Proctite attinica dopo rt
PROCTITE ATTINICA
Chiedo un Vs. parere in merito a quanto sta capitando a mio padre di 84 anni.
In seguito a diagnosi di carcinoma prostatico è stato sottoposto a cicli di radioterapia dal 12/10/2007 al 5/12/2007 con dosaggio pari a DT 72 Gy DF 200 cGy
Nel mese di aprile 2009 sono iniziati sporadici episodi di retrorragia che sono diventati più frequenti a partire dalla successiva estate 2009. Il medico di base, curante, ha richiesto una indagine attraverso colonscopia (25/11/2009) che ha messo in evidenza una situazione di proctite attinica.
In seguito a controllo presso la struttura in cui è stata eseguita la radioterapia è stato prescritto l’uso di Topster supposte per un mese.
Il sanguinamento non è mai cessato presentandosi in maniera periodica, ma non quotidiana ed è stata eseguita una rettoscopia con trattamento APC (4/5/2010). La terapia con supposte Topster è continuata sino alla seconda rettoscopia (4/6/2010) con biopsia ed esame istologico che ha dato esito negativo per cellule cancerogene evidenziando un tessuto infiammato nella parte più immediatamente vicina all’orifizio anale.
Poiché le perdite di sangue sono continuate aumentando per frequenza e intensità, il medico curante ha prescritto clisteri di Proctasacol (utilizzati per 30 giorni nel corso dell’estate) in associazione con Topster supposte.
Allo stato attuale non ci sono miglioramenti e le perdite di sangue sono talvolta quotidiane, ultimamente 7 volte in 20 giorni. In questo periodo sta continuando la terapia con Topster supposte 3 mg, ormai iniziata da più di un anno.
A questo punto chiedo:
-è possibile che sia intervenuta una assuefazione al suddetto farmaco e principio attivo?
-Sarebbe opportuno cambiare medicinale con la speranza di arrivare a qualche risultato positivo?
-È necessario seguire una dieta particolare? Faccio presente che sono già state eliminate le spezie, i cibi piccanti in generale, il cioccolato
-È possibile arrivare ad una remissione del problema?
-Cosa consigliate di fare tenendo in conto che mio padre è al momento molto abbattuto perchè non vede miglioramenti e via d'uscita
Resto in attesa di risposta e ringrazio sin d'ora per l'attenzione concessami
Cordiali saluti
Chiedo un Vs. parere in merito a quanto sta capitando a mio padre di 84 anni.
In seguito a diagnosi di carcinoma prostatico è stato sottoposto a cicli di radioterapia dal 12/10/2007 al 5/12/2007 con dosaggio pari a DT 72 Gy DF 200 cGy
Nel mese di aprile 2009 sono iniziati sporadici episodi di retrorragia che sono diventati più frequenti a partire dalla successiva estate 2009. Il medico di base, curante, ha richiesto una indagine attraverso colonscopia (25/11/2009) che ha messo in evidenza una situazione di proctite attinica.
In seguito a controllo presso la struttura in cui è stata eseguita la radioterapia è stato prescritto l’uso di Topster supposte per un mese.
Il sanguinamento non è mai cessato presentandosi in maniera periodica, ma non quotidiana ed è stata eseguita una rettoscopia con trattamento APC (4/5/2010). La terapia con supposte Topster è continuata sino alla seconda rettoscopia (4/6/2010) con biopsia ed esame istologico che ha dato esito negativo per cellule cancerogene evidenziando un tessuto infiammato nella parte più immediatamente vicina all’orifizio anale.
Poiché le perdite di sangue sono continuate aumentando per frequenza e intensità, il medico curante ha prescritto clisteri di Proctasacol (utilizzati per 30 giorni nel corso dell’estate) in associazione con Topster supposte.
Allo stato attuale non ci sono miglioramenti e le perdite di sangue sono talvolta quotidiane, ultimamente 7 volte in 20 giorni. In questo periodo sta continuando la terapia con Topster supposte 3 mg, ormai iniziata da più di un anno.
A questo punto chiedo:
-è possibile che sia intervenuta una assuefazione al suddetto farmaco e principio attivo?
-Sarebbe opportuno cambiare medicinale con la speranza di arrivare a qualche risultato positivo?
-È necessario seguire una dieta particolare? Faccio presente che sono già state eliminate le spezie, i cibi piccanti in generale, il cioccolato
-È possibile arrivare ad una remissione del problema?
-Cosa consigliate di fare tenendo in conto che mio padre è al momento molto abbattuto perchè non vede miglioramenti e via d'uscita
Resto in attesa di risposta e ringrazio sin d'ora per l'attenzione concessami
Cordiali saluti
[#1]
A volte è possibile risolvere il problema con dei prodotti topici utilizzato localmente applicati per via transanale. Un centro di endoscopia è la struttura alla quale rivolgersi. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore,
grazie infinite per la risposta e per la sua celerità. Vorrei sapere se ha qualche farmaco da consigliare in modo particolare e se per applicazione topica, applicata per via transanale, lei intende un medicamento che debba essere applicato in un centro di endoscopia o a casa. In ogni caso dovrebbe essere un prodotto diverso dal Topster finora usato o dalla mesalazina, pure già utilizzata? Ritiene che le perdite di sangue possano terminare o mio padre dovrà abituarsi a convivere con questo problema?
Grazie ancora e buon lavoro
grazie infinite per la risposta e per la sua celerità. Vorrei sapere se ha qualche farmaco da consigliare in modo particolare e se per applicazione topica, applicata per via transanale, lei intende un medicamento che debba essere applicato in un centro di endoscopia o a casa. In ogni caso dovrebbe essere un prodotto diverso dal Topster finora usato o dalla mesalazina, pure già utilizzata? Ritiene che le perdite di sangue possano terminare o mio padre dovrà abituarsi a convivere con questo problema?
Grazie ancora e buon lavoro
[#3]
Nei casi resistenti alla terapia correttamente indicata si possono utilizzare terapie topiche differenti da eseguire presso il servizio di endoscopia da parte del medico.L' evoluzione andrà valutata personalmente. Auguri!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 21/10/2010.
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