è meno rischioso o è il caso di aspettare ancora
Buongiorno, mio padre 68 anni fumatore e iperteso quattro anni fa gli hanno riscontato un aneurisma dell’aorta addominale: dilatazione aneurismatica dell’aorta addominale 40 mm a sede sottorenale fino al di sopra della biforcazione iliaca. Presenza di trombosi di parete con lume veri di 27 mm.
Per quattro anni le dimensioni dell’aneurisma si sono mantenute stabili. Al controllo di febbraio 2010 le dimensioni sono passate da 4 a 4,7 questo il referto: aorta addominale che nel tratto soprarenale si presenta di calibro e decorso regolare, con marcata sclerosi parietale diffusa, onde velocimetriche doppler ai limiti della norma. Nel tratto sottorenale si evidenzia una dilatazione aneurismatica fusiforme con calibro traverso massimo di cm 4,7 x 4,0; ateromasia fibrosa che determina un lume vero di circa 2,6x2,4cm. Alterazioni di rilievo all’esame flussimetrico in doppler pulsato e al colordoppler. ARTERIE: assi arteriosi con sclerosi parietale diffusa. A destra stenosi di grado moderato (circa il 60%)della femorale superficiale al III inferiore che determina dei flussi da riabilitazione, alimentati da rami terminali della femorale profonda, sui vasi a valle (aa poplitea, tibiale posteriore e pedidia) che si presentano diffusamente calcifici ma pervii, in discreto compenso emodinamico. A sinistra asse femoro-popliteo-tibiale con deposito di materiale ateromasico diffuso, scarsamente stenosante (circa il 30%) ed emodinamicamente non significativo. Di fronte a questi referti a che cosa va incontro mio padre? Si deve intervenire e in che modo? L’intervento quanto è rischioso? (N.B. il fratello è morto durante l’intervento o meglio non si è mai risvegliato). L’intervento con queste dimensioni e l’età (68 anni) è meno rischioso o è il caso di aspettare ancora? E quanto si può aspettare? Lui prende solo la compressa per la pressione visto il suo quadro clinico deve integrare ancora con dei farmaci? E i controlli visto l’aumento in meno di un anno adesso quando li deve fare? Aspetto sue notizie e suggerimenti. Nel ringraziare anticipatamente Le porgo cordiali saluti.
Per quattro anni le dimensioni dell’aneurisma si sono mantenute stabili. Al controllo di febbraio 2010 le dimensioni sono passate da 4 a 4,7 questo il referto: aorta addominale che nel tratto soprarenale si presenta di calibro e decorso regolare, con marcata sclerosi parietale diffusa, onde velocimetriche doppler ai limiti della norma. Nel tratto sottorenale si evidenzia una dilatazione aneurismatica fusiforme con calibro traverso massimo di cm 4,7 x 4,0; ateromasia fibrosa che determina un lume vero di circa 2,6x2,4cm. Alterazioni di rilievo all’esame flussimetrico in doppler pulsato e al colordoppler. ARTERIE: assi arteriosi con sclerosi parietale diffusa. A destra stenosi di grado moderato (circa il 60%)della femorale superficiale al III inferiore che determina dei flussi da riabilitazione, alimentati da rami terminali della femorale profonda, sui vasi a valle (aa poplitea, tibiale posteriore e pedidia) che si presentano diffusamente calcifici ma pervii, in discreto compenso emodinamico. A sinistra asse femoro-popliteo-tibiale con deposito di materiale ateromasico diffuso, scarsamente stenosante (circa il 30%) ed emodinamicamente non significativo. Di fronte a questi referti a che cosa va incontro mio padre? Si deve intervenire e in che modo? L’intervento quanto è rischioso? (N.B. il fratello è morto durante l’intervento o meglio non si è mai risvegliato). L’intervento con queste dimensioni e l’età (68 anni) è meno rischioso o è il caso di aspettare ancora? E quanto si può aspettare? Lui prende solo la compressa per la pressione visto il suo quadro clinico deve integrare ancora con dei farmaci? E i controlli visto l’aumento in meno di un anno adesso quando li deve fare? Aspetto sue notizie e suggerimenti. Nel ringraziare anticipatamente Le porgo cordiali saluti.
[#1]
gentile utente,
l'indicazione al trattamento mi pare sia chiara anche se devo ricordarle i limiti di una valutazione a distanza.
per quanto riguarda la valurazione dei rischi, questa risulta essere particolarmente complessa in parte per le premesse relative ai limiti e poi anche perchè mancano numerosi elementi (pregressi interventi, patologie pregresse ed attuali, etc. etc).
le consiglierei di consultare un chirurgo vascolare che potrà valutare, previa visita clinica, lettura dei referti e studio delle immagini radiologiche, che tipo di trattamento, nel suo caso, sia indicato.
rimango in attesa di sue notizie
cordiali saluti ed in bocca al lupo
l'indicazione al trattamento mi pare sia chiara anche se devo ricordarle i limiti di una valutazione a distanza.
per quanto riguarda la valurazione dei rischi, questa risulta essere particolarmente complessa in parte per le premesse relative ai limiti e poi anche perchè mancano numerosi elementi (pregressi interventi, patologie pregresse ed attuali, etc. etc).
le consiglierei di consultare un chirurgo vascolare che potrà valutare, previa visita clinica, lettura dei referti e studio delle immagini radiologiche, che tipo di trattamento, nel suo caso, sia indicato.
rimango in attesa di sue notizie
cordiali saluti ed in bocca al lupo
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Grazie mille. Volevo aggiungere che mio padre non ha mai subito altri interventi non ha altre patologie (soffre di ernia del disco ma magari non c'entra niente).
E' un pò depresso perchè sa di dover affrontare lo stesso tipo di intervento che gli ha portato via il fratello. Io sono molto preoccupata perchè mi pare di capire che l'intervento è molto rischioso e non sappiamo a quale centro affidarci, visti i precedenti vorremmo il meglio. La ringrazio ancora e le porgo cordiali saluti.
E' un pò depresso perchè sa di dover affrontare lo stesso tipo di intervento che gli ha portato via il fratello. Io sono molto preoccupata perchè mi pare di capire che l'intervento è molto rischioso e non sappiamo a quale centro affidarci, visti i precedenti vorremmo il meglio. La ringrazio ancora e le porgo cordiali saluti.
[#3]
se trattato prima che si determin un urgenza, i risltati sono senza dubbio migliori. va detto che è certamente un intervento, qualora si decida per questo approccio, importante. rimane sempre la speranza che lo specialista contattato ponga indicazione al trattamento angioradiologico.
mi tenga informato.
cordiali saluti
mi tenga informato.
cordiali saluti
[#5]
gentile utente,
è un modo alternativo al trattamento di alcuni tipi di patologie del sistema non solo vascolare.
il trattamento è meno invasivo ed ha precise indicazioni.
il chirurgo che lei ha contattato certamente valuterà tale opportunità.
mi tenga informato.
cordiali saluti e buon fine settimana.
è un modo alternativo al trattamento di alcuni tipi di patologie del sistema non solo vascolare.
il trattamento è meno invasivo ed ha precise indicazioni.
il chirurgo che lei ha contattato certamente valuterà tale opportunità.
mi tenga informato.
cordiali saluti e buon fine settimana.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 17/03/2010.
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