Prolasso rettale

buongiorno
Referto di Perineografia:
...piccolo rettocele per protrusione della parete anteriore del retto che tende ad orizzontalizzare il setto retto-vaginale. E' contemporaneo grosso slaminamento mucoso della parete rettale soprattutto posteriore, con grosse pliche pennate che, scivolando verso il basso, riducono nettamente il calibro del canale anale...
Intervento chirurgico facoltativo per problema con cui ho imparato a convivere (pressione per svuotamento).
Domando: quali i rischi connessi all'intervento? cosa può succedermi lasciando le cose così come sono?
Grazie
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Signora,
tutti gli interventi chirurgici sono gravati da rischi e questi vanno ben valutati nel momento in cui il chirurgo pone indicazione ad un intervento. Dall'esame eseguito, anche se riportato non completo, è possibile dedurre che la sua stipsi espulsiva possa essere determinata da una incompetenza del pavimento pelvico. E' possibile che una attenta valutazione clinica possa porre l'indicazione preliminare ad una riabilitazione del pavimento pelvico che potrebbe risolvere il problema della stipsi e dei sintomi associati e concomitanti.
Cari saluti
Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
www.ildononegato.com

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Utente
Utente
Egregio Dottore, grazie per aver riscontrato la mia richiesta con tanta prontezza.
Mi permetto di integrare quanto in precedenza delineato.
Ho fatto la manometria rettale che ha prodotto la seguente conclusione: "ipertono anale di gdo medio/elevato, note di iposensibilità soggettiva ampollare di base".
Ho fatto il clisma opaco a doppio contrasto con il seguente risultato: "Colon tortuoso specie a livello del sigma e della flessura dx che descrive un'ampia voluta diretta mediamente. Il viscere è complessivamente piuttosto allungato. Il fondo cecale, in particolare, è completamente affondato nello scavo pelvico, ma sufficientemente mobile. Alcune formazioni diverticolari sui profili del sigma che presenta spasmi subentranti. Non sono dimostrabili segni di altre lesioni organiche intrinseche. Iniziale opacizzazione reflua dell'ultima ansa ileale".
Il Chirurgo che ha visto tutta la documentazione suggerisce l'intervento di correzione del prolasso per via trans anale (s.t.a.r.r.).
Grazie ancora per l'attenzione e la sensibilità dimostratemi.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
Già dalla descrizione della perinografia, fatta nel suo iniziale intervento, ero convinto sulla necessità di un intervento chirurgico per risolvere il suo problema.Quindi concordo con il collega(che ha visto tutta la documentazione)sulla utilità di una STARR per risolvere la sua patologia.Tale intervento, eseguito in mani esperte, sia con PPHO1 o con Transtar Contur(stapler per una resezione regolata del prolasso rettale)ha dato ottimi risultati,confermati in base all'evidenza, in tutto il mondo.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Condivido l' opinione del Dottor D' Oriano, anche nella mia esperienza gli interventi descritti permettono di ottenere ottimi risultati e risolvono la sintomatologia, mi permetto solo di aggiungere, rispondendo specificamente ai suoi quesiti, che si tratta di interventi chirurgici complessi che, in tutte le casistiche e nella esperienza di tutti i chirurghi con grande esperienza e competenza, presentano potenziali rischi e complicanze, caratteristica comune a qualsiasi intervento chirurgico per qualsiasi patologia. Nello specifico, possono verificarsi emorragie postoperatorie tali da richiedere a volte una revisione chirurgica,problemi settici, dolore postoperatorio non previsto e difficilmente controllabile ed infine un risultato funzionale non sempre ottimale.Per fortuna l' incidenza di queste e altre complicanze è molto bassa ma ritengo indispensabile informare correttamente e completamente il paziente prima che venga sottoposto all' eventuale intervento chirurgico per una patologia che, per quanti invalidante, è sempre per fortuna di natura benigna. 'lasciando le cose come sono' come lei dice, è prevedibile che i sintomi che ha persistano e possibilmente nel tempo aumentino di intensita'.Detto questo, le consiglio di affidarsi al collega che la segue e di seguire le sue indicazioni. Auguri.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie ai medici che mi hanno dato indicazioni consapevoli e disinteressate che mi sono senz'altro utili.