Ferita che fatica a rimarginare dopo trattamento con eparina
Buongiorno Gentili Dottori,
Vi scrivo per chiedere un consulto che riguarda mio padre.
A Novembre è stato sottoposto a tireodectomia totale per gozzo multinodulare.
A seguito dell'intervento gli è stata somministrata eparina per una decina di giorni circa.
Qualche giorno dopo averla interrotta, forse una settimana dopo circa, si è provocato una piccola ferita da cui il sangue fuoriusciva senza andare incontro a coagulazione come accade di norma dopo qualche minuto; ha quindi messo un cerotto che ha tenuto per tutta la notte, ma addirittura il giorno dopo, appena tolto il cerotto, la ferita è tornata a sanguinare.
L'episodio mi è stato raccontato da mia madre in quanto sono una studentessa fuori sede, dunque non so dare informazioni più precise.
Inizialmente non ci ho dato molto peso; ho pensato che magari nel togliere il cerotto avessero inavvertitamente danneggiato il tappo piastrinico o, in alternativa, che fosse legato a una condizione di piastrinopenia transitoria dovuta proprio al trattamento con eparina.
Adesso però mi viene il dubbio che potesse essere qualcosa di più grave legato alla somministrazione di eparina, come la HIT.
È plausibile?
È la seconda volta che effettua un trattamento con eparina, la prima volta fu a seguito di un altro intervento chirurgico.
È ormai trascorso un mese circa dall'episodio, credete sia il caso di effettuare degli esami di approfondimento?
Grazie in anticipo per la risposta.
Vi scrivo per chiedere un consulto che riguarda mio padre.
A Novembre è stato sottoposto a tireodectomia totale per gozzo multinodulare.
A seguito dell'intervento gli è stata somministrata eparina per una decina di giorni circa.
Qualche giorno dopo averla interrotta, forse una settimana dopo circa, si è provocato una piccola ferita da cui il sangue fuoriusciva senza andare incontro a coagulazione come accade di norma dopo qualche minuto; ha quindi messo un cerotto che ha tenuto per tutta la notte, ma addirittura il giorno dopo, appena tolto il cerotto, la ferita è tornata a sanguinare.
L'episodio mi è stato raccontato da mia madre in quanto sono una studentessa fuori sede, dunque non so dare informazioni più precise.
Inizialmente non ci ho dato molto peso; ho pensato che magari nel togliere il cerotto avessero inavvertitamente danneggiato il tappo piastrinico o, in alternativa, che fosse legato a una condizione di piastrinopenia transitoria dovuta proprio al trattamento con eparina.
Adesso però mi viene il dubbio che potesse essere qualcosa di più grave legato alla somministrazione di eparina, come la HIT.
È plausibile?
È la seconda volta che effettua un trattamento con eparina, la prima volta fu a seguito di un altro intervento chirurgico.
È ormai trascorso un mese circa dall'episodio, credete sia il caso di effettuare degli esami di approfondimento?
Grazie in anticipo per la risposta.
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
la correlazione con la somministrazione dell'eparina sembrerebbe alquanto dubbia a distanza di una settimana, in considerazione dell'emivita breve di questo farmaco.
Uno studio emocoagulativo di base potrebbe essere opportuno, sempreché le caratteristiche della ferita non giustificassero di per sé un sanguinamento prolungato.
Gentile Utente,
la correlazione con la somministrazione dell'eparina sembrerebbe alquanto dubbia a distanza di una settimana, in considerazione dell'emivita breve di questo farmaco.
Uno studio emocoagulativo di base potrebbe essere opportuno, sempreché le caratteristiche della ferita non giustificassero di per sé un sanguinamento prolungato.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 07/01/2022.
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