Stenosi totale carotide interna

mia madre di 82 anni ,forte fumatrice fino a due anni fa è affetta da cardiomiopatia dilatativa con F.A. parossistica , mielopatia proliferativa cronica con piastrinosi (780.000), ipertensione arteriosa,I.R.C.(creatinina 2.0 V.F.G. 24) . Assume Cordarone, Triatec , Lasix , Totalip , Sintrom , cardioaspirin 50 mg + terapia antidepressiva - ansiolitica ( Efexor 37.5 , 1 cp x 2 e Alprazolam 10 gocce die ).
Dopo una caduta (verosimilmente in seguito a sincope o TIA ) le è stato riscontrata con cocolordoppler T.S.A.la stenosi completa della arteria carotide interna di destra, arteria carotide di sinistra con placca fibrosa al bulbo in assenza di stenosi significativa ; placca fibrocalcifica su ICA e ECA sinistra parzialmente ostruenti ( circa 30 % ).Flussi validi a valle. Verosimile compenso emodinamico dal circolo posteriore sopratutto a destra.
Ultimamente soffre ,secondo i neurologi , di un'insufficenza del circolo posteriore con sintomi caratterizzati da frequenti vertigini oggettive , cefalea violenta con vomito , TIA frequenti . La RM ha evidenziato anche la comparsa di un ischemia recente occipitale destra , ma solo due giorni dopo la dimissione la sintomatologia si è ripresentata con emiparesi , questa volta destra ,accompagnata dai suddetti fenomeni vegetativi, peraltro regredita nell'arco di qualche ora.La TAC non dimostra altri episodi ischemici o emmorragici ( leucopatia degenerativa su basi ipossico-ischemica , multiple minute lesioni lacunari ).
La mia domanda è : è opportuno valutare una TEA sulla carotide sinistra ancora pervia ,vista la frequenza degli episodi ischemici?
Mia madre è ancora una donna attiva intellettualmente e lucida , solo molto sofferente pscicologicamente per il rapido e progressivo deterioramento delle sue condizioni fisiche.
Grazie.Attendo risposta
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Dr. Simone Carulli Chirurgo vascolare 53 4
Gentile Utente,
sulla base dei soli dati da lei forniti l'intervento della carotide interna sinistra è assolutamente da sconsigliare.
Il quadro da lei descritto non depone infatti per un fatto embolico da questa carotide ma per un più ampio problema legato alla piastrinosi,alla fibrillazione atriale ed alla terapia antiaggregante ed anticoagulante in atto.
L'affrontare un intervento chirurgico non porterebbe nessun beneficio reale.
Saluti

Dott. Simone Carulli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta.
Attualmente mia madre è ricoverata in un reparto di neurologia; stamane un ulteriore esame doppler tsa e transcranico ha evidenziato, rispetto a qualche mese fa un ulteriore aumento delle resistenze nel circolo vertebro-basilare con mancata visualizzazione della arteria cerebrale anteriore di dx che verosimilmente ora inverte il suo flusso( cosi mi è stato detto in parole povere).Inoltre sono aumentate le piastrine (940.000) e i bianchi ( 22.000) verosimilmente per una intercorrente infezione,peraltro asintomatica, delle vie urinarie.
E' stata presa quindi la decisione da parte del consulente ematologo di trattare l'infezione con antibiotico e di aumentare il dosaggio dell'aspirina a 100mg per poi riconsiderare a breve la piastrinosi; eventualmente la conta restasse vicina al valore precedente si è consigliato di introdurre 1 cp di oncocarbide previa somministrazione di allopurinolo con stretta sorveglianza della coagulazione e degli indici di funzionalità renale.Si ipotizza, senza troppa convinzione, di somministrare anche Sermion 2 volte al giorno.Le sembra una terapia appropropriata?
Intanto pare che l'argomento TEA sia stato accantonato.
Grazie ancora e cordiali saluti


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