Leucemia acuta non linfoide

Salve dottori,l'1 agosto del 2008 la mia fidanzata è stata ricoverata nel reparto di ematologia dove in seguito a numerose analisi le è stata riscontrata una leucemia acuta non linfoide.
Nelle settimane precedenti lamentava astenia, cardiopalmo, dispnea da sforzo e algie muscolari.

queste sono state le principali indagini ematostrumentali:

esame emocromo:gr 1.900.000/mmc,hb 4.5g/dl,gb 8.910/mmc (n 3,promielociti 2% l27,blasti 66%), plt 64000/mmc

indici di funzionalita epatica e renale nela norma. ldh 8136 u/l. ves 78. coagulazione nella norma. assetto virologico, assetto autoanticorpale e markers epatite negativi.

rx torace:non lesioni pleuroparenchimali in atto

eccardio:dimensioni e cinesi nei limiti fe54%

ecoaddome:fegato indagato parzialmente per la presenza di inteso meteorismo intestinale, sembra modicamente aumentato di volume(diametro circa 170 mm) senza alterazioni strutturali. milza modestamente aumentata di volume(diametro circa 160 mm)con normale ecostruttura.

mieloaspirato:cell.3, rappresentata per il 95% da elementi blastici di dimensioni medie con citoplasma basofilo con fini granulazioni e nucleo a cromatina finemente addensata frequentemente con nucleolo evidente.

caratterizzazione immunologica: leucemia mieloide acuta

Ha intrapreso trattamento chemioterapico secondo schema 3+7 portandolo a termine con buona tolleranza. il periodo di citopenia posrchemioterapia è stato complicata da febbre microbiologicamente documentata(sepsi da staphylococcus hominis meticcillino resistente) che ha risposto alla terepia antibiotica e da rush esantema eritematomaculare diffuso che ha risposto alla terapia steroidea e antistaminica.al recupero ematologico ha effettuato aspirato midllare di rivalutazione risultatom troppo povero per consentire un giudizio diagnostico ma che non ha messo in evidenza elementi blastici.

ha effettuato poi,in seguito a dolori costanti, una rmn ginocchio e gamba dx dalla quale è emersa(a loro dire) una localizzazione osteitica.

vi chiedo umilmente di darmi delle delucidazioni sulle sue condizioni,se la dianosi è corretta, in quali ospedali portarla o da quali dottori. sono molto preoccupato.vi ringrazio
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Gentile Utente,

nell'ambito delle LAM vene fatta una distinzione in base alla morfologia con una classificazione che và , di norma, da da M0 a M7; questa è molto importante, e sarà stata sicuramente fatta,perchè il tipo di cellule interessate varia a seconda di essa. Detto questo è evidente che la diagnosi può essere fatta soltanto da chi ha in cura direttamente la persona. La chemioterapia che sta eseguendo , ritengo , rispetti gli schemi classici che sono definiti da protocolli internazionali ( uno di quelli più utilizzati è lo schema DAT , dalle iniziali dei farmaci, somministrato con uno dei farmaci assunto ai giorni 1 - 3, l'altro ai giorni 1 - 7 ed il terzo ai giorni1 - 7). Mi sembra, comunque, che la risposta sia stata abbastanza buona, se pur valutata su un midollo povero e quindi non pienamente accettabile. Io credo che presso l'ospedale dove è in cura, non sò se è a Reggio Calabria, potrà sicuarmente essere curata in modo appropriato

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
salve dottore,anche se un po' in ritardo,la ringrazio per le importanti delucidazioni!nel frattempo mi son informato sul sottotipo di leucemia acuta mieloide presente nella mia fidanzata ovvero M4 quindi mielomonocitica!è grave?lei come la curerebbe?grazie a DIO sua sorella ha il midollo compatibile!con il trapianto potra'guarire definitivamente?come interpreta il dolore alla gamba che sente frequentemente?è una metastasi?i dottori non si sbilanciano!infine è normale che quando le devon fare prelievi o inserire flebo le vene si rompono?questo potrebbe essere l'inizio di un nuovo problema?torneranno come prima e se si dopo quanto?grazie in anticipo e per la pazienza nei miei confronti!!!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Lei mi fà una valanga di domande. La cura è quella che stà facendo e il trapianto è una delle opzioni possibili che deve essere valutata dal centro che ha in cura la sua fidanzata. Io credo debba avere soprattutto fiducia nei medici che l'hanno in cura.
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