Morte di mio papa'

Salve, vorrei chiedere un parere medico generale da qualsiasi medico che leggerà questo messaggio. Mio padre ieri è deceduto nel giro di sei ore. racconto brevemente la sua storia...!!! Due mesi fa si è piantato un chiodo nel piede, non sapeva di essere diabetico e dopo poco gli hanno amputato un dito. Dopo due mesi di continue visite, elettrocardiogramma,ecodoppler etc...mercoledi sera aveva un pò di mal di stomaco con una leggera tosse...gli ho dato una nimesulide perchè lamentava anche mal di testa e poi gli è passato. il giorno seguente stava bene ma alla sera dopo cena ha ricominciato ad avvertire male alla bocca dello stomaco,diceva che aveva il cibo fermo....e continuava sempre questa tosse che peggiorava di ora in ora. Era bianco, quasi come fosse trasparente,diceva che si sentiva quasi soffocare...chiamai la guardia medica che mi prescrisse del domperidone e una bozza di acqua calda da mettere sullo stomaco. Arrivò il medico che gli misurò la pressione.... 50 e 80 (bassissima)...vomitò sanguè ed evacuò feci quasi nere. Lo portai al pronto soccorso e dopo poche ore se ne andò con tre arresti cardiaci uno dopo l'altro. Adesso per favore ditemi, potrebbe essere una conseguenza del piede visto che era sempre gonfio perchè non circolava il sangue (infatti dovevano operarlo alla vena del piede)...potrebbe essere partito un embolo dalla gamba dove aveva il problema? infarto? infezione che ha circolato nel sangue?rammento che non aveva dolore toracico ma soltanto un fastidio allo stomaco e tosse. La glicemia prima di vomitare era 166 e dopo vomitato 196. Mi hanno detto che dopo la morte aveva la pancia gonfia. Per favore datemi una risposta perchè noi sappiamo che non hanno curato bene il piede e che hanno sottovalutato la situazione generale.vi do il risultato di ecodoppler: ECO DOPPLER ARTERIOSO ARTO INFERIORE DESTRO: PERVIE FEMORALE COMUNE E FEMORALE PROFONDA, TRA TERZO MEDIO E TERZO DISTALE DELLA FEMORALE SUPERFICIALE STENOSI EMODINAMICAMENTE SIGNIFICATIVA DEL 75%. CIRCOLI COLLATERALI RIABITANO L'ARTERIA POPLITEA DI NORMALE FLUSSIMETRIA. FLUSSO TARDUS ET PARVUS DELLA TIBIALE ANTERIORE E POSTERIORE (DATA ESAME 02/09/09). grazieeee attendo con ansia un consulto.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Posso rispondere solo ad una parte del quesito, di competenza gastroenterologica. L'emissione del sangue col vomito (ematemesi) e con le feci (melena) esprime un'emorragia digestiva del tratto superiore (esofago-stomaco-duodeno) che può avere diverse cause, e che costituisce un'emergenza medica con una mortalità che si aggira intorno al 10%. Mi sembra di capire che l'evoluzione clinica sia stata precipitosa con l'insorgenza di uno shock ipovolemico. Purtroppo sono evenienze non infrequenti. Reputo improbabile una relazione diretta fra l'evento e i recenti problemi vascolari. Non si può escludere un ruolo causale di eventuali farmaci gastrolesivi assunti, fra i quali la nimesulide, ma purtroppo anche per questi, effetti del genere sono largamente imprevedibili. E' probabile che l'età (non specificata) ed eventuali comorbilità abbiano giocato a sfavore, ed abbiano condizionato pesantemente la prognosi e l'exitus. Le esprimo i sensi del mio cordoglio. Cari saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
grazie infinite per la risposta Dr Vallarino.mio padre aveva 56 anni. voglio anche dirle che la sera prima dell'accaduto lamentava sempre uno fastidio allo stomaco sempre dopo cena....aveva forte mal di testa e al piede...ha voluto il nimesulide....gliel'ho dato....però la sera seguente aveva soltanto male allo stomaco con forte tosse e gli ho dato un buscopan...la guardia medica quando l'ho chiamata mi ha ordinato del domperidone 10mg e una bozza di acqua calda per lo stomaco....secondo lei la situazione è peggiorata con queste medicine??? comunque dopo l'episodio di vomito la dottoressa in visita a casa mia disse che era il cibo,aveva mangiato della carne in umido...era un pò rossa, però non rossa come il colore di quel vomito....tra l'altro non sapeva nemmeno da vomito!!! non è passato molto dall'episodio al ricovero all'ospedale...capisce??? massimo mezz'ora...il tempo di arrivare li....!!! se qualche altro medico vuole darmi altre spiegazioni io sarei felicissima...grazie infinite!!!
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Cara sig.ra ,spiace veramente dell'accaduto specialmente per la sua giovane età;purtroppo suo padre è deceduto per una ulcera gastroduodenale perforata in qualche vaso (evento non infrequente).Il suo status di diabetico vasculopatico lo portava probabilmente ad assumere farmaci anticoagulanti,poi il nimesulide potrebbe (dico potrebbe) aver peggiorato la situazione.Mi auguro che a suo padre fossero stati "segnati" in precdenza i gastroprotettori.
Più non le so dire!

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Salve Dott. Prudenzano, mio padre non faceva uso di anticoagulanti. Mi ricordo che aveva preso degli antibiotici fino ad una settimana prima della sua morte....prendeva del pantorc che dovrebbe essere un gastroprotettore...mi piacerebbe sapere su che base lei mi dice che sia morto di ulcera gastroduodenale....dai suoi sintomi??? e allora perchè l'ospedale mi ha detto che è morto d'infarto massivo?? non so più cosa pensare...attendo con ansia pareri di altri medici....grazieeeee.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Allora;cerco di ricostruire un puzzle, anche se ciò risulta difficile per ovvi motivi(almeno ci provo, per aiutarLa)
il pantorc è un gastroprotettore.
Come dicevo l'ulcera è stata la causa dell'emorragia massiva (è sicura che non prendeva neanche aspirinetta?),che lo ha portato ad uno stato di shock ipovolemico.Lo stato di shock ipovolemico ha causato probabilmente una insufficienza coronarica acuta che a sua volta ha provocato l'infarto che è stata la causa ultima del decesso.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Quest'ulcera provoca anche pallore??? giorni prima della sua morte era pallido,perdite di memoria e ultimamente non aveva più molto sangue...non so...sto aspettando la TAC del dell'ospedale!! mi sembra strano che i medici dopo tutte le visite che ha fatto non hanno controllato anche quella cosa...è stato ricoverato 10 giorni per il piede....non capisco come mai sia stata trascurato tutto così....bohhhhh!!!
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
L'ulcera provoca pallore poichè fuoriesce sangue e qundi anemia e poi shock.Purtroppo quell'ulcera, anzicchè penetrare nel peritoneo (peritonite evento grave, ma non mortale) è penetrata in un vaso artertioso,praticamente molta molta sfortuna.Le possibilità che un'ulcera gastroduodenale "irrompa" un vaso arterioso sono inferiori al 5%.
Quando un vaso arterioso si rompe nello stomaco,(evento piuttosto rapido e drammatico), difficilmente si ha il tempo di fare qualcosa.Diverso è il caso in cui l'ulcera penetra in un vaso venoso,in tal caso l'emorragia in genere si può arrestare da sola con l'aiuto dei farmaci dedicati.
Ora, Signora, tutto quello che le sto scrivedo, è frutto di un processo deduttivo "a distanza" e quindi passibile di qualche mancanza da parte mia,percui mi scuso in anticipo,percui Le consiglio,alla luce di tutto ciò, di chidere ulteriori informazioni ai colleghi che hanno avuto in cura il papà e, se ci sono aspetti a lei poco chiari (visto che non è del "mestiere"), ci interpelli pure.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Ho chiesto informazioni a riguardo e l'unica risposta che ho ricevuto è stata: signorina, suo padre è morto d'infarto!! ho guardato anche tutti gli esami fatti fino a due giorni prima della morte e risultava che il piede aveva ancora l'infezione...può essere che l'infezione sia arrivata al cuore e poi abbia provocato l'infarto??? non hanno nemmeno eseguito l'autopsia....mi consiglia di far riesumare il corpo per eseguirla??? è una cosa brutta ma avrei bisogno di un consiglio!!grazieeeeee
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Signore, ha già avuto delle risposte più che esaustive dai miei Colleghi, io le do il punto di vista del diabetologo sulla sua affermazione di sapere per certo che il piede di suo padre è stato curato male. Ebbene, l'amputazione non è un "curare male"; purtroppo è l'unica soluzione possibile quando si arriva ad un certo grado di vasculopatia periferica, complicanza temibile del diabete.
Da quanto esposto da lei non vedo alcun nesso tra la probabile emorragia digestiva che l'ha portato alla condizione di shock (pressione bassa, pallore ed exitus per arresto cardiaco) e l'amputazione del piede, che anzi ha impedito il propagarsi dell'infezione a tutto l'organismo.
Cordiali Saluti

Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
io non dico che l'amputazione del piede sia un curare male....però dopo due mesi dall'amputazione del dito perchè fuorisciva ancora materia, era ancora gonfissimo e non riusciva a camminare bene??? quello che penso io è che il piede non è stato curato bene....anche perchè in un altro ospedale ci avevano detto che il piede sarebbe già guarito e che in due mesi non è possibile che una persona sia ancora ridotta in questa maniera. e chi mi dice che l'infezione non era stata debellata completamente??? infatti in un referto medico del 04-09 diceva che c'era ancora l'infezione....!!! mi scuso se insisto con questa cosa ma porca miseria non è possibile che mio padre sia morto in due mesi dopo l'accaduto del piede....prima stava benissimo!!!
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Signore, mi rendo conto che il mio punto di vista non può che essere limitato dal fatto stesso che non ho avuto modo di studiare il caso clinico di persona. Tuttavia le confermo che è assolutmente possibile che il quadro clinico evolva in senso peggiorativo anche più repentinamente di quanto non sia successo a suo padre. Consideri che può accadere anche in soggetti che hanno finlmente raggiunto il compenso glicometabolico, con emoglobina glicata e valori glicemici ottimali, eppure la "tossicità" dell'esposizione per anni ad elevati valori glicemici porta a decessi non immaginabili dovuti alle complicanze. Questo meccanismo inaccettabile umanamente e affettivamente si chiama scientificamente "memoria metabolica". Di più, mi dispiace, non so dirle.
Cordialmente
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