Balanopostite candidosica

Buongiorno e grazie per il parere che vorrete darmi.

Sono un uomo di 49 anni con una vita regolare. Tre anni fa, a seguito di una forte tonsillite, mi prescrissero un ciclo di antibiotici associato a Bentelan. Dopo poco, al livello del solco balano prepuziale, mi comparve una piccola macchia rossa con un puntino bianco abbastanza dolente. Dopo un paio di settimane andai da un dermatologo che mi diagnosticò un Lichen Scleroso in fase iniziale. Feci per sei mesi una terapia locale con Clobesol e, per un mese, con Protopic. Non avendo benefici ma, un aggravamento, mi rivolsi ad un secondo dermatologo che diagnosticò una balanopostite batterica, prescrivendomi cicli di antibiotici sia per via orale che per applicazione locale. Dopo alcuni mesi, a seguito di uleriore aggravamento, mi rivolsi ad un terzo dermatologo che diagnosticò una balanopostite di Zoon, prescrivendomi cicli di Bentelan per via orale e preparati vari per uso locale. Alla fine, dopo altri mesi di se possibile ulteriore aggravamento, mi rivolsi ad un urologo che, per la prima volta, mi fece fare una serie completa di esami del sangue e tamponi. Al laboratorio analisi ebbero pietà di me dichiarando il mio glande "devastato", ed ora ho in mano un referto che evidenzia una positività alla candida albicans. Oggi mi ritrovo col glande ed il prepuzio in pessime condizioni, bruciore e dolori continui e anche molta frustrazione. A questo punto, dopo tre anni di cortisone ed antibiotici, che speranze ho di curare quella che poi si è dimostrata una banale ma oggi devastante candidosi? Grazie
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Caro signore:

mi faccia capire, lei ha avuto 3 diagnosi diverse?

lichen sclerosus / scleroatrofico

www.lichenscleroatrofico.it

balanopostite / balanite batterica

www.balanopostite.it

balanite plasmacellulare di zoon

https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/955-la-balanite-plasmacellulare-di-zoon-diagnosi-differenziale-e-nuove-prospettive-terapeutiche.html


sono come vede, 3 capitoli della dermatologia e venereologia COMPLETAMENTE dissimili l'uno dall'altro.

La sua speranza non deve risiedere per ora nel reperimento di una terapia giusta ma di una DIAGNOSI DEFINITIVA, la quale può e deve essere reperita senza oblra di dubbio.

Cerchi di scegliere nella sede a lei confacente un esperto specialista dermovenereologo e si faccia guidare verso il raggiungimento di questa diagnosi che non può certo mancare e da cui deriva la terapia adatta al suo caso.

Sospenda dieci giorni prima della visita (almeno) qualsiasi terapia che potrebbe confondere ulteriormente il quadro.

cari saluti


Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Laino,

grazie per la tempestività.. non ho parole :-)

Esatto, tre diagnosi diverse, tutte e tre per così dire "a occhio" senza MAI alcuna analisi, prelievo, tampone, o quant'altro. Quando, più per disperazione che per razionalità, sono andato in ospedale al reparto urologia, chiedendo che mi facessero una biopsia, mi hanno risposto che prima dovevo fare tutte le analisi del sangue del caso e tutti i tamponi del caso, ribadisco mai prescritti prima, sospendendo nel frattempo ogni cura. E sono risultato positivo alla candida. Tenga conto che sono ormai mesi (tanti mesi) che non ho più una vita sessuale di nessun genere. Ecco, non so nemmeno io cosa dirle se non che sono estremamente frustrato.

Le auguro un buon mese di agosto.

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Grazie e mi raccomando allora: faccia tesoro di quanto le ho consigliato e cerchi con serenità e determinazione questa diagnosi che potrà essere reperita se occorre e su scelta del medico (in caso di particolari dubbi) anche con tecniche strumentali (biopsia cutanea ambulatoriale ad esempio)

saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.

Anche a seguito del referto dei tamponi, mi è stata infine diagnosticata una "brutta candidosi". Sto seguendo la cura a base di antimicotici prescrittami dall'urologo e, quantomeno, in questa prima settimana, il quadro ha smesso di peggiorare. Tuttavia, avendo troncato di netto coi cortisonici, dopo oltre due anni di applicazioni quotidiane, sto avendo un problema locale di dolori e ipersensibilità mai avuti prima. Chiedo, è possibile che questa recrudescenza della sintomatologia dolorosa sia dovuta ad una specie di "crisi di astinenza" da cortisone? E se si, che si può fare per alleviare il tutto? Impacchi di acqua e bicarbonato? Non so, qualsiasi consiglio è bene accetto, anche perchè, in questi, giorni il medico che mi ha in cura è in ferie..

Grazie per la risposta che vorrete darmi.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
gentilissimo,

una "brutta candidosi" quindi è una diangosi. Bene.

Per ora dobbiamo limitarci alle indicazioni fatte dal collega, auspicando che questa candidosi - come spesso dico - non celi altre sovrapposizioni, ma anche in tal caso sarebbero poi individuabili e trattabili.

Si esiste la "crisi di astinenza da cortisone" :si chiama "effetto rebound" e può dare in termini generali cose similari a ciò che scrive sebbene da qui sia impossibile incasellare in un ambito specifico.

Purtroppo come può immaginare è impossibile (e anche improduttivo) dare ulteriori consigli specifici sul caso, auspicando che lei i faccia definitivamente seguire - appena possibile - anche dallo specialista elettivo per queste condizioni, quale lo specialista dermatologo venereologo.


Rimanendo a disposizione le auguro cari saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Signori medici, buongiorno.

dopo circa 20 giorni di cura (diflucan capsule + pevaryl localmente) si intravedono miglioramenti nel senso che, le aree del glande che erano molto arrossate ed erose, lo sono meno, e non ho più la necessità ogni due/tre ore di lavarmi a causa dei dolori, per cui riesco a dormire tutta la notte. Nel frattempo ho prenotato una visita da un quarto dermatologo. Tuttavia, al tatto, le parti arrossate (ed erose) del glande continuano ad essere estremamente ipersensibili. Ecco, a vostro parere, è un normale decorso? Quali sono di norma i tempi di recupero della mucosa del glande?

Grazie per la gentile risposta che vorrete darmi.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Laino,

la aggiorno brevemente sulla mia situazione. Per quanto il trattamento candidosico avesse dato buoni risultati, cambiai ancora dermatologo che, finalmente, mi prescrisse una biopsia. Risultato: CARCINOMA SQUAMOSO DEL PENE localizzato sul prepuzio poco prima del solco balano-prepuziale. Quindi la candida era una sovrainfezione.

Sono stato operato da un team di urologi prima a Verona e poi all'Istituto dei tumori di Milano. Il tumore era un g1pt1, micro infiltrazioni dello stroma superficiale 2 mm, invasione angiolinfatica assente, biopsia e studio dei linfonodi sentinella negativo.

Il trattamento chirurgico è consistito in una prima escissione con circoncisione seguito dopo un mese da una mucosectomia del glande mediante laser CO2.

Adesso, dopo tre anni di tribulazioni ed infinite pomate posso dire di star bene. Grazie per il consiglio che, a suo tempo mi diede, cioè di cercare con serenità e determinazione una diagnosi certa.

Cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Caro utente

Quindi i sospetti di "qualcos'altro" erano fondati.

Nella spiacevole notizia del carcinoma spinoso (le e' stato detto se questo fosse associato o meno ad un Lichen sclerosus ?) quella buona e' la tipizzazione e la stadiazione: tutti propedeutici per una prognosi assolutamente favorevole.

La saluto caramente.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

per quanto riguarda la possibilie associazione col Lichen Sclerorus posso solo dire che tutte le ricerche per HPV hanno dato esito negativo per cui, a parere degli urologi di Milano, la genesi come degenerazione del lichen unita all'eccesso di cortisonici topici, sembra essere l'ipotesi più realistica.

Un caro saluto e Buona Pasqua!
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Scusi gentile utente ma cosa c'entra il Lichen sclerosus (malattia cronica infiammatoria di tipo autoimmunitario) con l'HPV (human papilloma virus responsabile di malattie sessualmente trasmissibili come i condilomi nei genitali esterni maschili e femminili e in alterazioni citoarchitetturali nella cervice uterina femminile)?

Non capisco cosa significhi che l'esclusione del secondo (HPV) abbia escluso di conseguenza la prima ipotesi telematica non vincolante (Lichen sclerosus)..
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