Insufficenza venosa
Buongiorno dottori,
consapevole dei limiti del consulto a distanza cercherò di essere chiara e concisa per la richiesta di informazioni seguente :
31 anni in sovrappeso, sempre sofferto di gonfiore alle gambe additato ( purtroppo probabilmente sbagliando) al sovrappeso presente fin da piccola. Alcune volte, inoltre, dolore ai polpacci , brevi e sporadici e piccoli ematomi spontanei(attribuiti dal medico di famiglia a fragilità capillare) Da qualche mese però inizio a notare nella parte inferiore degli arti vene molto evidenti in superficie e piccoli vari rigonfiamenti che aumentano il volume di una gamba; mi reco da un angiologo che, dopo avermi visitato e sottoposto ad ecodoppler degli arti attribuisce i doloretti ad un'insufficenza venosa posturale dovuta alla vita piuttosto sedentaria (scrivania ) , mi prescrive calze a compressione graduata di prima classe, FLEBINEC bustine a mesi alterni e VENAMIR crema. Per quanto riguarda le vene visibili in superficie minimizza dicendo di seguire la cura attribuendo le stesse anche alla carnagione abbastanza chiara . In pratica le uniche cose evidenzate dal referto sono la presenza di teleangesie e di edemi da stasi, per il resto nessuna particolare compromissione .
Da allora(un mese fa) inizio a seguire la terapia del dottore, inizio a fare circa un'ora di camminata o cyclette al giorno, seguo un'alimentazione controllata ed inizio a portare scarpe un pò più rialzate (invece di quelle ''rasoterra'' che portavo abitualmente) . Il problema è che la situazione invece di rimanere stabile o migliorare leggermente sta peggiorando : i dolori sono aumentati , si presentano soprattutto sotto forma di bruciori localizzati, sento le gambe più pesanti e noto un aumento del reticolo venoso esteso anche alla coscia e ad altri parti del corpo, soprattutto seno e braccia. Proprio le vene sulle braccia mi sembrano più gonfie e bluastre ed a volte dolenti.
Le domande sono : possibile che a distanza di un mese la situazione sia peggiorata nonostante gli accorgimenti ? Sarebbe utile tornare dal dottore oppure chiedere consulto a qualcun altro? L'angiologo in questione per mia comodità mi ha prescritto dei gambaletti compressori ,come suddetto, i quali(avendo le gambe piuttosto grandi)tendono a stringere sul bordo finale superiore lasciando segni e provocando dolore, sono passata cosi ai collant ma lo stesso segnano sulla caviglia e nella parte superiore della coscia nonostante la giusta scelta della taglia, consigli in merito?
Questi reticoli venosi e la velocità del loro sviluppo,sono un pre-sintomo di prossime vene varicose o potrebbero mantenersi cosi per altro tempo ?
Ringraziando e scusandomi per le tante domande vi porgo i miei saluti
Grazie
consapevole dei limiti del consulto a distanza cercherò di essere chiara e concisa per la richiesta di informazioni seguente :
31 anni in sovrappeso, sempre sofferto di gonfiore alle gambe additato ( purtroppo probabilmente sbagliando) al sovrappeso presente fin da piccola. Alcune volte, inoltre, dolore ai polpacci , brevi e sporadici e piccoli ematomi spontanei(attribuiti dal medico di famiglia a fragilità capillare) Da qualche mese però inizio a notare nella parte inferiore degli arti vene molto evidenti in superficie e piccoli vari rigonfiamenti che aumentano il volume di una gamba; mi reco da un angiologo che, dopo avermi visitato e sottoposto ad ecodoppler degli arti attribuisce i doloretti ad un'insufficenza venosa posturale dovuta alla vita piuttosto sedentaria (scrivania ) , mi prescrive calze a compressione graduata di prima classe, FLEBINEC bustine a mesi alterni e VENAMIR crema. Per quanto riguarda le vene visibili in superficie minimizza dicendo di seguire la cura attribuendo le stesse anche alla carnagione abbastanza chiara . In pratica le uniche cose evidenzate dal referto sono la presenza di teleangesie e di edemi da stasi, per il resto nessuna particolare compromissione .
Da allora(un mese fa) inizio a seguire la terapia del dottore, inizio a fare circa un'ora di camminata o cyclette al giorno, seguo un'alimentazione controllata ed inizio a portare scarpe un pò più rialzate (invece di quelle ''rasoterra'' che portavo abitualmente) . Il problema è che la situazione invece di rimanere stabile o migliorare leggermente sta peggiorando : i dolori sono aumentati , si presentano soprattutto sotto forma di bruciori localizzati, sento le gambe più pesanti e noto un aumento del reticolo venoso esteso anche alla coscia e ad altri parti del corpo, soprattutto seno e braccia. Proprio le vene sulle braccia mi sembrano più gonfie e bluastre ed a volte dolenti.
Le domande sono : possibile che a distanza di un mese la situazione sia peggiorata nonostante gli accorgimenti ? Sarebbe utile tornare dal dottore oppure chiedere consulto a qualcun altro? L'angiologo in questione per mia comodità mi ha prescritto dei gambaletti compressori ,come suddetto, i quali(avendo le gambe piuttosto grandi)tendono a stringere sul bordo finale superiore lasciando segni e provocando dolore, sono passata cosi ai collant ma lo stesso segnano sulla caviglia e nella parte superiore della coscia nonostante la giusta scelta della taglia, consigli in merito?
Questi reticoli venosi e la velocità del loro sviluppo,sono un pre-sintomo di prossime vene varicose o potrebbero mantenersi cosi per altro tempo ?
Ringraziando e scusandomi per le tante domande vi porgo i miei saluti
Grazie
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di fornire a distanza una valutazione che risulti più attendibile di quella di chi ha la possibilità di osservarla dal vivo.
La condizione che descrive sembrerebbe essere sostenuta da una insufficienza venosa che potrebbe forse meritare un maggiore approfondimento, anche per una più precisa definizione di quelli che lei descrive come reticoli venosi (teleangectasie?Varici?)
Consideti tuttavia che una condizione di sovrappeso potrebbe inficiare o condizionare qualunque provvedimento terapeutico.
In definitiva potrebbe essere utile un secondo parere dal vivo.
Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di fornire a distanza una valutazione che risulti più attendibile di quella di chi ha la possibilità di osservarla dal vivo.
La condizione che descrive sembrerebbe essere sostenuta da una insufficienza venosa che potrebbe forse meritare un maggiore approfondimento, anche per una più precisa definizione di quelli che lei descrive come reticoli venosi (teleangectasie?Varici?)
Consideti tuttavia che una condizione di sovrappeso potrebbe inficiare o condizionare qualunque provvedimento terapeutico.
In definitiva potrebbe essere utile un secondo parere dal vivo.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta, per reticolo venoso intendo la presenza di vene visibili ad occhio nudo su tutto il corpo, non ancora divenute varicose e sporgenti ma all'apparenza gonfie e di colore verde (in pratica riesco a vedere le vene quasi su tutto il corpo, a parte le zone molto più adipose ) . Nel frattempo sto seguendo un'alimentazione controllata che mi sta piano piano facendo perdere peso.
Seguirò ovviamente il suo consiglio di rivolgermi ad un altro specialista . Grazie di nuovo
Seguirò ovviamente il suo consiglio di rivolgermi ad un altro specialista . Grazie di nuovo
[#3]
Utente
Eccomi di nuovo , come da lei consigliato ho eseguito un altro ecodoppler degli arti inferiori con un altro specialista . Il referto evidenzia una lieve insufficenza della vena poplitea destra e una lieve insufficenza della valvola della grande safena sinistra. Lo specialista mi ha consigliato di continuare con la terapia orale, di continuare a fare sport e di non preoccuparmi . Cosa che ovviamente sto facendo ! Trattandosi di circolazione venosa profonda , quali sono i rischi? Possibile che dal primo ecodopller eseguito due mesi fa non siano emerse queste insufficienze? Lo specialista non ritiene che i dolori ed i bruciori diffusi agli arti siano da attribuire a queste lievi insufficienze ma bensì al cambiamento di stile di vita ( aumento dell'attività motoria) e consiglia di iniziare la terapia compressiva solo quando avrò perso un po' di peso ( ora infatti le calze elastiche creano l'effetto laccio peggiorando la situazione). Problemi , poi, per un eventuale gravidanza ? Grazie di nuovo
[#4]
Sembrerebbe ragionevole attenersi alle indicazioni che Le sono state fornite.
Il reperto ecografico, come da Lei riportato, non fa alcun riferimento a insufficienza del circolo venoso profondo (le Safene fanno parte del sistema venoso superficiale).
Il reperto ecografico, come da Lei riportato, non fa alcun riferimento a insufficienza del circolo venoso profondo (le Safene fanno parte del sistema venoso superficiale).
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.5k visite dal 14/10/2017.
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