Marisca: gonfiore o trombosi?

Buongiorno

Una domanda semplice: puo' una marisca (che si e' creata a seguito di una trombosi diversi anni fa e spontaneamente regredita) ripresentarsi nuovamente, cioe' riavere una trombosi?

Mi spiego: diverse volte, ma soprattutto oggi, temo di risentire, all'interno della mia marisca, un gonfiore talmente potente, che mi ricorda gli stessi sintomi di quando ho avuto, anni fà, quel caso di trombosi.
Non riesco neppure a stare seduto.

E' possibile che si ripresenti il coagulo all'interno della stessa marisca?
Cosa devo fare? una legatura elastica per toglierla? oppure fare inciderla al pronto soccorso per togliere il coagulo?

Vi ringrazierei se poteste darmi tutte le informazioni del caso.
Grazie
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Probabilmente si tratta di un gavocciolo emorroidario. Una visita proctologica è il modo migliore per togliersi i dubbi. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Tuttavia, vorrei precisare una cosa: sono già stato operato di emorroidi (metodo THD) e il mio medico mi aveva riferito che da quel lato ero a posto.

Mi ha specificato che quella sporgenza (la stessa che ora sento gonfia) era una marisca. Per questo chiedevo se e' normale che sento gonfiarsi dentro a questa marisca.

Da quando ho avuto il caso di trombosi e' sempre presente lì (non si muove, nè ritira dentro) e ogni tanto sento gonfiarsi. Su quello il medico era sicuro che era una marisca.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Potrebbe essere una recidiva o un gavocciolo residuo.
[#4]
Utente
Utente
in questo caso come dovrei comportarmi, secondo Lei. non sò + che fare. Dopo decine di visite, un'operazione e un medico che continua a dirmi che non è niente, io oggi sono davvero preoccupato. E' il caso che non dia + retta al mio medico e voli al pronto soccorso? cosa potrebbero farmi?

Secondo Lei e' il caso che faccia qualcosa chirurgicamente (escissione del coagulo)oppure lasciare tutto così?
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Si affidi a un proctologo competente.
[#6]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
In occasione di una correzione del prolasso emorroidario con THD o con la Longo è sempre necessario, quando è presente, trattare la componente esterna(marische, fibrosi cutanea)perchè queste possono in seguito dare dei fastidi.
Probabilmente nel suo caso è stata sottovalutata, in concomitanza dell'intervento THD, questa alterazione che oggi è responsabile della sintomatologia riferita.
Attualmenete, se la sintomatologia le crea notevoli disturbi o disagi, la soluzione è solo chirurgica.
La correzione può essere eseguita ambulatorialmente in anestesia locale.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#7]
Utente
Utente
La ringrazio dt. D'Oriano.
Solo una cosa vorrei chiederle a proposito di un'eventuale escissione della marisca: la ferita rimane aperta o viene chiusa con dei punti di sutura? la mia + grande paura è il rischio di un ascesso

La ringrazio
[#8]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
In genere viene lasciata aperta. Prego
[#9]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
In genere viene lasciata aperta, come le ha scitto il collega Favara, questo per evitare stenosi cicatriziali, ma dipende anche dalla situazione locale, nulla vieta , quando esistono condizioni favorevoli, di "chiudere" la ferita per ridurre i tempi di guarigione.
Il rischio di ascesso, in entrambe i casi, è minimo.