Herpes simplex genitale
Buonasera,
frequento un ragazzo che ho scoperto avere herpes simplex genitale.
Non abbiamo ancora mai avuto rapporti (al massimo lui mi ha toccato con le dita), ma qualora dovessimo averne vorrei chiedere consigli e delucidazioni su come comportarmi per evitare rischi di contagio.
Grazie mille per l'attenzione e a chi risponderà e scusate l'ignoranza.
frequento un ragazzo che ho scoperto avere herpes simplex genitale.
Non abbiamo ancora mai avuto rapporti (al massimo lui mi ha toccato con le dita), ma qualora dovessimo averne vorrei chiedere consigli e delucidazioni su come comportarmi per evitare rischi di contagio.
Grazie mille per l'attenzione e a chi risponderà e scusate l'ignoranza.
Gentile Signora
comprendo perfettamente le Sue esitazioni, e fa bene a informarsi prima di iniziare un’attività sessuale con una persona affetta da herpes genitale. Un'informazione corretta è il primo passo per proteggersi in modo efficace.
Parto anche dal presupposto che la Sua risposta immunitaria sia perfettamente normale, e che Lei non sia attualmente incinta. Se così non fosse, Le consiglio di rivolgersi a un infettivologo.
1) Anzitutto si accerti che la diagnosi di herpes sia stata fatta e confermate da uno specialista.
2) Tenga presente che l’herpes simplex genitale è un’infezione virale molto comune, causata solitamente dal virus HSV-2 (ma in alcuni casi anche da HSV-1, che invece più frequentemente colpisce il volto). Il contagio avviene principalmente tramite contatto diretto con la pelle o le mucose della persona infetta, in particolare durante una fase attiva (cioè quando ci sono lesioni visibili (sono delle bollicine chiamate "vescicole" in dermatologia ma possono presentarsi anche come ulcerazioni), ma è possibile contrarre il virus dal partner anche in assenza di sintomi, per via della cosiddetta "eliminazione virale asintomatica".
Per ridurre il rischio di contagio posso darle queste indicazioni:
Evitare rapporti sessuali durante una recidiva (cioè quando il partner presenta vescicole, ulcerazioni o anche fastidi nella zona genitale).
Usare sempre il preservativo, che riduce in modo significativo, ma non elimina completamente, il rischio di trasmissione.
Considerare la terapia soppressiva: il partner infetto può assumere antivirali quotidianamente (es. aciclovir o valaciclovir), il che riduce il rischio di trasmissione di circa il 50%.
Evitare il contatto diretto con l’area genitale, anche con le mani, durante le recidive.
In caso di contatto con secrezioni genitali, lavare accuratamente le mani, anche se il rischio da questo tipo di contatto è basso.
Tenga presente che in condizioni di forte affaticamento, stress psicofisico etc. del partner sano la trasmissione del virus è più probabile e la manifestazione della malattia può essere più violenta.
La terapia antivirale in via preventiva è indicata solo in situazioni di grave immunosoppressione, es. pazienti in chemioterapia, gravi malattie autoimmuni etc.. su questo potrà aiutarla lo speciaista di Sua fiducia, per potrà anche prescriverle l'antivirale più indicato.
Infine una nota positiva: anche se si dovesse contrarre l’herpes, nella maggior parte dei casi si tratta di un’infezione molto fastidiosa ma gestibile. Le recidive tendono a diminuire nel tempo, e molte persone affette conducono una vita affettiva e sessuale normale.
comprendo perfettamente le Sue esitazioni, e fa bene a informarsi prima di iniziare un’attività sessuale con una persona affetta da herpes genitale. Un'informazione corretta è il primo passo per proteggersi in modo efficace.
Parto anche dal presupposto che la Sua risposta immunitaria sia perfettamente normale, e che Lei non sia attualmente incinta. Se così non fosse, Le consiglio di rivolgersi a un infettivologo.
1) Anzitutto si accerti che la diagnosi di herpes sia stata fatta e confermate da uno specialista.
2) Tenga presente che l’herpes simplex genitale è un’infezione virale molto comune, causata solitamente dal virus HSV-2 (ma in alcuni casi anche da HSV-1, che invece più frequentemente colpisce il volto). Il contagio avviene principalmente tramite contatto diretto con la pelle o le mucose della persona infetta, in particolare durante una fase attiva (cioè quando ci sono lesioni visibili (sono delle bollicine chiamate "vescicole" in dermatologia ma possono presentarsi anche come ulcerazioni), ma è possibile contrarre il virus dal partner anche in assenza di sintomi, per via della cosiddetta "eliminazione virale asintomatica".
Per ridurre il rischio di contagio posso darle queste indicazioni:
Evitare rapporti sessuali durante una recidiva (cioè quando il partner presenta vescicole, ulcerazioni o anche fastidi nella zona genitale).
Usare sempre il preservativo, che riduce in modo significativo, ma non elimina completamente, il rischio di trasmissione.
Considerare la terapia soppressiva: il partner infetto può assumere antivirali quotidianamente (es. aciclovir o valaciclovir), il che riduce il rischio di trasmissione di circa il 50%.
Evitare il contatto diretto con l’area genitale, anche con le mani, durante le recidive.
In caso di contatto con secrezioni genitali, lavare accuratamente le mani, anche se il rischio da questo tipo di contatto è basso.
Tenga presente che in condizioni di forte affaticamento, stress psicofisico etc. del partner sano la trasmissione del virus è più probabile e la manifestazione della malattia può essere più violenta.
La terapia antivirale in via preventiva è indicata solo in situazioni di grave immunosoppressione, es. pazienti in chemioterapia, gravi malattie autoimmuni etc.. su questo potrà aiutarla lo speciaista di Sua fiducia, per potrà anche prescriverle l'antivirale più indicato.
Infine una nota positiva: anche se si dovesse contrarre l’herpes, nella maggior parte dei casi si tratta di un’infezione molto fastidiosa ma gestibile. Le recidive tendono a diminuire nel tempo, e molte persone affette conducono una vita affettiva e sessuale normale.
Prof. Dennis Linder
Utente
Buonasera,
La ringrazio per la risposta e chiedo scusa per il ritardo nella mia.
Premetto che, eccetto rari casi di disattenzione, in tutti i miei rapporti sessuali passati ho sempre utilizzato il preservativo e lo avrei fatto anche con questa persona, ancor prima di sapere del suo herpes genitale.
Da quello che mi ha detto, gli è stato riconosciuto da un dermatologo; si sottopone a cure e il dermatologo gli ha detto eventualmente di portarmi con sé, per spiegarmi.
Ora io non so quando rivedrò questa persona, ma sono un po' titubante per alcuni motivi:
1 - più generale: penso che la certezza non possa essere mai troppa, come dire. O meglio, magari a volte, presi dalla foga, siamo meno attenti, ecco;
2 - questo mese, a causa di un'otite e di una tracheite, ho fatto due cicli di antibiotici, uno a inizio mese e uno ora a fine mese, quest'ultimo anche con cortisone, che terminerò domani...
Per cui se avesse qualche delucidazione, qualche consiglio in più, ne sarei molto grata :)
Cordialmente
La ringrazio per la risposta e chiedo scusa per il ritardo nella mia.
Premetto che, eccetto rari casi di disattenzione, in tutti i miei rapporti sessuali passati ho sempre utilizzato il preservativo e lo avrei fatto anche con questa persona, ancor prima di sapere del suo herpes genitale.
Da quello che mi ha detto, gli è stato riconosciuto da un dermatologo; si sottopone a cure e il dermatologo gli ha detto eventualmente di portarmi con sé, per spiegarmi.
Ora io non so quando rivedrò questa persona, ma sono un po' titubante per alcuni motivi:
1 - più generale: penso che la certezza non possa essere mai troppa, come dire. O meglio, magari a volte, presi dalla foga, siamo meno attenti, ecco;
2 - questo mese, a causa di un'otite e di una tracheite, ho fatto due cicli di antibiotici, uno a inizio mese e uno ora a fine mese, quest'ultimo anche con cortisone, che terminerò domani...
Per cui se avesse qualche delucidazione, qualche consiglio in più, ne sarei molto grata :)
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 491 visite dal 13/07/2025.
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