Ritardo cicatrizzazione post intervento
Buongiorno. Sono un plurioperato per patologie anali. Dopo la mia ultima operazione per l'asportazione di un ascesso e di una fistola (fistulotomia) la ferita non riesce a cicatrizzare (sono passati 3 mesi). All'ultimo controllo (10 giorni fa) il chirurgo ha notato un miglioramento della cicatrizzazione (ha detto che resta una ferita di 2x2 mm ancora aperta e mi ha detto di continuare con Antrolin e fibre per ammorbidire. Purtoppo però successivamente ho notato un peggioramento con ritorno del sanguinamento. Nel frattempo ho effettuato una curva glicemica (ho familiarità per il diabete) e il dosaggio degli ormoni GH e IGF1 ma tutto è risultato nella norma.
Al controllo ho effettuato anche un'ecografia endoanale a sonda rotante in cui si evidenziano una interruzione dello sfintere nel punto in cui sono stati asportati l'ascesso e la fistola, un sospetto ipertono dello stesso (spessore inferiore a 2 mm) e l'assenza di sepsi recidivante.
Ora vorrei chiedere se con questo quadro è possibile intervenire con una plastica anale o con una cauterizzazione della ferita oppure sarebbe meglio prima indagare ulteriormente l'ipertono con una manometria ed eventuali problemi funzionali con una defecografia.
Inoltre, il ritorno del sanguinamento potrebbe essere legato ad un effetto collaterale dell'Antrolin che uso ormai da oltre un mese?
Vorrei aggiungere che soffro anche di disturbi urinari (bruciori alla prostata) e le analisi delle urine hanno evidenziato all'esame microscopico "rare emazie, 2-3 leucociti e lo sviluppo di flora microbica". Alla ripetizione dell'esame con urinocultura è scomparso quasi tutto tranne i 2-3 leucociti e ossalati di calcio. La VES è a 24.
Ringrazio anticipatamente per le risposte e invio cordiali saluti.
Al controllo ho effettuato anche un'ecografia endoanale a sonda rotante in cui si evidenziano una interruzione dello sfintere nel punto in cui sono stati asportati l'ascesso e la fistola, un sospetto ipertono dello stesso (spessore inferiore a 2 mm) e l'assenza di sepsi recidivante.
Ora vorrei chiedere se con questo quadro è possibile intervenire con una plastica anale o con una cauterizzazione della ferita oppure sarebbe meglio prima indagare ulteriormente l'ipertono con una manometria ed eventuali problemi funzionali con una defecografia.
Inoltre, il ritorno del sanguinamento potrebbe essere legato ad un effetto collaterale dell'Antrolin che uso ormai da oltre un mese?
Vorrei aggiungere che soffro anche di disturbi urinari (bruciori alla prostata) e le analisi delle urine hanno evidenziato all'esame microscopico "rare emazie, 2-3 leucociti e lo sviluppo di flora microbica". Alla ripetizione dell'esame con urinocultura è scomparso quasi tutto tranne i 2-3 leucociti e ossalati di calcio. La VES è a 24.
Ringrazio anticipatamente per le risposte e invio cordiali saluti.
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Gentile Utente
La sua situazione, clinica e locale, richiede una visita diretta per poter osservare le caratteristiche di questa ferita e per chiarire quali sono i motivi della ritardata cicatrizzazione.
Le informazioni che ci ha fornito l'ecografia endoanale non sono sufficienti.
Ulteriori esami strumentali potrebbero essere ultili, ma non prima di una visita diretta.
La sua situazione, clinica e locale, richiede una visita diretta per poter osservare le caratteristiche di questa ferita e per chiarire quali sono i motivi della ritardata cicatrizzazione.
Le informazioni che ci ha fornito l'ecografia endoanale non sono sufficienti.
Ulteriori esami strumentali potrebbero essere ultili, ma non prima di una visita diretta.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 18/02/2011.
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