Carcinoma basocellulare
Buongiorno,
richiedo il presente consulto per conto di mia madre (età 67 anni).
A seguito di visita specialistica le è stata rilevata una "neoformazione a livello dell'ala nasale sinistra, 5 mm di diametro, compatibile con un carcinoma basocellulare" e consigliata l'"asportazione della lesione".
Lo specialista che l'ha visitata ha escluso a priori altre tipologie di cura in quanto ritiene le stesse non siano risolutive - a differenza dell'intervento chirurgico -, consigliando come unica via, in pubblica struttura, quella dell'intervento (è effettivamente così, ovvero che altre tipologie di cura non sono risolutive?).
In relazione alla cicatrice, timore di mia madre che è già in agitazione, le è stato riferito che sarà di circa un centimetro, dovendo asportare quanto sopra con un margine ulteriore di 2mm.
La mia domanda è questa: è proprio necessario eseguire un unico intervento chirurgico con la conseguente - immagino evidente - cicatrice sul naso (visto le dimensioni della patologia), oppure è possibile eseguire un intervento in due tempi, onde evitare tale inestetismo (asportando prima una piccola parte per esaminarla e, solo ove riscontrato effettivamente un carcinoma, intervenire nuovamente?).
Il danno estetico, in tale ultimo caso, non sarebbe meno invasivo?
Ringrazio per la cortese disponibilità.
richiedo il presente consulto per conto di mia madre (età 67 anni).
A seguito di visita specialistica le è stata rilevata una "neoformazione a livello dell'ala nasale sinistra, 5 mm di diametro, compatibile con un carcinoma basocellulare" e consigliata l'"asportazione della lesione".
Lo specialista che l'ha visitata ha escluso a priori altre tipologie di cura in quanto ritiene le stesse non siano risolutive - a differenza dell'intervento chirurgico -, consigliando come unica via, in pubblica struttura, quella dell'intervento (è effettivamente così, ovvero che altre tipologie di cura non sono risolutive?).
In relazione alla cicatrice, timore di mia madre che è già in agitazione, le è stato riferito che sarà di circa un centimetro, dovendo asportare quanto sopra con un margine ulteriore di 2mm.
La mia domanda è questa: è proprio necessario eseguire un unico intervento chirurgico con la conseguente - immagino evidente - cicatrice sul naso (visto le dimensioni della patologia), oppure è possibile eseguire un intervento in due tempi, onde evitare tale inestetismo (asportando prima una piccola parte per esaminarla e, solo ove riscontrato effettivamente un carcinoma, intervenire nuovamente?).
Il danno estetico, in tale ultimo caso, non sarebbe meno invasivo?
Ringrazio per la cortese disponibilità.
[#1]
gentile utente,
dal punto di vista clinico non ha senso la biopsia per evitare 2 interventi quando uno è risolutivo.
Dal punto di vista ricostruttivo è compito del chirurgo plastico seguire all'asportazione la ricostruzione della parte...personalmente prediligo piccoli lembi locali per evitare la trazione e la distorzione dell'eventuale sutura diretta.
La cicatrizzazione con i lembi che non distorcono le strutture anatomiche è ottimale e quasi senza segni eccetto nei primi mesi post-operatori.
Altre cure sono di pertinenza dermatologica pura ma non permettono comunque un'esame istologico e la sicurezza dell'asportazione completa
saluti
dal punto di vista clinico non ha senso la biopsia per evitare 2 interventi quando uno è risolutivo.
Dal punto di vista ricostruttivo è compito del chirurgo plastico seguire all'asportazione la ricostruzione della parte...personalmente prediligo piccoli lembi locali per evitare la trazione e la distorzione dell'eventuale sutura diretta.
La cicatrizzazione con i lembi che non distorcono le strutture anatomiche è ottimale e quasi senza segni eccetto nei primi mesi post-operatori.
Altre cure sono di pertinenza dermatologica pura ma non permettono comunque un'esame istologico e la sicurezza dell'asportazione completa
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#2]
Gentile utente,
è vero che esistono terapie diverse dall'intervento chirurgico ma mai risolutive come l'intervento stesso. Esse sono infatti indicate solo nei casi in cui il paziente non può essere sottoposto al trattamento chirurgico e ciò avviene raramente. Riguardo la cicatrice sicuramente l'età di sua madre ci aiuta perchè essa è sempre meno visibile con l'avanzare dell'età ed, inoltre, posso anch'io confermarle che la ricostruzione che il chirurgo plastico effettua è legata ai più moderni criteri di unità o subunità estetiche del viso ed i risultati sono molto buoni. Al contrario, intervenire su una lesione già avanzata, maggiore di diametro e profondità rende assai più complicato il tutto.
saluti
è vero che esistono terapie diverse dall'intervento chirurgico ma mai risolutive come l'intervento stesso. Esse sono infatti indicate solo nei casi in cui il paziente non può essere sottoposto al trattamento chirurgico e ciò avviene raramente. Riguardo la cicatrice sicuramente l'età di sua madre ci aiuta perchè essa è sempre meno visibile con l'avanzare dell'età ed, inoltre, posso anch'io confermarle che la ricostruzione che il chirurgo plastico effettua è legata ai più moderni criteri di unità o subunità estetiche del viso ed i risultati sono molto buoni. Al contrario, intervenire su una lesione già avanzata, maggiore di diametro e profondità rende assai più complicato il tutto.
saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#3]
Utente
Cari dottori,
Vi ringrazio per le fondamentali risposte ai quesiti posti.
Una ultima richiesta, se possibile: cosa si intende per "piccoli lembi locali per evitare la trazione e la distorsione dell'eventuale sutura diretta"?
Nel senso: si toglie il carcinoma torcendolo su se stesso oppure - perdonatemi sempre la non tecnicità del linguaggio - si scava dai contorni del medesimo per poi, rimosso il basalioma, "tirare" i lembi di pelle per richiudere la ferita?
Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, ma il fine era di capire per sommi capi come veniva eseguito l'intervento.
Con i migliori saluti.
Vi ringrazio per le fondamentali risposte ai quesiti posti.
Una ultima richiesta, se possibile: cosa si intende per "piccoli lembi locali per evitare la trazione e la distorsione dell'eventuale sutura diretta"?
Nel senso: si toglie il carcinoma torcendolo su se stesso oppure - perdonatemi sempre la non tecnicità del linguaggio - si scava dai contorni del medesimo per poi, rimosso il basalioma, "tirare" i lembi di pelle per richiudere la ferita?
Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, ma il fine era di capire per sommi capi come veniva eseguito l'intervento.
Con i migliori saluti.
[#4]
In linea generale si rimuove interamente il basalioma sino ad un margine apparentemente sano e viene ruotato o trasposta della pelle per chiudere senza tensioni e l'area di prelievo del lembo suturata per prima intenzione cioè direttamente.
Nello specifico non possiamo dare indicazioni senza una visione diretta del problema ed allo stesso tempo esistono diversi piccoli lembi da utilizzare. L'esperienza diretta del vostro chirurgo plastico permetterà una chiusura adeguata con lembo a sua scelta.
Per informazioni più dettagliate le consiglio di rivolgervi direttamente a lui.
Nello specifico non possiamo dare indicazioni senza una visione diretta del problema ed allo stesso tempo esistono diversi piccoli lembi da utilizzare. L'esperienza diretta del vostro chirurgo plastico permetterà una chiusura adeguata con lembo a sua scelta.
Per informazioni più dettagliate le consiglio di rivolgervi direttamente a lui.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.2k visite dal 18/12/2012.
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