Responsabilità penale del paziente in caso di chirurgia(hiv)
Salve volevo sapere una cosa per me molto importante e abbastanza urgente.Devo fare un' operazione di chirurgia estetica ( in europa),sono affetto da hiv ma non mi è stata richiesta alcuna analisi del sangue e so che non le richiedono.Se si comunica di essere sieropositivi si viene operati da un altro staff e la cosa non mi andrebbe assolutamente bene in quanto questo staff è di riconosciuta competenza in europa(il miglior dottore per ciò che devo fare io,in europa) quindi avendo viremia azzerata(mi curo quindi nel mio sangue non ci sono piu copie di virus) per cui ho deciso che probabilmente non dirò che sono affetto da hiv. Ora però volevo capire se ci fosse un dovere solo morale di avvertire un chirurgo estetico oppure anche un dovere giuridico.Il chirurgo deve trattare tutti i pazienti come potenzialmente infetti per protocollo però potrebbe capitare che si punga...Ora ,come ho scritto, io ho viremia irrilevabile quindi un contagio è ai limiti della teoria ma il rischio non è mai 0,magari dello 0,00000 ecc ecc ma mai 0.Io vorrei solo capire se c'è un obbligo giuridico di avvertire il chirurgo o solo un"dovere morale" Voi chirurghi come vi comportate in casi del genere?E' una cosa che mettete in conto? Vi proteggete con qualche particolare precauzione?In fondo tanti possono essere siero+ e non saperlo neanche.... Su tutti i siti di hiv ho letto che il sieropositivo non ha un dovere giuridico di avvertire nessuno della sua condizione(nei rapporti sessuali deve ovviamente usare il preservativo)tuttavia ho paura possano farmi firmare qualcosa in cui mi fanno certificare che sono sano(fanno una anamnesi se ho ben capito)Dichiarerei il falso ,tuttavia,almeno qui in italia,non c'è l'obbligo di dichiarare la sieropositività,almeno per quanto ne so io.... In definitiva vorrei capire se rischio qualcosa penalmente se un chirurgo si infetta pungendosi senza che io gli ho detto nulla,grazie mille per l'attenzione
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Gentile utente,
prima di effettuare un intervento viene compilata dal medico la Cartella Anamnestica ove il paziente è tenuto a rispondere a tutte le domande che gli vengono fatte sullo stato di salute.
Devono quindi essere riferite obbligatoriamente anche le malattie da cui è affetto sia per dare modo allo staff chirurgico di prepararsi adeguatamente, in termini di organizzazione dell'intervento, sia a livello giuridico.
Saluti,
prima di effettuare un intervento viene compilata dal medico la Cartella Anamnestica ove il paziente è tenuto a rispondere a tutte le domande che gli vengono fatte sullo stato di salute.
Devono quindi essere riferite obbligatoriamente anche le malattie da cui è affetto sia per dare modo allo staff chirurgico di prepararsi adeguatamente, in termini di organizzazione dell'intervento, sia a livello giuridico.
Saluti,
Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore tuttavia non mi trovo con quello che leggo su tutti i siti di hiv,ad esempio questo
http://www.biaids.it/Document2.aspx?data=PRc/wjEM4/SQ1zKE9hrZWQ%3D%3D
C'è scritto che non esiste un obbligo giuridico di dichiarare la sieropositività,un dovere etico si ma è un'altra cosa appunto.
Io vorrei solo stare tranquillo con la legge,so che questo dottore chiederà se si hanno malattie(hiv compreso) ma se non esiste un obbligo giuridico perchè dovrei riferirlo? Qualora un chirurgo plastico si infettasse(sempre nell'ambito della teoria perchè io ho viremia azzerata non potrebbe succedere nulla per questo sono tranquillo"moralmente") giuridicamente sarei responsabile? Non avrebbe comunque dovuto PER PROTOCOLLO trattatare tutti come potenzialmente infetti?
http://www.biaids.it/Document2.aspx?data=PRc/wjEM4/SQ1zKE9hrZWQ%3D%3D
C'è scritto che non esiste un obbligo giuridico di dichiarare la sieropositività,un dovere etico si ma è un'altra cosa appunto.
Io vorrei solo stare tranquillo con la legge,so che questo dottore chiederà se si hanno malattie(hiv compreso) ma se non esiste un obbligo giuridico perchè dovrei riferirlo? Qualora un chirurgo plastico si infettasse(sempre nell'ambito della teoria perchè io ho viremia azzerata non potrebbe succedere nulla per questo sono tranquillo"moralmente") giuridicamente sarei responsabile? Non avrebbe comunque dovuto PER PROTOCOLLO trattatare tutti come potenzialmente infetti?
[#3]
Gentile utente,
l'inquadramento dello stato di salute del paziente e le successive cure da parte del medico vengono effettuate in base alla conoscenza dello stato di salute di quest'ultimo ( cartella anamnestica in primis).
Determinate cure o farmaci anche se di normale somministrazione devono essere invece evitate in caso di determinate patologie o problematiche.
Omettendo la sua sieropositivita' non darebbe possibilita' al medico di trattarla sia nel periodo pre, durante e post-intervento in maniera adeguata e non rischiosa per lei.
Le consiglio di non attenersi strettamente e soltanto a quanto scritto su un sito di informazione, ma di chiedere a chi dicompetenza (medici o avvocati in questo caso specifico).
Saluti,
l'inquadramento dello stato di salute del paziente e le successive cure da parte del medico vengono effettuate in base alla conoscenza dello stato di salute di quest'ultimo ( cartella anamnestica in primis).
Determinate cure o farmaci anche se di normale somministrazione devono essere invece evitate in caso di determinate patologie o problematiche.
Omettendo la sua sieropositivita' non darebbe possibilita' al medico di trattarla sia nel periodo pre, durante e post-intervento in maniera adeguata e non rischiosa per lei.
Le consiglio di non attenersi strettamente e soltanto a quanto scritto su un sito di informazione, ma di chiedere a chi dicompetenza (medici o avvocati in questo caso specifico).
Saluti,
[#4]
Utente
Non si porrebbero problemi per la mia salute perchè mi sono informato sia sull'anestesia sia sul tipo di medicinali che danno e ho chiesto al medico che mi segue per la mia patologia dicendomi che non c'è alcuna interazione ,quindi da questo punto di vista sono tranquillo(per la mia salute )
Vorrei solo capire se esiste un obbligo giuridico di dichiarare questa cosa al chirurgo.
A titolo informativo,in cosa cambiano le precauzioni che prendereste in caso di paziente sieropositivo? Non sono le stesse per tutti?
Vorrei solo capire se esiste un obbligo giuridico di dichiarare questa cosa al chirurgo.
A titolo informativo,in cosa cambiano le precauzioni che prendereste in caso di paziente sieropositivo? Non sono le stesse per tutti?
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Generalmente vengono applicate precauzioni maggiori di quelle utilizzate normalmente (occhiali di protezioneo mascherina con visiera, guanti di maggiore spessore come quelli utilizzati in ortopedia, ecc).
Inoltre esami ematici specifici anche dopo l'intervento se necessario.
Inoltre esami ematici specifici anche dopo l'intervento se necessario.
[#6]
Utente
Grazie per la risposta dottore però volevo chiederle però due cose che non mi sono chiare
1) si utilizzano maggiori precauzioni,ma allora quando non sapete se un paziente ha hiv o epatite che fate? Cioè potenzialmente tutti possono averlo e non saperlo neanche ,o stare nel periodo finestra per cui si risulta negativi al test,non capisco come mai questa differenza di trattamento...Non avete paura(voi chirurghi dico) di operare con le precauzioni normali le persone che non dichiarano nulla e potrebbero esserlo? E' questo che proprio non capisco....Cioè le precuazioni non dovrebbero essere le stesse per tutti?
2) io devo fare un trapianto di capelli,sono proprio questi guanti piu spessi che mi fanno paura ...ho paura che le maggiori precauzioni per i dottori possano andare a pregiudicare il mio risultato.Il trapianto di capelli è un' operazione delicatissima in quanto alla riuscita,con un guanto piu spesso non si troverebbe "piu impacciato" il medico ad operare?
1) si utilizzano maggiori precauzioni,ma allora quando non sapete se un paziente ha hiv o epatite che fate? Cioè potenzialmente tutti possono averlo e non saperlo neanche ,o stare nel periodo finestra per cui si risulta negativi al test,non capisco come mai questa differenza di trattamento...Non avete paura(voi chirurghi dico) di operare con le precauzioni normali le persone che non dichiarano nulla e potrebbero esserlo? E' questo che proprio non capisco....Cioè le precuazioni non dovrebbero essere le stesse per tutti?
2) io devo fare un trapianto di capelli,sono proprio questi guanti piu spessi che mi fanno paura ...ho paura che le maggiori precauzioni per i dottori possano andare a pregiudicare il mio risultato.Il trapianto di capelli è un' operazione delicatissima in quanto alla riuscita,con un guanto piu spesso non si troverebbe "piu impacciato" il medico ad operare?
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Utente
Possibile che nessun medico chirurgo possa rispondere a queste 2 domande? Ve lo chiedo davvero gentilmente è importante....
le ripeto e ne aggiungo un'altra
1) si utilizzano maggiori precauzioni,ma allora quando non sapete se un paziente ha hiv o epatite che fate? Cioè potenzialmente tutti possono averlo e non saperlo neanche ,o stare nel periodo finestra per cui si risulta negativi al test,non capisco come mai questa differenza di trattamento...Non avete paura(voi chirurghi dico) di operare con le precauzioni normali le persone che non dichiarano nulla e potrebbero esserlo? E' questo che proprio non capisco....Cioè le precuazioni non dovrebbero essere le stesse per tutti?
2) io devo fare un trapianto di capelli,sono proprio questi guanti piu spessi che mi fanno paura ...ho paura che le maggiori precauzioni per i dottori possano andare a pregiudicare il mio risultato.Il trapianto di capelli è un' operazione delicatissima in quanto alla riuscita,con un guanto piu spesso non si troverebbe "piu impacciato" il medico ad operare?
3) ancora non ho capito se firmando l'anamnesi ho l'obbligo GIURIDICO di dire la verità nonostante non esista l'obbligo giuridico di dichiarare di essere sieropositivi.Quest'ultima cosa non l'ho letta solo in "siti d'informazione" ma anche in articoli riguardanti casi giurisprudenziali( che riguardavano i rapporti sessuali però,non operazioni chirurgiche )
Spero vivamente che il dottor luca leva o qualsiasi altro chirurgo del sito mi rispondano,è un tema per me importante....Mi auguro che le discriminazioni dei sieropositivi che sto vivendo sulla mia pelle non si manifestano anche su un sito web (utilissimo )a scopo informativo come questo
le ripeto e ne aggiungo un'altra
1) si utilizzano maggiori precauzioni,ma allora quando non sapete se un paziente ha hiv o epatite che fate? Cioè potenzialmente tutti possono averlo e non saperlo neanche ,o stare nel periodo finestra per cui si risulta negativi al test,non capisco come mai questa differenza di trattamento...Non avete paura(voi chirurghi dico) di operare con le precauzioni normali le persone che non dichiarano nulla e potrebbero esserlo? E' questo che proprio non capisco....Cioè le precuazioni non dovrebbero essere le stesse per tutti?
2) io devo fare un trapianto di capelli,sono proprio questi guanti piu spessi che mi fanno paura ...ho paura che le maggiori precauzioni per i dottori possano andare a pregiudicare il mio risultato.Il trapianto di capelli è un' operazione delicatissima in quanto alla riuscita,con un guanto piu spesso non si troverebbe "piu impacciato" il medico ad operare?
3) ancora non ho capito se firmando l'anamnesi ho l'obbligo GIURIDICO di dire la verità nonostante non esista l'obbligo giuridico di dichiarare di essere sieropositivi.Quest'ultima cosa non l'ho letta solo in "siti d'informazione" ma anche in articoli riguardanti casi giurisprudenziali( che riguardavano i rapporti sessuali però,non operazioni chirurgiche )
Spero vivamente che il dottor luca leva o qualsiasi altro chirurgo del sito mi rispondano,è un tema per me importante....Mi auguro che le discriminazioni dei sieropositivi che sto vivendo sulla mia pelle non si manifestano anche su un sito web (utilissimo )a scopo informativo come questo
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Utente
ho parlato con un avvocato che mi ha confermato che non sussiste dovere giuridico di avvertire il chirurgo di sieropositività,ma solo "dovere morale" in quanto il chirurgo è tenuto per protocollo ad adoperare determinate cautele.Mi confermate questa cosa? Noto che nessuno risponde a queste domande,spero che almeno una risposta su quest'ultimo punto possa riceverla come tutti gli altri utenti ricevono risposte sui quesiti da loro posti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 12.4k visite dal 09/03/2014.
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