Post intervento ragade anale
Tre mesi fa mi sono sottoposta a sfinterotomia ed anoplastica per la rimozione di una ragade cronica recidiva.
Inizialmente la ferita chirurgica ha avuto un decorso anche più favorevole della media, a dire del chirurgo, con mantenimento dei punti per settimane.
Tuttavia ad oggi si è rimarginata interamente solo la parte interna.
La parte di ferita più esterna, che riesco a vedere chiaramente, risulta ancora aperta con evidente colore rosso acceso.
È capitato di avere ancora perdite di sangue e soiling.
Ora a distanza di tutto questo tempo chiedo se è normale che la ferita non si sia chiusa e quali possano essere le cause.
Il chirurgo non si spiega il motivo, mi prescrive levorag e dice che nel caso si può fare un laser.
Può essere adeguato?
Inizialmente la ferita chirurgica ha avuto un decorso anche più favorevole della media, a dire del chirurgo, con mantenimento dei punti per settimane.
Tuttavia ad oggi si è rimarginata interamente solo la parte interna.
La parte di ferita più esterna, che riesco a vedere chiaramente, risulta ancora aperta con evidente colore rosso acceso.
È capitato di avere ancora perdite di sangue e soiling.
Ora a distanza di tutto questo tempo chiedo se è normale che la ferita non si sia chiusa e quali possano essere le cause.
Il chirurgo non si spiega il motivo, mi prescrive levorag e dice che nel caso si può fare un laser.
Può essere adeguato?
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Non è normale ma possibile.
Un cedimento rapido o un mancato attecchimento del lembo mucoso/cutaneo
dell'anoplastica potrebbe essere alla base del mancata guarigione della ferita.
A distanza, senza una valutazione diretta della ferita, non ho elementi per poterle indicare quale soluzione adottare in caso di fallimento della terapia medica.
Cordiali saluti.
Un cedimento rapido o un mancato attecchimento del lembo mucoso/cutaneo
dell'anoplastica potrebbe essere alla base del mancata guarigione della ferita.
A distanza, senza una valutazione diretta della ferita, non ho elementi per poterle indicare quale soluzione adottare in caso di fallimento della terapia medica.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 01/07/2022.
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