Leucocitosi persistente da anni.

Salve, da un controllo della fosfatasi alcalina leucocitaria, a seguito di una leucocitosi persistente da anni, è risultata la seguente situazione:

WBC=11220 mmc
RBC=4680000 mmc
Hb=43.6 %
MCV=93.2 fl
PLT=345000 mmc

CD13+/LAP- = 75.5%
CD13+/LAP+=23.2%(Valori normali 21-80)
CD13-/LAP+ = 0.3 %

OSSERVAZIONI:
Nell'ambito della popolazione esaminata (granulociti) si segnala la positività per la fosfatasi alcalina leucocitaria nel 23.2% degli elementi.

Gradirei capire in particolare nella fosfatasi se tali valori e l'osservazione che segue siano un campanello d'allarme per una eventuale leucemia.

Distinti saluti
Salvo
[#1]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La fosfatasi alcalina leucocitaria e' un indicatore di maturita' biochimica dei granulociti neutrofili. Si alza nelle leucocitosi provocate da infezioni croniche e si abbassa quasi a zero nei soggetti con leucemia mieloide cronica, anche dopo la chemioterapia.

La sua fosfatasi alcalina leucocitaria, molto tranquilla senza essere nulla, esclude che la leuocitosi sia di natura infettivo-infiammatoria cronica.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, alla fine non capisco: i valori riscontrati dalla fosfatasi escludono ogni forma di leucemia anche linfatica?
Il valore del 23,2 % è molto vicino alla soglia inferiore (20-80 %) è un segnale di allarme?

Anche per quanto riguarda le osservazioni del risultato delle analisi, non capisco la parola "POSITIVO" alla fosfatasi.

Comunque se si esclude qualsiasi forma di infezione/infiammazione, quali sono le possibili cause della mia leucocitosi (che a volte ha raggiunto picchi di WBC= 16000 nel 2005, 18000 nel 2006 e 21000 nel 2007, valori oscillanti).

Ringrazio in anticipo,
Cordialità
Salvo
[#3]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La fosfatasi alcalina non c'entra niente con le leucemie linfoidi e i linfomi ma esclude o conferma solo le leucemie mieloidi.

"Positivo" (positivo nel 23% dei granulociti) indica che l'enzima e' presente in una certa percentuale di leucociti.

Il fatto che sia bassa non lo so interpretare clinicamente perche' noi misuriamo la fosfatasi con un altro sistema piu' vecchio (citochimica, lettura microscopica, attribuzione di un punteggio detto "score"). Forse il collega Baraldi puo' intervenire ed essere piu' preciso. Di sicuro vedo che non e' alta e questo esclude un'infezione, non so di preciso con quel metodo qual e' la media nei soggetti normali, a naso direi che indica una situazione normale, lo score nei leucemici tende a zero, che non e' il suo caso.

Esclusa la leucemia ed esclusa una sepsi o altra infezione / infiammazione cronica (ha febbricola persistente?), resta l'ipotesi di una forma mieloproliferativa "essenziale" in cui il midollo e' sregolato in eccesso. Lei e' fumatore?



[#4]
dopo
Utente
Utente
Rispondo alle sue domande: non ho febbricola e purtroppo sono fumatore (10 sigarette al giorno, ma un paio di mesi fa ne fumavo addirittura 30!).
Il mio medico mi dice che l'esame della fosfatasi insieme ad una analisi cromosomica (prenatale) effettuata nel 2005, dove non si evidenziano anomalie di numero e struttura, elimina la possibilità che la mia leucocitosi sia di tipo mielo-proliferativa.

Lei si trova in accordo con questa osservazione?

C'è un legame tra i linfomi e la leucocitosi? Le chiedo questo perchè mio padre è deceduto per un linfoma non Hodking (è ereditario?).

Leggendo la sua risposta precedente, non saprei come girare la domanda al suo collega Dr. Baraldi.


Ringrazio ancora per la sua professionalità
Buona giornata.
[#5]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Sono d'accordo col suo medico, se non c'e' il cromosoma Ph e se la fosfatasi alcalina leucocitaria e' misurabile, la sua leucocitosi non rappresenta una leucemia mieloide iniziale. Pero' non indica neanche reazione a una infezione. Per esclusione, e' di natura "essenziale".

Il termine "mieloproliferativo" e' generico e oltre a usarsi come eufemismo per leucemia mieloide, indica anche forme senza causa apparente e benigne, come la trombocitemia essenziale e le leucocitosi inspiegate.

Il fumo promuove la leucocitosi neutrofila.

I linfomi sono tutt'altra cosa, sono neoplasie che non riguadano le cellule tipiche del midollo (granulociti e monociti) bensi' le cellule che abitano nei linfonodi (linfociti). I linfomi non sono ereditari. Non c'entrano niente con la neutrofilia (adesso che ci penso, lei in realta' non ci ha mai postato una formula leucocitaria con le varie percentuali di neutrofili, linfociti ecc.)



[#6]
dopo
Utente
Utente
Riporto di seguito emocromo del 22-08-08:

WBC= 13000
RBC= 4,61
HGB= 14,8
HCT= 44
MCV= 95
MCH= 32,1
MCHC= 33,6
RDV= 11,2
PLT= 350
MPV= 7,6

NE= 54,2% (7,07 uL)
LY= 31,1% (4,06 uL)
MO= 4,7% (0,61 uL)
EO= 9,1% (1,19 uL)
BA= 0,9% (0,12 uL)

Vorrei precisare che nelle precedenti analisi nella formula leucocitaria l'unico valore anomalo era quello degli eosinofili compatibile (penso) con la mia allergia alla parietaria.

Aggiungo inoltre esami eseguiti il 04-06-08:

VES= 3 (VALORI NORMALI 0 - 30)
FATTORE REUMATOIDE= 9 U/mL (VALORI NORMALI 0 - 30)
LATTICO DEIDROGENASI= 156 u/L (100-190)
PROTEINA C REATTIVA= 0,11 mg/dL
PROTEINE TOTALI= 7,2 g/dL

Ho eseguito anche l' Elettroforesi delle Sieroproteine con valori entro la norma. Non saprei se sia importante o meno aggiungere che sono affetto da sindrome di Gilbert.

Grazie
D.S.
[#7]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Gentile Utente,

mi trovo in accordo con il collega e la invito a stare tranquillo. La fosfatasi alcalina leucocitaria in soggetti leucemici è bassa, tendente allo zero, non è il suo caso.

Un saluto

A. Baraldi