Ricostruzione mandibolare da osteonecrosi

Salve, mio padre affetto da k prostatico e lesioni ossee, ha eseguito delle somministrazioni di zometa che gli ha causato l'osteonecrosi della mandibola. E' stato sottoposto a 3 interventi di osteoplastica laser assistita di cui il terzo in sala operatoria perche' era profonda la lesione con il rischio di causarne la frattura. Adesso mi chiedo se non si dovesse riformare l'osso, ho letto di una tecnica innovativa che prevede una prima fase di una placca chirurgica sagomata in laboratorio e una seconda chirurgica dove viene reimpiantata al paziente. E già in atto questa tecnica? Poi desideravo sapere l'intervento di innesto di osso autologo come viene fatto? in anestesia generale? Se e' si , come verrebbe intubato? quanto dura l'intervento ? Grazie
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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104 6
gentile utente,
è veramente difficile darle una risposta esauriente. In questi casi prima di tutto bisogna valutare le condizioni generali del paziente quindi i rischi connessi e gli eventuali benefici di un intervento ricostruttivo. Le dimensioni della lesione sono molto importanti così come le dimensioni della perdita di sostanza ossea.
Per tutte queste motivazioni la scelta terapeutica varia molto da paziente a paziente. Le posso dire però che nella stragrande maggioranza dei casi questo tipo di interventi viene eseguito in anestesia generale.
cordiali saluti

Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie, nell'ipotesi dovesse ricorrere all'intervento chirurgico, l'intubazione avverrebbe per via nasotracheale o verrebbe fatta la tracheotomia?
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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104 6
dipende dalla complessità del previsto intervento. In alcuni casi si pratica una tracheostomia di protezione, in altri è sufficiente l'intubazione.
cordiali saluti
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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
gentile utente,
gli interventi di ricostruzione come questo, si eseguono in anestesia generale e se le vie aeree non sono perfette si può ricorrere ad una tracheostomia di sicurezza (risolta dopo qualche giorno).
la deecisione di placche in titanio o osso dipende dall area ricevente (estensione e luogo della lesione ) e da quella donatrice (qualità della fibula, delle coste, o di qualunque altro osso si voglia usare)
le faccio i miei auguri
buona giornata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it