Ascesso perianale

Buonasera,
Sabato 07/01 sono stata ricoverata per drenaggio di ascesso perianale recidivo.
In sala operatoria mi è stato posizionato uno zaffo all’interno della ferita, che ora devo andare a sostituire in ambulatorio a giorni alterni.

Vorrei chiedere 2 cose:
- ho notato che lo zaffo si stacca dopo un giorno, non so se è a causa della doccia, secondo voi posso stare senza fino alla medicazione successiva (il gg seguente) mettendo una garza per le fuoriuscite di materiale?
E come mai ciò avviene?

- il chirurgo mi ha detto che il mio ascesso non era piccolo e che quindi dovrò fare questo tipo di medicazioni per cercare di evitare una chiusura non corretta della ferita con possibili recidive; considerando che la sostituzione dello zaffo non è la cosa più piacevole del mondo, in genere per quanto tempo si continua prima di lasciar guarire la ferita per seconda intenzione?

Vi ringrazio se potrete aiutarmi e vi auguro una buona serata.


C.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Capita!
Alla prossima medicazione si cercherà di zaffare in maniera da evitare la caduta precoce dello zaffo.
Dipende dalle dimensioni, di solito non si ha una guarigione ma una trasformazione, un ascesso perianale si trasforma in una fistola, questa dovrà essere trattata a tempo debito per evitare una recidiva
dell'accesso.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. D’Oriano,
La ringrazio per la cortese risposta.
Non so quanto grande fosse il mio ascesso, ma sicuramente non era delle dimensioni di un brufolo. Il chirurgo mi ha detto che non c’era comunicazione con l’interno, nonostante diversi tentativi nel cercarla. Lei ritiene che comunque non ci sia modo di scampare ad un altro intervento?
E se posso permettermi un’altra domanda, come mai ad ogni intervento (sono stata in sala operatoria 5 volte) non si trova mai comunicazione? Mi hanno vista medici diversi in strutture diverse, quindi non credo si possa parlare in tutti i casi di errore umano , o per lo meno lo spero. Ho fatto anche delle ecografie endoanali che riportavano la presenza del tramite, ma poi in sede di intervento sparisce tutto. Sembra surreale, ma anche l’ultima volta ero pronta in sala già sotto anestesia, il chirurgo ha fatto visita ed eco pre operatorie al momento e non c’era più nulla. Io non mi spiego questa situazione, ma capisce che è pesante perché non arrivo mai ad una soluzione!
Preciso che sono stata vista da medici chirurghi generali nelle situazioni di urgenza ma anche da rinomati specialisti in coloproctologia delle mie zone per il trattamento della fistola.
La ringrazio.
Cordialmente,

C.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Che dirle?
Non bisogna aspettare il riformarsi
dell' ascesso per intervenire sulla fistola.
Il trattamento va eseguito quando la ferita esterna sembra essere guarita.
A distanza non ho elementi per poter aggiungere altro.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. D’Oriano, mi scuso per il ritardo nel risponderle.
Si, i precedenti interventi erano programmati a seguito della guarigione della ferita del drenaggio dell’ascesso. Ho fatto ecografie endoanali che riportavano la presenza del tramite fistoloso. Il problema è che ogni volta in sala operatoria non c’era la comunicazione con il retto, come se ci fosse una sorta di ostruzione, e non si capisce il perché. E il fatto che non si trovi una soluzione, seppur mi sia rivolta a diversi specialisti, a livello psicologico è pesante.
Ora sto facendo le medicazioni a seguito del drenaggio dell’ultimo ascesso, e un chirurgo mi ha prescritto colonscopia e calprotectina per vedere se c’è qualche malattia a livello intestinale che mi causa tutto ciò. Cosa ne pensa?
Mi rendo conto che a distanza, senza visita e senza documentazione ci siano dei limiti nel fare una valutazione, ma ci tenevo a ringraziarla di cuore per le sue cortesi risposte.
Grazie davvero Dottore, le auguro una buona giornata e speriamo si trovi una soluzione a questo problema.

C.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Mi sembra giusto escludere malattie infiammatorie croniche intestinali.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com