Lnh - post trapianto
Gentilissimi Dottori,
l'anno scorso a mio padre le hanno diagnosticato un linfoma non hodkin diffuso a grandi cellule B, stadio IVA, aaIPI=3 in seguito al ricovero con forti dolori è stato operato un mese dopo con laparatomia esplorativa, con resezione parziale del tenue con anastomosi tenue, bio linfonodale. EI: biopsia neoformazione retroperitoneale (linfonodo); resenzione tenue: infiltrazione da LNH DLBC. Poi vengono eseguiti 6 cicli R-CHOP, risulatati della PET: negativa. Si percepisce soltanto una massa riferibile a residuo fibroso. Proseguono con la raccolta delle cellule staminali, chemioterapia ad alte dosi schema di condizionamento BEAM e reinfusione progenitori emopoietici CD34 positivi (ABMT). E' passato un anno dal trapianto di midollo autologo, tutti gli esami erano perfetti. Ultima PET/CT a fine maggio 2013: non evidenzia significativi patologici iperaccumuli di FDG riferibili a malattia linfoproliferativa metabolicamente attiva in tutti i distretti corporei esplorati. Questa mattina ha fatto una ecografia addominale di controllo e gli hanno detto che aveva i linfonodi infiammati, Vi riporto un pezzo del risultato: anteriormente ai grossi vasi retroperitoneali si apprezzano quattro formazioni tondeggianti ipoecogene compatibili con linfonodi patologici del maggior asse compreso fra circa 15 e 25 mm, quadro ascrivibile alla patologia di base.
Vorrei sapere se si tratta di una recidiva, in questi casi come si procede? Dovrebbe fare un altro trapianto? So che in medicina non ci sono certezze dipende da come agisce ognuno, ma secondo la Vostra esperienza ci sono possibilità che riesca a guarire completamente da questa malattia..?
Vi ringrazio molto in anticipo.
Cordiali saluti.
l'anno scorso a mio padre le hanno diagnosticato un linfoma non hodkin diffuso a grandi cellule B, stadio IVA, aaIPI=3 in seguito al ricovero con forti dolori è stato operato un mese dopo con laparatomia esplorativa, con resezione parziale del tenue con anastomosi tenue, bio linfonodale. EI: biopsia neoformazione retroperitoneale (linfonodo); resenzione tenue: infiltrazione da LNH DLBC. Poi vengono eseguiti 6 cicli R-CHOP, risulatati della PET: negativa. Si percepisce soltanto una massa riferibile a residuo fibroso. Proseguono con la raccolta delle cellule staminali, chemioterapia ad alte dosi schema di condizionamento BEAM e reinfusione progenitori emopoietici CD34 positivi (ABMT). E' passato un anno dal trapianto di midollo autologo, tutti gli esami erano perfetti. Ultima PET/CT a fine maggio 2013: non evidenzia significativi patologici iperaccumuli di FDG riferibili a malattia linfoproliferativa metabolicamente attiva in tutti i distretti corporei esplorati. Questa mattina ha fatto una ecografia addominale di controllo e gli hanno detto che aveva i linfonodi infiammati, Vi riporto un pezzo del risultato: anteriormente ai grossi vasi retroperitoneali si apprezzano quattro formazioni tondeggianti ipoecogene compatibili con linfonodi patologici del maggior asse compreso fra circa 15 e 25 mm, quadro ascrivibile alla patologia di base.
Vorrei sapere se si tratta di una recidiva, in questi casi come si procede? Dovrebbe fare un altro trapianto? So che in medicina non ci sono certezze dipende da come agisce ognuno, ma secondo la Vostra esperienza ci sono possibilità che riesca a guarire completamente da questa malattia..?
Vi ringrazio molto in anticipo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 21/10/2013.
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