Lipolinfedema

Buonasera Dottore
Sono una ragazza di 29 e ho un problema che si è presentato con la pubertà e che col passare del tempo è andato a peggiorare. Nella mia famiglia materna sia uomini che donne sono caratterizzati dall'avere gambe molto grosse rispetto al resto del corpo, nelle donne con l'insorgenza anche di vene varicose dopo le gravidanze. Prima della pubertà avevo gambe belle e toniche, dopo hanno cominciato a gonfiarsi e nonostante dimagrissi esse rimanevano sempre uguali;'in alcuni periodi della mia vita particolarmente stressanti sono arrivata a perdere molti kg, ma i pantaloni e i sandali non mi entravano perché a dispetto dello stress e del calo di peso le gambe erano ancora più gonfie. Ho sempre camminato tanto (anche 8/10 km al giorno tutti i giorni) e per un periodo facevo step, che addirittura mi ingrossava ancora di più. La cosa più brutta è la qualità della pelle che presenta tanti bozzoli lungo caviglie, polpacci, interno e fronte coscia. Decisa a risolvere il problema mi rivolgo a un prima Angiologo che riscontra un'ottima circolazione ma a detta sua "una panniculopatia importante che solo con la liposcultura avrei potuto risolvere". Mi rivolgo a un secondo Angiologo che mi diagnostica lipolinfedema bilaterale (cosce e polpacci differiscono tra loro di 3 cm di differenza) e mi prescrive bendaggio totale della gambe e 20 sedute di mesoterapia. Non avendo conquistato la mia fiducia mi rivolgo a un terzo Angiologo del policlinico che mi riscontra Lipolinfedema e mi consiglia sedute di linfodrenaggio manuale e attività fisica in acqua. Seguo il suo consiglio e sono già 2 settimane che pratico acquagym 3 volte a settimana e 2 di linfodrenaggio. A vista sembro già abbastanza migliorata: le gambe sono molto più sgonfie, ho meno cuscinetti e meno ponfi, ho le gambe leggere e non mi stanco più a stare in piedi e a camminare. Purtroppo si sa molto poco di lipolinfedema; se fosse possibile mi sentirei più tranquilla ad avere delucidazioni a riguardo e un parere sulle attività che sto facendo per capire anche di quanto posso migliorare.
Ringrazio in anticipo lo specialista
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la Sua condizione rappresenta un habitus corporeo verosimilmente congenito per il quale i margini terapeutici sono allo stato attuale relativamente circoscritti.
I suggerimenti che Le sono stati dati nell’ultimo consulto e ai quali si sta attenendo sembrerebbero corretti e condivisibili anche nella prospettiva di contenere ogni possibile peggioramento della condizione.
Ulteriori procedure potrebbero essere rappresentate da una adatta eladtocompressione (nel periodo invernale e identificando con attenzione la calza più adatta) e la pressoterapia sequenziale (da applicare con molta prudenza con pressioni adatte e da personale qualificato).

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/198-le-calze-elastiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/93-la-pressoterapia-sequenziale.html

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
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Buonasera Dottore
Innanzitutto grazie per la sua attenzione e per il suo consiglio. Per quanto riguarda le calze l'ultimo angiologo, quello da cui sono in cura, me le ha prescritte: gambaletti a compressione 2 di una casa produttrice che ora non ricordo, mentre dell'altro trattamento non ero a conoscenza e non so se nella mia zona ci sono centri che li effettuano (Napoli). I miglioramenti sono visibili comunque e se le fa piacere tra qualche tempo potrei aggiornarLa, constatando col metro se effettivamente c'è stata una riduzione in cm.
Grazie mille dottore e cordiali saluti