Estesa cranio-caudalmente per circa 5 mm
Gent.mi dottori,
Soffro di pressione alta e ipercolesterolemia. A seguito di numerosi sbalzi di pressione, sensazione di debolezza al mattino e tremori alle gambe, sono state fatte le analisi del sangue dalle quali è risultato il colesterolo totale a 290 (HDL 65). ECG nella norma.
Il medico mi ha fatto fare un ECOCOLORDOPPLER dei tronchi sovraortici con questo responso: DESTRA - carotide comune con placche subintimali. Alla biforcazione voluminosa placca calcifica che determina stenosi del 70% all'origine della carotide interna. SINISTRA - carotide comune pervia con placche subintimali. Alla biforcazione placca che determina stenosi del 50% all'origine della carotide interna. Vertebrali pervie.
Ho cominciato a prendere il Cardirene, Concor, Prelectal, Vasexten e Crestor; la pressione si è stabilizzata (140/65), il colesterolo totale è sceso a 180 e i sintomi di cui sopra sono cessati.
Visti i risultati dell'ecocolordoppler mi è stata consigliata una ANGIO-RM dei vasi del collo, con i seguenti risultati: regolare il calibro dell'aorta dell'arco e l'emergenza dei tronchi epiaortici. DESTRA - regolare il calibro del tronco anonimo. Stenosi di grado lieve all'origine della arteria succlavia con modesta ectasia poststenotica (superiore al 70%) estesa cranio-caudalmente per poco meno di 1 cm. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Modesta stenosi, non significativa, all'origine della carotide esterna. Non opacizzata l'arteria vertebrale. SINISTRA: regolare il calibro della carotide comune. Stenosi all'origine della carotide interna, estesa cranio-caudalmente per circa 5 mm, di entità stimabile nel 50-60%. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Regolare all'origine il calibro della carotide esterna. Stenosi di circa il 50% all'origine dell'arteria vertebrale con discreta tortuosità del vaso subito a valle che presenta tuttavia calibro conservato fino a livello intracranico, con conservato calibro anche dell'arteria basilare. Regolare il calibro dell'arteria succlavia.
A completamento ho effettuato una TC CEREBRALE: calcificazioni puntiformi ai nuclei della base. Piccola area di sfumata ipodensità è apprezzabile in sede sottocorticale frontale dx, quasi al vertice, da possibile piccolo esito vascolare. Spazi liquorale periencefalici e ventricolari di normale ampiezza e morfologia sia in sede sotto che sovratentoriale, con strutture della linea mediana in asse. Calcificazioni dei sifoni carotidei. Calcificazioni dell'arteria vertebrale sx.
Non ho avuto mai sintomi riconducibili a questo (TIA, ictus, svenimenti), né problemi cardiaci, ma vorrei sapere se in questo caso è necessaria l'operazione o se basta per il momento tenere sotto controllo la situazione e se l'età (77 anni) è una complicazione per l'operazione.
Ringrazio per la risposta.
Soffro di pressione alta e ipercolesterolemia. A seguito di numerosi sbalzi di pressione, sensazione di debolezza al mattino e tremori alle gambe, sono state fatte le analisi del sangue dalle quali è risultato il colesterolo totale a 290 (HDL 65). ECG nella norma.
Il medico mi ha fatto fare un ECOCOLORDOPPLER dei tronchi sovraortici con questo responso: DESTRA - carotide comune con placche subintimali. Alla biforcazione voluminosa placca calcifica che determina stenosi del 70% all'origine della carotide interna. SINISTRA - carotide comune pervia con placche subintimali. Alla biforcazione placca che determina stenosi del 50% all'origine della carotide interna. Vertebrali pervie.
Ho cominciato a prendere il Cardirene, Concor, Prelectal, Vasexten e Crestor; la pressione si è stabilizzata (140/65), il colesterolo totale è sceso a 180 e i sintomi di cui sopra sono cessati.
Visti i risultati dell'ecocolordoppler mi è stata consigliata una ANGIO-RM dei vasi del collo, con i seguenti risultati: regolare il calibro dell'aorta dell'arco e l'emergenza dei tronchi epiaortici. DESTRA - regolare il calibro del tronco anonimo. Stenosi di grado lieve all'origine della arteria succlavia con modesta ectasia poststenotica (superiore al 70%) estesa cranio-caudalmente per poco meno di 1 cm. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Modesta stenosi, non significativa, all'origine della carotide esterna. Non opacizzata l'arteria vertebrale. SINISTRA: regolare il calibro della carotide comune. Stenosi all'origine della carotide interna, estesa cranio-caudalmente per circa 5 mm, di entità stimabile nel 50-60%. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Regolare all'origine il calibro della carotide esterna. Stenosi di circa il 50% all'origine dell'arteria vertebrale con discreta tortuosità del vaso subito a valle che presenta tuttavia calibro conservato fino a livello intracranico, con conservato calibro anche dell'arteria basilare. Regolare il calibro dell'arteria succlavia.
A completamento ho effettuato una TC CEREBRALE: calcificazioni puntiformi ai nuclei della base. Piccola area di sfumata ipodensità è apprezzabile in sede sottocorticale frontale dx, quasi al vertice, da possibile piccolo esito vascolare. Spazi liquorale periencefalici e ventricolari di normale ampiezza e morfologia sia in sede sotto che sovratentoriale, con strutture della linea mediana in asse. Calcificazioni dei sifoni carotidei. Calcificazioni dell'arteria vertebrale sx.
Non ho avuto mai sintomi riconducibili a questo (TIA, ictus, svenimenti), né problemi cardiaci, ma vorrei sapere se in questo caso è necessaria l'operazione o se basta per il momento tenere sotto controllo la situazione e se l'età (77 anni) è una complicazione per l'operazione.
Ringrazio per la risposta.
[#1]
gentile utente,
con i limiti di una valutazione a distanza dovrebbe essere indicato il trattamento, il tipo di trattamento non è possibile definirlo in quanto sarebbe utile vedere tutta la documentazione.
il consiglio è rivolgersi ad un chirurgo vascolare della sua zoona il quale dopo un'accurata anamnesi e visita generale, dopo aver letto e visto le immagini potrà darle il suo parere certamente con un peso specifico più elevato del mio (per le premesse).
l'età non può essere un problema visto che questo tipo di patologia è piuttosto frequente in questa fascia di età
mi tenga informato
cordiali saluti
con i limiti di una valutazione a distanza dovrebbe essere indicato il trattamento, il tipo di trattamento non è possibile definirlo in quanto sarebbe utile vedere tutta la documentazione.
il consiglio è rivolgersi ad un chirurgo vascolare della sua zoona il quale dopo un'accurata anamnesi e visita generale, dopo aver letto e visto le immagini potrà darle il suo parere certamente con un peso specifico più elevato del mio (per le premesse).
l'età non può essere un problema visto che questo tipo di patologia è piuttosto frequente in questa fascia di età
mi tenga informato
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Egregio Dott. Catani,
La ringrazio per la risposta. Sono stata visitata dal chirurgo vascolare, che ha ritenuto necessaria l'operazione. Sono stata operata di TEA carotidea destra per eversione ai primi di ottobre e l'intervento è andato bene. Però, dopo due giorni dall'intervento, mi sono accorta che mentre sorridevo o sbadigliavo la parte destra del labbro inferiore rimaneva ferma, non seguiva i movimenti dell'altra parte del labbro; in pratica ho la bocca storta verso sinistra. Quando parlo questa cosa non si nota.
Ho interpellato il chirurgo, il quale mi ha detto che probabilmente devono aver “stirato” un nervo per vedere meglio mentre operavano, ma che la cosa dovrebbe risolversi da sola e mi ha prescritto l'Alanerv e il Medrol. Tra qualche giorno dovrò fare un'ecocolordoppler di controllo; la sensibilità della parte operata sta ritornando normale, c'è ancora un po' di formicolìo, ma fino ad oggi il disturbo non è migliorato.
Sono preoccupata, perchè temo che questa situazione non si possa risolvere e mi chiedo come possa essere successa una cosa del genere. Il prossimo anno dovrò affrontare un'operazione agli occhi, per cui Le lascio immaginare con quale stato d'animo
Per cui Le chiedo - ben conscia dei limiti di un consulto a distanza e rendendomi perfettamente conto che, se non avessi fatto l'operazione, avrei avuto conseguenze ben più gravi - se questa è una situazione reversibile, se si può curare o migliorare e come.
La ringrazio
La ringrazio per la risposta. Sono stata visitata dal chirurgo vascolare, che ha ritenuto necessaria l'operazione. Sono stata operata di TEA carotidea destra per eversione ai primi di ottobre e l'intervento è andato bene. Però, dopo due giorni dall'intervento, mi sono accorta che mentre sorridevo o sbadigliavo la parte destra del labbro inferiore rimaneva ferma, non seguiva i movimenti dell'altra parte del labbro; in pratica ho la bocca storta verso sinistra. Quando parlo questa cosa non si nota.
Ho interpellato il chirurgo, il quale mi ha detto che probabilmente devono aver “stirato” un nervo per vedere meglio mentre operavano, ma che la cosa dovrebbe risolversi da sola e mi ha prescritto l'Alanerv e il Medrol. Tra qualche giorno dovrò fare un'ecocolordoppler di controllo; la sensibilità della parte operata sta ritornando normale, c'è ancora un po' di formicolìo, ma fino ad oggi il disturbo non è migliorato.
Sono preoccupata, perchè temo che questa situazione non si possa risolvere e mi chiedo come possa essere successa una cosa del genere. Il prossimo anno dovrò affrontare un'operazione agli occhi, per cui Le lascio immaginare con quale stato d'animo
Per cui Le chiedo - ben conscia dei limiti di un consulto a distanza e rendendomi perfettamente conto che, se non avessi fatto l'operazione, avrei avuto conseguenze ben più gravi - se questa è una situazione reversibile, se si può curare o migliorare e come.
La ringrazio
[#3]
gentile utente,
tutto quello che dice è condivisibile, bisognerebbe dare il tempo necessario per vedere se residueranno degli esiti, cioè se il problema si risolve o no e se non si risolve, quanto migliora dall'intervento. se saranno presenti degli esiti bisognerà valutare il tipo di danno, in base a queste valutazioni potrebbero essere intraprese terape specifiche atte al recupero.
mi rivolgerei ad un neurologo per una attenta valutazione.
mi tenga informato
cordiali saluti
tutto quello che dice è condivisibile, bisognerebbe dare il tempo necessario per vedere se residueranno degli esiti, cioè se il problema si risolve o no e se non si risolve, quanto migliora dall'intervento. se saranno presenti degli esiti bisognerà valutare il tipo di danno, in base a queste valutazioni potrebbero essere intraprese terape specifiche atte al recupero.
mi rivolgerei ad un neurologo per una attenta valutazione.
mi tenga informato
cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Egregio Dott. Catani,
Mi scuso se non Le ho risposto prima, ma ho preferito aspettare per vedere come si fossero evolute le cose.
In novembre ho fatto l'ecocolordoppler di controllo dal quale è risultato che la carotide destra è regolare e la stenosi della carotide sinistra non è progredita.
Per quanto riguarda quella specie di paresi alla bocca, il chirurgo vascolare mi ha fatto prendere ancora per un altro mese l'Alanerv, consigliandomi di richiarmarlo in gennaio, se la situazione non fosse migliorata. Ebbene, sono veramente molto contenta nel dirLe che la cosa si è risolta da sola. Non ci pensavo neanche più, ma me lo ha fatto notare mia figlia, vendendomi ridere. Anche la sensibilità al collo è ritornata normale.
Sono felice, così potrò affrontare più serenamente l'operazione agli occhi in programma per quest'anno.
Colgo l'occasione per ringraziarLa per la cortesia e per le sollecite risposte.
Mi scuso se non Le ho risposto prima, ma ho preferito aspettare per vedere come si fossero evolute le cose.
In novembre ho fatto l'ecocolordoppler di controllo dal quale è risultato che la carotide destra è regolare e la stenosi della carotide sinistra non è progredita.
Per quanto riguarda quella specie di paresi alla bocca, il chirurgo vascolare mi ha fatto prendere ancora per un altro mese l'Alanerv, consigliandomi di richiarmarlo in gennaio, se la situazione non fosse migliorata. Ebbene, sono veramente molto contenta nel dirLe che la cosa si è risolta da sola. Non ci pensavo neanche più, ma me lo ha fatto notare mia figlia, vendendomi ridere. Anche la sensibilità al collo è ritornata normale.
Sono felice, così potrò affrontare più serenamente l'operazione agli occhi in programma per quest'anno.
Colgo l'occasione per ringraziarLa per la cortesia e per le sollecite risposte.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.6k visite dal 25/09/2009.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.