Fistola, ascesso, recidiva

Buongiorno dottori, avrei bisogno di un Vostro parere....ho 35 anni, il 12 ottobre sono stata operata di "fistulotomia, drenaggio di ascesso della fossa pelvi-rettale". Inizialmente mi era stato posto uno zaffo, rimosso dopo 2 giorni con evacuazione di abbondante pus. Terapia antibiotica per 5 giorni. A due settimane dall'intervento, in data 26, sono stata operata d'urgenza per enorme ascesso perianale, drenato tramite incisione a due cm dall'ano, anche in questo caso antibiotici per 5 giorni. Il problema è questo...la ferita non si richiude, continua a drenare pus ed ora anche feci. Il pus è qualche giorno che fuoriesce nuovamente anche dall'ano. All'ultima medicazione, il medico ha ipotizzato la formazione di un nuovo tramite fistoloso. Mi farà eseguire una ecografia endorettale e poi pensava eventualmente al posizionamento del "setone". Tra l'altro, il medico è reticente al farmi riprendere gli antibiotici. Non so più che pensare... Mi potreste dare un parere? é un decorso, una complicanza "normale"?? o sarà il caso che mi rivolga ad un altro medico per un altro parere? Vi ringrazio..
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Una complicanza non dovrebbe potersi definire "normale", casomai "prevedibile" in alcuni casi. Ovvio che si spera sempre di non averne, ma purtroppo a volte capita. Credo che il Chirurgo che la sta seguendo abbia capito perfettamente come stanno le cose e stia gia' pensando alle eventuali contromisure, per cui non mi sembra necessario, a mio avviso, rivolgersi altrove.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta...in effetti "normale" non è il termine corretto per definire una complicanza, solo che sono perplessa, in quanto il medico continua a dirmi che "va bene così, non ti preoccupare", ma sta di fatto che da un mese io sono impossibilitata anche a lavorare...della terapia antibiotica che ne pensa?? sarebbe il caso di ripeterla?? consideri ke ho qualche decimo di febbre, e avverto una sintomatologia simile a quella che avevo quando fui ri-operata per l'ascesso, ovvero zona calda, arrossata, dolente....grazie, e mi scuso se son così prolissa.....
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Si', ma la fase ascessuale e' diversa, perche' il pus non riesce ad uscire. Ora che c'e' una fistolizzazione il drenaggio della cavita' avviene naturalmente e da questo punto di vista cio' e' positivo: forse per questo e' stato ritenuto superfluo l'utilizzo degli antibiotici. Fermo restando, ovviamente, che ora andra' risolta la fistola.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera, aggiorno la mia situazione...dall'ecografia risulta nuovamente la formazione di raccolta ascessuata esterna allo sfintere esterno e di tramite fistoloso (tra la ferita dell'incisione del precedente ascesso e il canale anale); ovviamente dalla ferita continua a drenare sia pus che feci. Nelle ultime settimane, ho avuto ripetuti episodi di diarrea mal controllata anche con il dissenten e negli ultimi giorni poi, ho una abbondante produzione di muco striato di sangue. Sono stata a visita presso un centro proctologico, il medico come prevedibile mi ha confermato che c'è da reintervenire chirurgicamente e mi ha consigliato l'esecuzione di colonscopia per escludere malattie infiammatorie a carico dell'intestino...ora, sperando non si tratti di crohn o rettocolite, da cosa potrebbe dipendere questo "subbuglio" intestinale?? comincio a pensare sia psicosomatico...... :-((
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Potrebbe trattarsi di una banale influenza gastrointestinale cosi' come di una malattia infiammatoria cronica come quelle da lei citate; ma e' proprio per rispondere a questa domanda che sara' necessaria la colonscopia.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve Dottore, scusi se nuovamente le pongo un quesito per chiarirmi un pò le idee...ho eseguito la colonscopia e secondo il medico endoscopista la "condizione" della mucosa di retto e sigma è compatibile con un morbo di crohn, ma ovviamente sono in attesa dell'esame istologico per la conferma...considerando che comunque prima della fistulotomia di ottobre nn avevo eseguito esame endoscopico e non avevo neppure una sintomatologia che potesse far supporre ad un crohn, le chiedo....può essersi manifestato nelle ultime settimane come risposta allo "stress" postoperatorio?? perchè mi sembra strano che nè durante le visite preoperatorie, nè in fase operatoria (ricordo due interventi) il chirurgo abbia mai avuto il sospetto guardando la mucosa.....che ne pensa lei?? grazie....
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Casomai invece e' vero il contrario, visto che il morbo di Crohn annovera tra le complicanze proprio le fistole. Ma a quali interventi si riferisce quando dice che il Chirurgo avrebbe dovuto accorgersi?
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve Dottore, mi scuso se non riesco ad essere chiara, ma ho una serie di dubbi che non trovano risposta né dal mio chirurgo, né dal mio medico curante…provo a farLe un riassunto…35 anni, nessun sintomo tipico per crohn, ad agosto comparsa di ascesso e fistola perianale, operata una prima volta per fistulotomia con drenaggio dell’ascesso, dopo 15 giorni operata per nuovo ascesso. A distanza dal secondo intervento, la ferita (a due cm dall’ano) non si rimargina, anzi ricomincia a drenare pus e feci; esecuzione di eco endoanale che conferma la riformazione dell’ascesso e di un tramite fistoloso fra la ferita ed il retto; il chirurgo non sa darmi spiegazione; eseguo visita presso centro proctologico, col solo uso dell’anoscopio il proctologo nota la mucosa fortemente infiammata e mi consiglia colonscopia; l’endoscopista conferma l’infiammazione e la presenza di erosioni aftoidi a livello di retto e sigma ed esegue biopsie, son sempre in attesa dell’istologico. Ora,premettendo che non sto criticando l'operato del mio chirurgo, il dubbio che vorrei togliermi è questo...durante i primi due interventi, presumo che sia stato usato un rettoscopio o un dilatatore, non so, ma ad ogni modo sia stata "visionata" la mucosa, così come nelle visite preoperatorie…se c’è un crohn di base, non doveva notarsi la mucosa infiammata così come l’ha subito notata il proctologo?? cioè...è questione di "bravura" o l'infiammazione della mucosa si è manifestata in seguito allo stress postoperatorio?? e poi un'altra domanda, anche se ormai superflua....vista l'età (35 anni) e la comparsa della fistola e dell'ascesso senza un motivo apparente, sarebbe stato più corretto fare a priori una colon con esame istologico proprio per avere una diagnosi preoperatoria?? Spero di essere stata un po’ più chiara…la ringrazio se vorrà rispondermi…
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il morbo di Crohn e' caratterizzato da lesioni spesso non continue e per tale motivo in passato era conosciuto anche con il nome di "ileite segmentaria": non trovare lesioni in una piccola porzione del canale anale e' quindi un riscontro normale anche per chi fosse affetto da questa patologia. Comunque nemmeno io ho intenzione di criticare l'operato di nessuno: affermare a posteriori che sarebbe stato meglio fare prima una colonscopia con biopsia e' una risposta fin troppo scontata, ma se ragioniamo con gli elementi che avevano a disposizione i Colleghi al momento del primo intervento credo che non arriveremmo a conclusioni altrettanto scontate.
Cordiali saluti