Asportazione coagulo emorroide

buongiorno,
è da circa 20 giorni che soffro di una crisi emorroidaria acuta. I sintomi sono cominciati circa un mese fa con la fuoriuscita di un'emorroide che inizialmente ho curato applicando Proctolyn, Brufen all'occorrenza e frequenti bidè in acqua tiepida. Purtroppo la situazione è andata peggiorando finchè a causa dei forti dolori in sede anale nonchè perdita di molto sangue al momento della defecazione, sono andata d'urgenza al pronto soccorso dove mi sono state diagnosticate 2 emorroidi di 2 grado da curare con una terapia di Brufen 600mg x 6 giorni. Per calmare il dolore mi è stato fatto un flebo di antidolorifico. Il giorno successivo con lo svanire dell'effetto del flebo, il dolore è ricomparso.
Ho avuto ben pochi benefici dalla terapia con il brufen, tant'è che non comprendomi più nemmeno il dolore, il mio medico di base mi ha consigliato l'utilizzo di Tora-Dol in gocce.
Presa dalla disperazione e non trovando molto conforto dal mio medico di base che sembrava quasi restio nel prescrivermi una visita urgente da uno specialista, ieri ho deciso di andare da un proctologo che oltre a diagnosticarmi emorroidi esterne di 4 grado, mi ha rimosso in anestesia locale il coagulo di una di queste che appariva trombizzata. In teoria questa piccola operazione avrebbe dovuto togliermi in parte il dolore.
Mi rendo conto che è passato solo un giorno, ma io continuo ad avere forti dolori all'ano, e non capisco se può trattarsi del normale decorso post intervento oppure se la mia situazione è destinata a continuare a peggiorare.
Il proctologo mi ha anche informata che la mia situazione è stata sottovalutata dal PS e dal mio medico di base e che con un pò più di accortezza probabilmente non sarei arrivata a questi punti.
Mi è stato prescritto riposo, antidolorifici e di mantenere un'alimentazione regolare e ricca di fibre. Non ho mai avuto problemi di stitichezza, ma ho dei casi in famiglia di crisi emorroidarie.
Continuo ad avere dolori che aumentano a dismisura al momento della defecazione.. non applico più creme, solamente un pò di Luan dopo la defecazione per lenire il dolore.
Cosa devo fare? Ho solo 28 anni e a causa di tutto ciò è da piu di un mese che oltre ad avere molto dolore non riesco più ad avere una vita sociale e lavorativa normale...sono disperata!
grazie della vostra collaborazione e degli utili consigli che vogliate darmi

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Le indicazioni del proctologo appaiono sucuramente piu' coerenti con i sintomi e la terapia adeguata.Il dolore residuo, se non presenti altre patologie concomitanti, come ad esempio una ragade, puo' essere controllato con gli antidolorifici fino a risoluzione del quadro acuto e fino alla visita di controllo proctologica che perrmettera' di valutare il da farsi risolto il fatto acuto. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Il dolore e' causato soprattutto dalla trombosi emorroidaria: concordo con lei sul fatto che probabilmente ha perso del tempo prezioso, perche' se la trombosi viene trattata subito non va incontro a quella sorta di "solidificazione" del sangue che non consente la rapida remissione dei sintomi. Infatti, se il trombo viene inciso subito, il liquido ematico riesce ad uscire con facilita'; ma se passa del tempo si solidifica e la spremitura riesce a svuotarlo soltanto in parte. La tensione quindi diminuisce di poco, e sara' compito della terapia provvedere al completo riassorbimento della trombosi. Bene comunque ha fatto a recarsi dal Proctologo, che mi pare abbia fatto tutto cio' che poteva, considerando le sue condizioni di ieri. A parziale discolpa di chi l'ha visitata in precedenza posso invece dirle che, se la situazione e' quella descritta (emorroidi di IV grado), il riconoscimento di una trombosi non e' cosa alla portata di chiunque. Questo non vuole naturalmente dire che non e' possibile fare diagnosi, ma solo che in casi come il suo puo' risultare a volte particolarmente difficile.
Allo stato attuale comunque deve soltanto avere pazienza: nel giro di qualche giorno la terapia ridurra' i disturbi; poi, con calma, si trattera' di affrontare il problema alla radice, pianificando eventualmente un trattamento chirurgico definitivo.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Tantissime grazie delle risposte.
Aspetterò di superare questa fase acuta e quindi valuterò insieme ad un proctologo un eventuale intervento chirurgico.

Un'ultima domanda: terminata la fase acuta, con il parziale riassorbimento e una volta smiammate, le emmorroidi torneranno parzialmente nella loro sede originaria oppure rimarranno comunque all'esterno?
solamente un intervento chirurgico potrebbe rimetterle al loro posto?

Grazie ancora e buon lavoro



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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Questo è poco prevedibile e andra' valutato risolta la fase acuta
Prego
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Fermo restando quanto ha scritto giustamente il Collega, azzarderei un'ipotesi basandomi sui dati che lei ci ha fornito.
La definizione di emorroidi di IV grado presuppone che le stesse non hanno piu' la possibilita' di rientrare nel canale anale. Una volta risolta la fase acuta della trombosi, i casi rimarranno quindi sostanzialmente due: o la diagnosi non e' stata riportata correttamente, oppure l'intervento chirurgico sara' l'unica strada per risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentili Dottori,
volevo aggiornarvi sul decorso della mia patologia.

Un paio di giorni dopo l'asportazione del coagulo dal gavicciolo emorroidario, provando ancora fortissimo dolore mi sono ripresentata dal proctologo che mi aveva praticato l'incisione il quale ha (finalmente) optato per il ricovero ospedaliero.

Le mie condizioni erano veramente pessime, provavo fortissimo dolore che persisteva nonostante gli antidolorifici e non riuscivo a dormire.
Sono rimasta ricoverata in chirurgia per 8 giorni durante i quali lo staff medico ha provveduto al tentativo di sfiammare le emorroidi con diversi medicinali e riduzione manuale delle stesse, purtroppo con scarso successo.
Su consiglio del chirurgo ho quindi optato per una prolassectomia rettale con Stapler sec. Longo.
L'operazione sembra andata a buon fine. Sono stata dimessa qualche giorno fa e sto effettuando la convalescenza presso la mia abitazione.
Non provo più alcun dolore dovuto alle emorroidi che sono tutte completamente rientrate.
Unici aspetti che ho notato è che, dopo l'operazione, le evacuazioni sono decisamente più frequenti (fino a 3 volte al giorno) e che, soprattutto dopo i pasti principali, soffro di forte meteorismo. E' normale? Si regolarizzerà la situazione?

Quindi, finora l'operazione sembra ben riuscita. Il problema è un'altro: provo ancora fortissimi dolori, dovuti al taglio che mi era stato effettuato in sede anale qualche giorno prima del ricovero per esportare il coagulo trombizzato.
E' un dolore insopportabile che mi snerva e mi rende la vita impossibile ormai da 10 giorni. Ovviamente si accentua in seguito all'evacuazione (estendendosi alla natica e a parte della schiena).

Durante l'operazione il chirurgo ha provveduto ad un'ulteriore coagulazione del taglio per aiutarlo a cicatrizzarsi meglio (siccome sanguinava tantissimo). Non mi è stato rimosso l'edema che è ancora lì, in attesa che si restringa e, forse, rientri spontaneamente. Ho preferito tenerlo lì piuttosto che rimuoverlo ed avere in sede anale un ulteriore taglio altrettando doloroso come il primo. E non me ne pento.

Continuo ad applicare diverse creme cicatrizzanti e anestetizzanti che unisco ad antidolorifici per sopportare meglio il dolore durante la giornata.
Mi è stato detto di portare pazienza e che quel taglio pian piano andrà chiudendosi e il dolore a diminuire, ma credetemi sono veramente al limite della sopportazione fisica del dolore.

C'è qualcosa che posso fare? Quanto tempo occorre ancora alla cicatrizzazione? Guarirò mai completamente?

grazie mille della vs disponibilità.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Ottimo, mi sembra sulla buon strada.
Credo che ora possa assumere analgesici al bisogno e mantenere un alvo regolare.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
un rapido aggiornamento sulla mia situazione.
Il periodo di fase acuta post operazione è passato..ci sono voluti 20 gg affinchè l'edema esterno cominciasse a riassorbirsi e quindi il terribile dolore che mi ha afflitta per 2 mesi a diminuire.

L'edema si è notevolmente rimpicciolito e a parte un leggero prurito o bruciore, al momento non mi provoca particolari fastidi.

Nella prima visita post operatoria mi era stato diagnosticato un aumento del tono rettale che ho quasi risolto utilizzando 1/2 volte per 2/5 minuti al giorno (a seconda del dolore= DILATAN nelle prime due misure.

Il chirurgo che mi ha operata sostiene che posso finalmente tornare alla mia vita normale e che l'operazione è ben riuscita.

Ciò nonostante presento ancora qualche disturbo a livello intestinale che non riesco a risolvere e che persiste ormai da due settimane.
Il chirurgo sostiene che non è imputabile all'operazione, ma all'assunzione di antibiotici (in seguito ad una cistite) e ad un abbassamento delle difese immunitarie.

Ultimamente ho un'attività intestinale abbastanza irregolare: in media vado in bagno 2/3 volte al giorno (alcuni giorni anche 4). Ogni evacuazione è preceduta da spasmi medio/forti a livello intestinale.
La consistenza delle feci è morbida siccome da quando mi sono operata faccio largo uso di verdure ed alimenti con scorie, oltre a bere almeno 2 lt di acqua al giorno.
Ho avuto anche qualche episodio di diarrea.
Non so se a causa dello sforzo o delle eccessive evacuazioni ho delle perdite di sangue di colore rosso vivo. Il chirurgo mi ha detto che può essere normale ma che non il tempo devono necessariamente diminuire.
Da qualche giorno sento un forte bruciore e fastidio all'interno dell'ano, dovuto alle eccessive evacuazioni che credo mi abbiano irritato la zona rettale.

Al momento sto assumendo 2 bustine di Venoruton al giorno prima dei pasti, 1 bustina di Enterolactis e 1 compressa di Vitamina C per rafforzare le difese immunitarie.

A livello intestinale sono sempre stata regolare con 1, al max 2 evacuazioni al giorno. Sono molto preoccupata. E' normale che mi succeda tutto questo? A causa delle frequenti evacuazioni potrebbe ripresentarsi il prolasso o le emorroidi?
C'è qualche esame specifico che posso fare per capire se posso essere affetta da qualche batterio o virus che mi provoca questa irregolarità intestinale e finalmente risolvere questa situazione?

Sempre grazie dei vs preziosi consigli.





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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Bene, sembra tutto nella norma. I sintomi intestinali potrebbero in effetti essere associati ad una sindrome dell' intestino irritabile e l' ipotesi del collega che la segue appare verosimile.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
sono a riscrivervi perchè da circa una settimana ho ricominciato ad avere dolori in sede anale. Il residuo esterno che non era stato possibile rimuovere durante l'operazione chirurgica, si è tornato ad infiammare e con esso sono ricominciati i dolori e il bruciore.
Ho ricominciato ad assumere daflon 500mg 2 volte al giorno + analgesici nel caso di eccessivo dolore. Ieri ho avuto anche qualche perdita di sangue.
Il dolore si è acutizzato in concomitanza con l'arrivo delle mestruazioni. Sono esaperata, non sono passati nemmeno 3 mesi dall'operazione e sebbene non ci sia più traccia di prolasso, quel residuo esterno continua a farmi impazzire dal dolore.Che senso ha avuto operarmi se le mie condizioni continuano ad essere così instabili??
Cosa devo fare? Ho solo 29 anni ed è da agosto che sto male. Non ce la faccio più sono disperata.
[#11]
Utente
Utente
Dimenticavo di chiedere un ulteriore parere riguardo la pillola anticoncezionale. Dovrei cominciarne l'assunzione a breve con lo scopo di regolarizzare un ciclo troppo ballerino.
Con i problemi legati alle emorroidi che ho avuto in passato e che, come si legge sopra, non ho ancora completamente risolto, c'è qualche controindicazione? Non vorrei peggiorare il problema.
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
A parte la pillola, credo che una visita di controllo proctologica potrebbe essere utile per risolvere il problema residuo.
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