
Inoltre, non è possibile chiudere prima la fistola e dopo effettuare l'intervento di FESS?
[#4]
Utente
E questo è possibile farlo mediante l intervento di fess, e con che modalità? La fistola e di circa 10 mm ...
Inoltre vorrei un'indicazione anche riguardo a come continuare la terapia farmacologica, se può essere utile un altro ciclo di cortisone e Rocefin fiale, in attesa dell'intervento...
Inoltre vorrei un'indicazione anche riguardo a come continuare la terapia farmacologica, se può essere utile un altro ciclo di cortisone e Rocefin fiale, in attesa dell'intervento...
[#5]
Una fistola di un cm va chiusa chirurgicamente.
La chiusura in genere avviene con un lembo a scorrimento di mucosa orale o palatale o con la Bolla del bichat che è tessuto adiposo presente nella guancia, l'accesso avviene di norma dal cavo orale, l'intervento può essere eseguito anche nella seduta operatoria in cui esegue la fess.
Come le dicevo, di queste cose tecniche come pure delle terapie farmacologiche deve parlarne con chi la segue ed ha presente quella che è la situazione reale.
La chiusura in genere avviene con un lembo a scorrimento di mucosa orale o palatale o con la Bolla del bichat che è tessuto adiposo presente nella guancia, l'accesso avviene di norma dal cavo orale, l'intervento può essere eseguito anche nella seduta operatoria in cui esegue la fess.
Come le dicevo, di queste cose tecniche come pure delle terapie farmacologiche deve parlarne con chi la segue ed ha presente quella che è la situazione reale.
[#6]
Utente
Se puo essere fatto anche durante la fess sarebbe ancora meglio, per evitare di intervenire due volte.
Spero di venirne a capo in qualche modo, almeno inziiando con la bonifica dei seni paranasali, perché soffro quotidianamente di mal di testa con irradiamento nevralgico e dolore al mascellare, da quando la situazione e peggiorata.
Volevo chiederle se i'intervento presenta complicanze e un post operatrio doloroso, e se è l'unica soluzione ( in definitiva) per risolvere il problema senza recidive.
Spero di venirne a capo in qualche modo, almeno inziiando con la bonifica dei seni paranasali, perché soffro quotidianamente di mal di testa con irradiamento nevralgico e dolore al mascellare, da quando la situazione e peggiorata.
Volevo chiederle se i'intervento presenta complicanze e un post operatrio doloroso, e se è l'unica soluzione ( in definitiva) per risolvere il problema senza recidive.
[#7]
Utente
Buongiorno, avrò l intervento per mercoledi e spero sia risolutivo.... per quanto riguarda la chiusura della fistola, il chirurgo che mi opererá mi ha detto che non é ancora sicuro di farlo in sede di intervenfo, perché se l'infezione da pulire e troppo estesa, vi e il Rischio che la chiusura a lembo non tenga e che sia da fare in un secondo intervento. Questo si intende per via orale, dopo aver bonificato i seni? Ho il dubbio che lasciando passare troppo tempo tra l'intervento e la chiusura della fistola, il processo sinusitico possa rigenerarsi senza arrivare a una soluzione .lei che ne pensa?
[#10]
La chiusura della comunicazione, come le ho già detto, si fa per via orale non per via endoscopica.
Se le è stato detto diversamente le conviene porre le domande che fa a noi direttamente al chirurgo che la opererà, sicuramente il più indicato a darle le risposte che cerca.
Se le è stato detto diversamente le conviene porre le domande che fa a noi direttamente al chirurgo che la opererà, sicuramente il più indicato a darle le risposte che cerca.
[#12]
Certo, purché abbia esperienza e competenza nell'allestimento di un lembo a scorrimento di tessuto orale.
In genere laddove non provveda direttamente l'esecutore della FESS nella chiusura della comunicazione oro- antrale, e' chiamato ad intervenire nell'equipe chirurgica un chirurgo orale o maxillo facciale che opererà per quanto di sua competenza. Questo ovviamente in quelle strutture pubbliche o private dove esistono servizi specialistici e professionisti di queste discipline.
Se vuole ci tenga informati dell'esito dell'intervento.
In bocca al lupo
Cordiali saluti
In genere laddove non provveda direttamente l'esecutore della FESS nella chiusura della comunicazione oro- antrale, e' chiamato ad intervenire nell'equipe chirurgica un chirurgo orale o maxillo facciale che opererà per quanto di sua competenza. Questo ovviamente in quelle strutture pubbliche o private dove esistono servizi specialistici e professionisti di queste discipline.
Se vuole ci tenga informati dell'esito dell'intervento.
In bocca al lupo
Cordiali saluti
[#13]
Utente
Purtroppo in sede operatoria non ci sarà la presenza del maxilo facciale, per questo motivo il chirurgo otorino che mi opererà mi ha comunicato che se non farà la chiusura della comunicazione in sede operatoria, questa dovrà essere fatta dal chirurgo maxilo il più presto possibile, non appena sarà passato il decorso postoperatorio di FESS.
Ma se questa chiusura venisse fatta in sede d'intervento dall'otorino per via orale, come verrebbe tecnicamente fatta? Esaminando la sede dell'estrazione dell'ottavo, dall'esterno, presento una fistola di 1 mm, ma il referto segnala un foro di 10 mm! Non capisco se questo rappresenta la comunicazione sottostante ( nella mucosa interna che non si vede) o semplicemente il buco lasciato dell'estrazione del dente, che non deve essere trattato in alcun modo... questo é il nodo cruciale che rappresenta la seconda parte dell'intervento ..
Ma se questa chiusura venisse fatta in sede d'intervento dall'otorino per via orale, come verrebbe tecnicamente fatta? Esaminando la sede dell'estrazione dell'ottavo, dall'esterno, presento una fistola di 1 mm, ma il referto segnala un foro di 10 mm! Non capisco se questo rappresenta la comunicazione sottostante ( nella mucosa interna che non si vede) o semplicemente il buco lasciato dell'estrazione del dente, che non deve essere trattato in alcun modo... questo é il nodo cruciale che rappresenta la seconda parte dell'intervento ..
[#14]
Utente
Buongiorno gentile dottor Di Iorio, ieri sono stata operata di FESS, e l'intervento sembra essere andato bene, a parte il gran dolore che permane in sede mascellare/zigomatico e la presenza fastidiosa dei tamponi con continuo drenaggio delle secrezioni. MI Sono stati allargati gli orifizi mascellari e il complesso ostio meatale, ma la fistola oro antrale però non e stata chiusa perché il chirurgo ritiene che possa chiudersi da sola per il fatto che con la FESS abbiamo bonificato i seni paranasali. Sono un po' perplessa perché mi chiedo per quale motivo, allora, avverta di continuo il senso di pulsazione e la discesa di muco dalla fistola stessa. Ora cosa si può fare? É una situazione da prendere con urgenza, o bisogna aspettare la guarigione delle mucose interne?
[#15]
L'ha presa in carico un otorino che l'ha visitata ha visto delle radiografie ha potuto fare una diagnosi e ha predisposto un piano di trattamento in scienza e coscienza.
Io in un consulto on line non ho elementi per aggiungere altro a quanto già detto.
Si attenga scrupolosamente alle prescrizioni e alle indicazioni che le son state date, si faccia seguire con un costante follow up da chi ha eseguito l'interventoe se le cose non dovessero andare come l'otorino crede sarà lui a predisporre dei correttivi al trattamento istituito.
Buona giornata
Io in un consulto on line non ho elementi per aggiungere altro a quanto già detto.
Si attenga scrupolosamente alle prescrizioni e alle indicazioni che le son state date, si faccia seguire con un costante follow up da chi ha eseguito l'interventoe se le cose non dovessero andare come l'otorino crede sarà lui a predisporre dei correttivi al trattamento istituito.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 15.7k visite dal 11/02/2016.
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