Formazione angiomatosa nel muscolo estensore radiale lungo del carpo

mi hanno riscontrato una formazione angiomatosa nel contesto del muscolo estensore radiale lungo del carpo avambraccio dx di mm 35 *7
Mi hanno consigliato di asportarla. Megli ultimi mesi è aumentata di dimensioni e mi crea problemi alla mano (si informicola).
Come mi devo comportare? Dove rivolgermi?
Grazie
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signore,
ritengo che forse si potrebbe tentare un approccio multidisciplinare del problema, con tutti i limiti derivanti dal mezzo che stiamo utilizzando, computer internet, potrebbe contattare i due specialisti in questione il chirurg vascolare o generale ed il radiologo interventista.
potrebbe in prima battuta utilizzare una tecnica di embolizzazione a scelta del radiologo interventista successivamente l'approccio chirurgico vascolare o generale per il trattamento, se necessario, degli esiti dell'embolizzazione.
spero di esser stato charo.
a presto
cordiali saluti
ps sto contattando il radiologo per fargli aggiungere suo pensiero in proposito.

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
grazie è stato chiato. Se ottiene ulteriori informazioni dal radiologo ben vengano...
E' possibile avere un elenco di centri specializzati? Ho provato a contattare varie strutture ma non mi sanno rispondere.
Comunque grazie
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
ho inviato un messaggio, spero venga letto in fretta.
qualora passassero alcuni giorni lo solleciterò anche se sono sicuro non ce ne sarà bisogno.
fortunatamente, dal punto di vista organizzativo, non abbiamo un emergenza, è possibile aspettare qualche giorno.
cordiali saluti
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente
La tecnica più semplice è quella ecoguidata percutanea con iniezione di sostanze sclerosanti (alcol,atossiscl,fibrovein ecc ecc).
Sotto guida eco nel "nidus" poi iniezione diretta di mdc iodato idrosolubile per studiarne lo scarico e, successivamente,dalla stessa via, trattamento pecutaneo.Alcune volte vi è un rapporto diretto con un vaso arterioso e solo in quel caso è consigliabile l'embolizzazione. Come si fa a sapere? ecografia con mezzo di contrasto!
La tecnica embolizzante (+ invasiva sconsigliata) prevede invece (con accesso femorale) cateterismo superselettivo dell'a brachiale e successivamete con un mirocatetere si entra nel nidus e, da questa via, microparticelle di diemensioni variabili da 100 a 700 micron.Per i centri qualificati in Italia cicca qui
http://www.radiointerventistica.org/regioni/trovaradiologo.htm

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,
come previsto è arrivato, molto rapidamente, il contributo del collega radiologo interventista.
speriamo di avere notizie sulla soluzione del suo problema.
cordiali saluti