Angiomi fegato

Gent.le prof.re sono una ragazza di 32 anni, la settimana scorsa ho effettuato una gastroscopia per sospetta celiachia in day surgery. In ospedale facendo l''ecografia addome completo é stato riscontrato quanto segue:

fegato di dimensioni nella norma, a contorni regolari e ad ecostruttura finemente disomogenea, con evidenza a livello del VII e VI segmento di due formazioni rotondeggianti iperecogene, rispettivamente di circa 10 mm e 9 mm di diametro massimo di verosimile tipo angiomatoso.

Ho eseguito una precedente ecografia nel settembre 2014 ma non erano stati rilevati. Volevo maggiori informazioni sul problema riscontrato e sapere se c''è la necessità di eseguire ulteriori esami strumentali. La ringrazio
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
dando per scontato il reperto ecografico che riferisce, l'esame sembrerebbe dimostrativo di du angiomi del fegato di piccole dimensioni. Si tratta di formazioni benigne che richiedono esclusivamente un periodico controllo.

La discordanza tra i due esami a distanza di meno di un anno potrebbe consigliare un primo controllo più ravvicinato, considerando in ogni caso che l'ecografia è una metodica operatore-dipendente e può entro certi limiti risentire anche della qualità degli apparecchi.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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Utente
Utente
La ringrazio per la Sua disponibilità. Vorrei approfittare ulteriormente della Sua gentilezza per chiederLe un parere. Soffro dall'età di 12 anni di problemi di microcircolo alle mani (geloni) durante il periodo invernale. Durante un ricovero ospedaliero per EGDS ho effettuato anche una visita immunologica e mi è stata consigliata una capillaroscopia che poi non ho mai eseguito.Inoltre presento (potrei dire da sempre) delle chiazze bianche al di sotto dei polpacci che vanno via solo con digitopressione.Le stesse macchie a volte compaiono in prossimità delle ginocchia e alle mani (in questi casi evito di tenere le mani "a penzoloni", le alzo e le massaggio fin quando non spariscono le chiazze). A prima vista sembra essere un problema circolatorio ma parlo da profana! Volevo farLe presente, per avere un quadro più completo sulla mia anamnesi, che mi è stata diagnosticata una mielopatia spondilogenetica nell'ottobre 2014 e in concomitanza con tale patologia si sono presentate parestesie agli arti inferiori e superiori. A Suo parere è il caso di fare una visita angiologica? La ringrazio
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Sempre con i limiti della valutazione a distanza, le manifestazioni che descrivesembrerebbero poterdi inquadrare nelle cosiddette sindromi funzionali, legate cioè ad una alterazione della contrattilità delle strutture vascolari e della risposta a stimoli fisici per lo più termici. Anche talune attività lavorative o ricreative andrebbero prese in considerazione.
Tale condizione può riconoscere svariate origini che devono essere vagliate mediante rilievi clinici (visita), strumentali ed ematochimici.
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Utente
Utente
Gent.le prof.re potrebbe spiegarmi con parole più semplici cosa si intende per "alterazione della contrattilità delle strutture vascolari"? Quando si parla di sindromi funzionali ci si riferisce a sintomi che non dipendono da una patologia organica, giusto? Inoltre cosa intende dire con "talune attività lavorative o ricreative andrebbero prese in considerazione"? Spero di non abusare troppo della Sua pazienza.
Cordiali saluti
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Sempre che il riferimento a distanza sia attendibile, stiamo parlando di condizioni in cui la motilità dei vasi (costrizione - dilatazione) avviene in misura e in maniera non proporzionata agli stimoli ambientali (per lo più termici).
Questi disturbi solo raramente sono legati a malattie organiche di tipo infiammatorio ("reumatoidi"), endocrine (tiroide) o neurologiche.
Alcune attività possono accentuare o scatenare questi sintomi, soprattutto se prevedono esposizione al caldo/freddo o l'utilizzo di strumenti vibranti.

Tutto quanto detto resta comunque nel campo delle ipotesi, come già detto, da verificare mediante opportuni approfondimenti.
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Utente
Utente
La ringrazio tanto, è stato come sempre disponibilissimo. Sicuramente provvederò ad effettuare una visita angiologica in modo da approfondire le mie problematiche.
Cordiali saluti

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