Tosse persistente

salve, mi trovo a scrivere a voi, perché mi sento abbandonata:mio padre, che compirà 62 anni a dicembre, quest'estate ha cominciato ad avere una tosse secca, lì x lì non ci siamo preoccupati, ma era insistente e allora sciroppo,si alleviava un pochino x poi ritornare peggio di prima, aggiunge la paracodina ma nulla, allora il medico curante gli ha prescritto un antibiotico ma nulla, continuava, in più si era aggiunta una febbricola serale, e allora mi sono un po' insospettita e gli ho chiesto di ritornare dal medico curante che gli ha consigliato di fare una TAC, e così ecco il referto:
"a dx formazione espansiva che si estende dal campo polmonare apicale al lobo posteriore superiore prendendo contatto con la pleura ed il bronco polmonare corrispondente, a margini irregolari delle dimensioni di circa 7x6x5. Qualche millimetrico nodulo sparso adesi alla pleura parietale dx. Assenza d'alterazioni tdm a carico del rimanente parenchima polmonare. Non si evidenziano versamenti pleurici, né pericardici. Linfonodi aumentati di dimensioni in sede mediastinica, il maggiore del diametro di 2 cm. Diffuse calcificazioni parietali vascolari delle coronarie. Necessaria consulenza specialistica pneumologica ed integrazione TC polmonare con mdc."
questo risale al 7/10. Da lì è iniziato il nostro percorso, ho capito subito che si trattava di un tumore, io non sono un medico ma lavoro all'ASP e sono in contatto con diversi medici, fa visita da uno pneumologo dell'Ospedale Civico di Palermo il quale consulta il chirurgo che alla visione della TAC dice che probabilmente si deve operare. il 18/10 fa la TAC col mdc, ovviamente si tengono in mano tutto loro, quindi ho notizie tramite un radiologo che lavora lì e mi dice che probabilmente si tratta di un pancoast , la TAC è pulita, non ci sono metastasi e che è circoscritto, e che facendo alcuni cicli di chemioterapia, visto che è un soggetto giovane, dovrebbe rispondere brillantemente e poi sottoporsi all'intervento. Nel frattempo il 28/10 mio padre fa la broncoscopia, da quel giorno la tosse è diventata molto più persistente, ogni tanto nell'espettorato c'è qualche traccia di sangue, dopo qualche giorno comincia ad avere la febbre a 39, tachipirina ma ogni sera ritorna.Martedì la drssa con cui lavoro mi dice di fargli fare un emocromo e l'esame delle urine,queste ultime sono pulite,invece nell'emocromo è risultata un'infezione batterica,(probabilmente dovuta alla broncoscopia di cui ancora aspettiamo l'esito dell'istologico), mi fa fare rocefin intramuscolare una volta al giorno, e se la febbre non dovesse passare aggiungere lo zitromax uno al giorno x 5 gg.
oggi è alla terza puntura di rocefin, ieri sera aveva 38,5, è a letto, stremato dai colpi di tosse, la notte non dorme....Non so come aiutarlo, la drssa con cui lavoro mi consiglia bentelan 1mg 2 volte al giorno da oggi, vediamo se si sfiamma un po', è normale aspettare tutto qst tempo x l'istologico? deve riprendersi assolutamente se dovrà fare chemio, ma come?
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Chirurgo toracico attivo dal 2016 al 2018
Chirurgo toracico
Gent.mo utente
purtroppo ho visto solo oggi la richiesta di consulto e quindi le cose che sto per dire sono già state effettuate.
Trattasi di neoplasia polmonare in fase di tipizzazione e stadiazione. Dal quadro TAC descritto sembra trattarsi di uno stadio IIIA per interessamento dei linfonodi mediastinici, da trattare con chemioterapia neoadiuvante e successivo intervento.
Una volta escluso che non si tratti di microcitoma che è da trattare solo con chemioterapia, si dovrebbe fare una PET. Escluse metastasi a distanza, se i linfonodi mediastinici sono captanti bisogna biopsiarli via EBUS.
A questo punto se sono positivi si effettua una chemioterapia neoadiuvante, successiva re-stadiazione ed eventuale intervento; se negativi e le condizioni generali e cardio-respiratorie sono buone si deve procedere all'intervento.
Al momento consiglio quindi di rimanere in stretto contatto con l'oncologo che, oltre ad affrontare i problemi contingenti di superinfezione della neoplasia (tosse, febbre, ecc.), deve terminare il percorso diagnostico ed effettuare il programma terapeutico specifico a lungo termine.
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dopo
Utente
Utente
Salve, la ringrazio per la risposta, speravo però che arrivasse prima. Le dico che non abbiamo fatto tutto quello che lei avrebbe consigliato perché dopo l'esito della broncoscopia (che non ci è stato comunicato e che io ho avuto notizie tramite il mio responsabile:"i campioni prelevati non hanno permesso di vedere nè la tipizzazione nè la stadiazione" ) il chirurgo insieme allo pneumologo hanno deciso di procedere con l'intervento! Ieri è stato ricoverato e domani lo operano, toglieranno un lobo del polmone; so che si può vivere addirittura con uno solo, però voglio chiederle: vivrà mio padre? Dovrà fare lo stesso la chemio? Potrà riprendere a fare una vita normale? Dobbiamo aspettarci un ritorno della malattia? La tac col mezzo di contrasto non aveva evidenziato metastasi a distanza, secondo lei non è stata sufficiente? Grazie mille per la sua risposta e chiarezza
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Chirurgo toracico attivo dal 2016 al 2018
Chirurgo toracico
Gent.mo utente
mi fa piacere che non si sia perso tempo nel cominciare a trattare la malattia di suo padre. Alle domande che lei pone come figlio, e che sono ben comprensibili data la situazione, non posso risponderle. Il futuro di suo padre dipende dal tipo di tumore polmonare e dal suo stadio di avanzamento, nonché da eventuali patologie consensuali. La sola asportazione di un lobo polmonare generalmente non influisce sul tipo di vita successiva a meno che non ci sia una insufficienza respiratoria preesistente. Anche per quello che riguarda la possibile chemioterapia postoperatoria la rimando alla valutazione dell'esame istologico definitivo sulla cui base l'oncologo deciderà se è necessaria.
In bocca al lupo

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dopo
Utente
Utente
Salve dr. Solaini, ieri mio padre è stato operato, il chirurgo ci ha detto che ha tolto il lobo superiore dx del polmone con tutta la massa tumorale e linfonodi. Adesso dobbiamo aspettare l'esito dell'istologico e procedere probabilmente con la chemioterapia o radioterapia. Inoltre ci ha detto che durante l'intervento ha aspirato muco purulento, e che il tumore stava ascessualizzando! Oggi mio padre si è alzato, ha fatto colazione e poi il pranzo, pochino però ha mangiato, è più colorito e parlava senza bisogno dell'ossigeno. Alla dimissione potrei dargli del magnesio e potassio? Perché ha perso tonicità, è debole. Sono diciamo contenta ma ho sempre paura per il dopo.... volevo informarla e ringraziarla, le farò sapere i risultati dell'esame, grazie e a presto
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Chirurgo toracico attivo dal 2016 al 2018
Chirurgo toracico
Gent.ma
mi fa piacere che tutto sia andato per il meglio. Se c'era del pus questo spiega anche la febbre. Ovviamente deve aspettare l'esame istologico e poi si deciderà il da farsi. Per la convalescenza dovrà prevedere qualche settimana. Può darle tutto quello che vuole...In assenza di controindicazioni specifiche può assumere dal potassio al magnesio a integratori di ogni tipo.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore, oggi mio padre sta ancora meglio, si è messo in piedi da solo, ha mangiato tutto, ha passeggiato senza stancarsi, il drenaggio è più pulito, sono molto contenta. Sta facendo passi da gigante! Lui merita di vivere, è giovane, deve godersi la pensione con mia madre.....
Le farò sapere l'esito dell'istologico e la terapia consigliata
Grazie ancora
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dopo
Utente
Utente
salve dr., torno a scriverle perché sono molto preoccupata, mio padre sembrava si stesse riprendendo e invece ha cominciato ad avere febbre e gonfiore al braccio e mano dx (lato della lobectomia) così mercoledì siamo andati dall'oncologo e subito gli ha fatto fare un ecocardiogramma, ma il cuore è a posto, ha fatto emocromo e ha piastrine e globuli bianchi alle stelle, e invece l'emoglobina è scesa (nonostante avevamo fatto una trasfusione il 21/12), lui è portatore sano di talassemia però l'emoglobina e i globuli rossi sono troppo bassi. Così lo rimandano al reparto di chirurgia toracica, cominciano a fare antibiotico e paracetamolo, il braccio e il viso sono molto molto gonfi e stamattina il chirurgo dice a mia madre che ha tentato di fare un prelievo di liquido e invece è sangue e vuole rimandarlo dall'oncologo. è possibile perdere tutto questo tempo? dalla tac che aveva fatto venerdì risulta una quota tissutale sovraclavicolare di sconosciuta natura, potrebbe essere di nuovo la malattia? e se invece è sangue che si fa? ho paura, è troppo gonfio.... ho paura che non ce la faccia...mi aiuti.
ah...l'istologico era adenocarcinoma, linfonodi esaminati 8 di cui uno solo positivo, ma mio padre quando era a casa lamentava continuamente bruciore al braccio dx e dolore alla spalla, non so come aiutarlo...
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Chirurgo toracico attivo dal 2016 al 2018
Chirurgo toracico
Gent.mo utente.
mi spiace di quanto sta accadendo a suo padre. Dato il quadro clinico e se alla TAC si vede un impegno sovraclaveare potrebbe trattarsi in prima ipotesi di una recidiva locale precoce e questo potrebbe essere in rapporto ad una ventilata precedente sospetta diagnosi di tumore di Pancoast. Viceversa se trattasi di ematoma la situazione è più fortunata e si può sempre asportarlo con probabilità di buoni risultati.
La eventualità di una recidiva tumorale va trattata sia con chemioterapia che con radioterapia. Sarà l'oncologo che comunque dovrà decidere il da farsi in base alle condizioni locali e generali.
Purtroppo da qui non posso aiutarla molto di più. Si affidi ai suoi curanti....e in bocca il lupo !
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta, anche i medici mi hanno detto che una recidiva non è da escludere, di pomeriggio faranno l'angiotac che darà ulteriori chiarimenti. La ringrazio tantissimo, ho tanta paura ma spero che sarà fortunato!