Brutta cicatrice zona genitale
Salve dottori.
La mia storia clinica è questa:
agli inizi del 2014 fui circonciso, da quella circoncisione è nata una bruttissima cicatrice spessa. Gli andrologi mi dissero che ci voleva del tempo perché guarisse, senza prescrivermi nulla in particolare per farla riassorbire o migliorarla. Dopo sei mesi (tempo che impiega una cicatrice per stabilizzarsi da quanto ho capito) si stabilizzò rimanendo spessa e brutta. Cosi io, ingenuamente perdetti tempo, tornai dopo 10 mesi da entrambi gli urologi autori della circoncisione, per cercare di curare quel danno estetico, convinto che si potesse curare di nuovo con la chirurgia (non ero informato a quel tempo sulle possibili alternative).
C'è da dire che, quel danno estetico, mi causò anche un danno psicologico mandandomi per alcuni mesi da una psicologa sessuologa, perché la mia vita sessuale era sotto le suole delle scarpe, ma anche perché i miei giorni erano conditi da stress emotivo, il quale mi causò anche un incidente stradale.
Tornai dai due urologi dopo 10 mesi e proposero una nuova circoncisione. Io consultai poi nel frattempo diversi andrologi urologi prima dell'intervento (per ascoltare alternative al bisturi, poiché in seguito scoprii che esistono anche alternative alla chirurgia nel trattamento delle cicatrici) i quali proposero sempre di rioperare. Nessuno che mi consigliò un chirurgo plastico estetico!
Cosi mi sono sottoposto al secondo intervento con l'illusione di poter risolvere definitivamente la brutta cicatrice e tutta questa odissea. Non mi misero sul piatto d' argento nessuna alternativa attuabile per il mio caso. Ora a 3 mesi dal secondo intervento di circoncisione, è presente sempre il danno estetico, minore, ma c'è, è sempre presente la brutta cicatrice. E psicologicamente sono giù.
Ho consultato in diretta un chirurgo plastico. Dopo tutto, la necessità aguzza l'ingegno, ma il prezzo è stato molto alto, ed è alto quando è cosi! è alto quando sei solo!
Questo chirurgo plastico ha detto che non si tratta di cheloide. Nonostante più di qualcuno disse che era un cheloide.
Questa cicatrice si gonfia di più quando viene a contatto con acqua calda e dopo aver stimolato il pene o dopo il coito o dopo l'autoerotismo. Il chirurgo plastico mi ha prescritto dei massaggi energici su tutto il cordone 5min al dì per un mese, schiacciando la cicatrice e applicando un gel (contractubex gel). Tra l'altro attualmente avverto un fastidio durante il massaggio. Dice che non è ancora tempo per le inflitrazioni di cortisone. Vuole aspettare ad attuarle, vuole aspettare la stabilizzazione. E' da qualche giorno che massaggio la cicatrice e ho notato che si è ammorbidita, diviene molto più tenera dopo la frizione ma dà fatidio al tatto.
Il mio obiettivo attuale comunque è e resta quello di risolvere il problema con terapie alternative alla chirurgia...anche perché un nuovo intervento potrebbe compromettere veramente la salute del pene.
P.S. ho delle foto della cicatrice, del primo e del secondo intervento, potrei inviarle privatamente all'occorrenza.
Che cosa ne pensate di tutto ciò? Io nel mio piccolo ho commesso qualche errore? (magari nel riporre fiducia...)
Pensate che abbia agito bene il chirurgo plastico di riferimento?
Grazie, spero che abbiate la pazienza di leggere il mio bilancio. Scusate se è lungo.
Vi saluto e umilmente attendo pareri.
La mia storia clinica è questa:
agli inizi del 2014 fui circonciso, da quella circoncisione è nata una bruttissima cicatrice spessa. Gli andrologi mi dissero che ci voleva del tempo perché guarisse, senza prescrivermi nulla in particolare per farla riassorbire o migliorarla. Dopo sei mesi (tempo che impiega una cicatrice per stabilizzarsi da quanto ho capito) si stabilizzò rimanendo spessa e brutta. Cosi io, ingenuamente perdetti tempo, tornai dopo 10 mesi da entrambi gli urologi autori della circoncisione, per cercare di curare quel danno estetico, convinto che si potesse curare di nuovo con la chirurgia (non ero informato a quel tempo sulle possibili alternative).
C'è da dire che, quel danno estetico, mi causò anche un danno psicologico mandandomi per alcuni mesi da una psicologa sessuologa, perché la mia vita sessuale era sotto le suole delle scarpe, ma anche perché i miei giorni erano conditi da stress emotivo, il quale mi causò anche un incidente stradale.
Tornai dai due urologi dopo 10 mesi e proposero una nuova circoncisione. Io consultai poi nel frattempo diversi andrologi urologi prima dell'intervento (per ascoltare alternative al bisturi, poiché in seguito scoprii che esistono anche alternative alla chirurgia nel trattamento delle cicatrici) i quali proposero sempre di rioperare. Nessuno che mi consigliò un chirurgo plastico estetico!
Cosi mi sono sottoposto al secondo intervento con l'illusione di poter risolvere definitivamente la brutta cicatrice e tutta questa odissea. Non mi misero sul piatto d' argento nessuna alternativa attuabile per il mio caso. Ora a 3 mesi dal secondo intervento di circoncisione, è presente sempre il danno estetico, minore, ma c'è, è sempre presente la brutta cicatrice. E psicologicamente sono giù.
Ho consultato in diretta un chirurgo plastico. Dopo tutto, la necessità aguzza l'ingegno, ma il prezzo è stato molto alto, ed è alto quando è cosi! è alto quando sei solo!
Questo chirurgo plastico ha detto che non si tratta di cheloide. Nonostante più di qualcuno disse che era un cheloide.
Questa cicatrice si gonfia di più quando viene a contatto con acqua calda e dopo aver stimolato il pene o dopo il coito o dopo l'autoerotismo. Il chirurgo plastico mi ha prescritto dei massaggi energici su tutto il cordone 5min al dì per un mese, schiacciando la cicatrice e applicando un gel (contractubex gel). Tra l'altro attualmente avverto un fastidio durante il massaggio. Dice che non è ancora tempo per le inflitrazioni di cortisone. Vuole aspettare ad attuarle, vuole aspettare la stabilizzazione. E' da qualche giorno che massaggio la cicatrice e ho notato che si è ammorbidita, diviene molto più tenera dopo la frizione ma dà fatidio al tatto.
Il mio obiettivo attuale comunque è e resta quello di risolvere il problema con terapie alternative alla chirurgia...anche perché un nuovo intervento potrebbe compromettere veramente la salute del pene.
P.S. ho delle foto della cicatrice, del primo e del secondo intervento, potrei inviarle privatamente all'occorrenza.
Che cosa ne pensate di tutto ciò? Io nel mio piccolo ho commesso qualche errore? (magari nel riporre fiducia...)
Pensate che abbia agito bene il chirurgo plastico di riferimento?
Grazie, spero che abbiate la pazienza di leggere il mio bilancio. Scusate se è lungo.
Vi saluto e umilmente attendo pareri.
[#1]
Più che foto occorre valutare e sentire direttamente il che lode di cui parla.
La crema prescritta va bene.
Io aspetterei prima di infiltrazioni varie....
Cordiali saluti.
La crema prescritta va bene.
Io aspetterei prima di infiltrazioni varie....
Cordiali saluti.
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 02/11/2015.
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