Lesione sfinteri

Gentili dottori,
come vedete dalla mia vecchia richiesta di consulto dopo il parto (4 anni fa) ho iniziato a soffrire leggermente di incontinenza fecale, andata poi migliorando e peggiorando a seconda del periodo. In questi mesi ho un po' abbandonato il problema perchè avevo in ballo un trasferimento all'estero. Fatto questo, mi sono recata da un ginecologo esperto in incontinenza che ha evidenziato un'incontinenza urinaria da sforzo e mi ha spedito sia a fare ginnastica perineale, che ho iniziato già, sia da un colonproctologo. Questi ha effettuato visita anale con anoscopio, manometria e ecografia. Non ho i referti con me perchè qui i medici in svizzera non consegnano i referti ma li mandano direttamente al medico che ti ha mandato da loro. cerco di dirvi pero' quello che ho capito io (considerando che non parlava italiano e per quanto si sappia bene un'altra lingua non ci si capisce mai perfettamente di cosa si parla quando si tratta di questioni mediche) per avere un vostro consiglio.
A quanto pare, a causa dell'episiotomia, c'è un danno abbastanza sostanzioso allo sfintere, che a suo avviso date le dimensioni dovrebbe darmi piu' problemi di quelli che effettivamente io riporto. Oltretutto ha evidenziato un prolasso iniziale. La pressione anale non è comunque malaccio (ha parlato di un 4.7, possibile?), secondo lui perchè sono ancora giovane, ma potrebbe peggiorare. Per ora mi ha prescritto imodium (2.5 ml al giorno per tre mesi), continuare la ginnastica perineale e fare delle sedute di bio-feedback. Considerando che ora si va in vacanza se ne riparlerà a settembre.
Mi ha anche parlato (ma qui non ho capito bene) della possibilità di fare una specie di pace-maker, non adesso comunque, ma piu' in là. Forse ho capito io male? Di cosa si tratta? E in generale, che ne pensate? Davvero queste sedute di biofeedback possono essere risolutive?
Tra l'altro, sia lui che il ginecologo mi hanno consigliato, in caso di secodno parto, un parto cesareo.Concordate anche voi?
Sono molto demoralizzata, per quanto so che non si tratti di un problema gravissimo pero' insomma, possibile che davvero non si possa fare nulla per evitare questi problemi alle donne che partoriscono?

[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Probabilmente si riferiva alla neuromodulazione sacrale e sul cesareo in linea di massima concordo. Il biofeedback puo' aiutare.La risposta agli altri quesiti presuppone una visita. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Gentile dottore,
ho ricevuto oggi la lettera con il referto.
in effetti menziona proprio questa neuromodulazione sacrale. posso sapere di cosa si tratta precisamente? ho cercato qualcosa on line ma non ho capito molto.
i dati della manometria sono questi:

Resting:
max sphincter pressure (rectal ref) -4.7 mmHg
mean sphincter pressure (rectal ref)) -7.6 mmHg
max sphincter pressure (abs. ref.) 62.1 mmHg
mean sphincter pressure (abs ref.) 59.2 mmHg
lenght of HPZ 0.0 cm (qui ha annotato anche a penna 0.5!)
lenght verge to center 0.o cm

squeeze
max sphincter pressure (rectal ref) 24.6 mmHg
max sphincter pressure (abs. ref.) 93.3 mmHG
duration of sustained squeeze 13.4 s.

bear down (attempted defecation)
residual anal pressure (abs ref.) 57.2 mmHg
percent anal relaxation -2%
intrarectal pressure 84.7 mmHg
rectoanal pressure differential 27.5 mmHg

baloon inflation
RAIR: present
first sensation N/A
urge to defecate N/A
discomfort N/A
minumum rectal compliance 0.06 cc/mmHg
maximum rectal compliance 0.06 cc/mmHg

poi da quel che capisco pare esserci anche un prolasso intraanale in caso di pressione forte.
crede sia il caso ora che torno in ITalia di far vedere questi dati anche a un proctologo italiano, per avere un altro parere?
non che non mi fidi di questo, anzi, ma proprio per un fatto di comprensione reciproca!
grazie mille


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