Linfonodi ingrossati in successione
Genilissimi dottori,
Per esporre il mio problema devo fare un passo in dietro. Più di due mesi fa ho notato un rigonfiamento dietro l'orecchio destro. Né tale rigonfiamento né l'interno dell'orecchio dolevano. Avvertivo, invece, del prurito nel canale auditivo. Il medico di famiglia ha sospettato un'otite, dicendomi che il gonfiore era dovuto ad un linfonodo igrossato e mi ha prescritto il relativo antibiotico. Il gonfiore è persistito e nel frattmepo, circa un 20-30 giorn i dopo mi sono accorto che un nuovo linfondo, poco al di sotto del primo, si è gonfiato. Forse a causa dello sfregamento cui l'ho sottoposto si è arrosato e gonfiato. Intanto il gonfiore dietro l'orecchio è scomparso. Passano pochi giorni e si gonfiano altri linfonodi nucali, in numero di tre, parte destra, e uno parte sinistra. I linfonodi non superano i due centimetri, hanno del rossore attorno (forse provocato dal sottoscritto all'atto di sfregarli). Eseguo le analisi del sangue e non si rilevano dall'Emocromo valori alterati (Leucociti 7,40 - valori consigliati 4,30-10,00). Nella formula leucocitari si nota una lieve presenza di Linfociti in numero superiore (4,2 - valori consigliati 1,5 - 4,0) e di Eosinofili (0,44 - valori consigliati 0,00 - 0,40). Il medico mi diceva che gli Eosinofili sono alti poiché il sottoscritto soffre di allergia, mentre i Linfociti lo sono per un infezione da candida da cui mi stavo curando quando ho fatto le analisi. Vado dall'otorinolaringoiatra e mi dice che i linfonodi gonfio erano in realtà brufoli e che avevo una dermatosi. Bene, mi rilasso e non penso più alla cosa, fino a due-tre giorni fa. Noto infatti nella zona occipitale un gonfiore. La mattina un noto un ulteriore gonfiore alla base del collo, sul lato destro. Anche qui, dopo lo sfregamento i linfonodi si arrossano e si gonfiano. Vado dalla guardia medica e mi conferma che si tratta di linfonodi e mi consiglia analisi del sangue più approfondite. Ieri, poi, si è gonfiato il linfonodo sottoascellare. E' dolente e molle. Questo rapido e progressivo rigonfiamento dei linfonodi mi fa temere il peggio. La loro langhezza non supera un centimetro. Fa eccezione il linfonodo ascellare. E' molto gonfio e dolente. Riesco solo a sentire il gonfiore che ha attorno ma non riesco ad individuare il linfonodo. Vorrei gentilmente sapere se è probabile, dai sintomi descritti, che si tratti di un'infezione o se devo temere il peggio, visto il rigonfiamento in successione di diversi linfonodi. Preciso poi di non avere prurito, né febbre.
Per esporre il mio problema devo fare un passo in dietro. Più di due mesi fa ho notato un rigonfiamento dietro l'orecchio destro. Né tale rigonfiamento né l'interno dell'orecchio dolevano. Avvertivo, invece, del prurito nel canale auditivo. Il medico di famiglia ha sospettato un'otite, dicendomi che il gonfiore era dovuto ad un linfonodo igrossato e mi ha prescritto il relativo antibiotico. Il gonfiore è persistito e nel frattmepo, circa un 20-30 giorn i dopo mi sono accorto che un nuovo linfondo, poco al di sotto del primo, si è gonfiato. Forse a causa dello sfregamento cui l'ho sottoposto si è arrosato e gonfiato. Intanto il gonfiore dietro l'orecchio è scomparso. Passano pochi giorni e si gonfiano altri linfonodi nucali, in numero di tre, parte destra, e uno parte sinistra. I linfonodi non superano i due centimetri, hanno del rossore attorno (forse provocato dal sottoscritto all'atto di sfregarli). Eseguo le analisi del sangue e non si rilevano dall'Emocromo valori alterati (Leucociti 7,40 - valori consigliati 4,30-10,00). Nella formula leucocitari si nota una lieve presenza di Linfociti in numero superiore (4,2 - valori consigliati 1,5 - 4,0) e di Eosinofili (0,44 - valori consigliati 0,00 - 0,40). Il medico mi diceva che gli Eosinofili sono alti poiché il sottoscritto soffre di allergia, mentre i Linfociti lo sono per un infezione da candida da cui mi stavo curando quando ho fatto le analisi. Vado dall'otorinolaringoiatra e mi dice che i linfonodi gonfio erano in realtà brufoli e che avevo una dermatosi. Bene, mi rilasso e non penso più alla cosa, fino a due-tre giorni fa. Noto infatti nella zona occipitale un gonfiore. La mattina un noto un ulteriore gonfiore alla base del collo, sul lato destro. Anche qui, dopo lo sfregamento i linfonodi si arrossano e si gonfiano. Vado dalla guardia medica e mi conferma che si tratta di linfonodi e mi consiglia analisi del sangue più approfondite. Ieri, poi, si è gonfiato il linfonodo sottoascellare. E' dolente e molle. Questo rapido e progressivo rigonfiamento dei linfonodi mi fa temere il peggio. La loro langhezza non supera un centimetro. Fa eccezione il linfonodo ascellare. E' molto gonfio e dolente. Riesco solo a sentire il gonfiore che ha attorno ma non riesco ad individuare il linfonodo. Vorrei gentilmente sapere se è probabile, dai sintomi descritti, che si tratti di un'infezione o se devo temere il peggio, visto il rigonfiamento in successione di diversi linfonodi. Preciso poi di non avere prurito, né febbre.
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Da come lei li descrive sembrano linfonodi di piccoli dimensioni, verosimilmente reattivi, visto che scompaiono per poi riapparire. Farei esami del sangue un po' più completi oltre all'emocromo per valutare la persistenza della linfocitosi. Utile esame ecografico delle stazioni linfonodali, esame che permette di capire se si tratta di linfoadenopatie reattive.
La saluto.
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Utente
Gentilissimo Dott. Cimminiello mille grazie per la risposta. Ho fatto nuovi esami del sangue, da cui appare che i linfociti sono tornati nella norma: 3,7 su valori consigliati 1,5 - 4,0. Gli eosinofili sono superiori alla norma, come prima: 0,49 contro il massimo consigliato di 0,40 (ma come ho scritto soffro di allergia). Sono risultato negativo al Citomegalovirus, alla Toxoplasmosi e ho avuto in passato la Mononucleosi. P-Ast e S-Anti-Streptolisina 0 sono nella norma, così pure sono negativo all'IgG anti Peptide Citrullinato Ciclico. Il linfonodo ascellare si è sgonfiato, tanto che ora non riesco più a rilevarlo. Anche quelli nucali sembrano diminuiti. Da uno è uscito del pus e dopo questo episodio la formazione non sembra più essere in profondità come prima. Forse è una cisti. Nell'area ne ho numerose. Tuttavia, quello vicino all'orecchio è certamente un linfonodo, a detta del medico, così come quello alla base del collo. Prima avevano la stessa consistenza di una cisti sebacea, duri e lisci. Ora sono diventati più molli. Come da Lei suggeritomi, ho chiesto al medico di farmi fare un'ecografia. In questi giorni ho avuto del prurito su tutto il corpo. Non molto intenso. Forse è dovuto agli antiinfiammatori che ho preso o alla pelle molto secca a contatto con il freddo di questi giorni. Forse, è solo ansia. Ad ogni modo, per essere sicuro vorrei, dopo l'ecografia, fare l'esame istologico. Voglio togliermi ogni dubbio e vivere sicuro. E soprattutto evitarmi inutili accertamenti. Il medico può farmelo fare dietro mia richiesta, anche se l'ecografia non rilevasse nulla di sospetto? In caso negativo, potrei rivolgermi ad una struttura privata e chiederlo io stesso? Grazie.
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Aspettiamo l'ecografia, vediamo se ci dà un aiuto. L'istologico se non c'è indicazione è inutile farlo, può capitare, a volte, che invece di chiarirci le idee ce le confonde di più . Poi fare un intervento per solo una tranquillità psichica mi sembra un pochino eccessivo. Procediamo con calma e raziocinio, senza ansie, :-)). Ok?
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Utente
Gentilissimo Dott. Cimmiello, grazie ancora per dedicare il suo tempo al sottoscritto. Lei ha ragione. Tuttavia, dato che i due linfonodi del collo continuano a permanere gonfi e sono ormai passati quasi due mesi, vorrei capire esattamente che cosa ha determinato quel gonfiore. La mia richiesta di fare l'esame istologico è solo motivata dal fatto che so bene che se dall'ecografia non emergesse nulla dovrei rivolgermi ad un ematologo o altro specialista, il quale mi prescriverebbe qualche altro esame del sangue più approfondito o simili, con perdita di tempo (la cosa che temo di più!). Meglio quindi escludere l'ipotesi più infausta. Comunque, tra due giorni farò l'ecografia. Incrocio le dita. Che posso fare sennò? Forse farmi ricoverare per richiedere tutti gli accertamenti? Sarei anche disposto a pagare, se necessario, una struttura privata.
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Utente
Ho effettuato l'ecografia. Trascrivo qui quanto rilevato:
"L'esame viene focalizzato alla regione ascellare, latero-cervicale e retronucale di destra. In tali sedi si evidenziano alcune strutture linfonodali con diametro massimo inferiore a 10 mm con caratteri eminentemente reattivi. Non evidenza di formazioni espansive solide o segni di colliquazione linfonodale. Regolare la pervietà degli assi vascolari ascellari. Non raccolte fluide. Conclusioni: presenza di linfoadenopatie con caratteri di reattività, si consiglia eventuale rivalutazione solo al peggiorare della sintomatologia".
Insomma, tutto sembra indicare una reattività dei linfonodi. Tuttavia, io non so ancora perché si sono gonfiati. E vorrei approfondire la cosa. Che cosa mi si consiglia di fare? Altri esami del sangue oltre a quelli indicati: Emocromo, Citomegalovirus, Toxoplasmosi, Mononucleosi, P-Ast e S-Anti-Streptolisina 0, IgG anti Peptide Citrullinato Ciclico. Poi pensavo ad una visita da un ematologo.
"L'esame viene focalizzato alla regione ascellare, latero-cervicale e retronucale di destra. In tali sedi si evidenziano alcune strutture linfonodali con diametro massimo inferiore a 10 mm con caratteri eminentemente reattivi. Non evidenza di formazioni espansive solide o segni di colliquazione linfonodale. Regolare la pervietà degli assi vascolari ascellari. Non raccolte fluide. Conclusioni: presenza di linfoadenopatie con caratteri di reattività, si consiglia eventuale rivalutazione solo al peggiorare della sintomatologia".
Insomma, tutto sembra indicare una reattività dei linfonodi. Tuttavia, io non so ancora perché si sono gonfiati. E vorrei approfondire la cosa. Che cosa mi si consiglia di fare? Altri esami del sangue oltre a quelli indicati: Emocromo, Citomegalovirus, Toxoplasmosi, Mononucleosi, P-Ast e S-Anti-Streptolisina 0, IgG anti Peptide Citrullinato Ciclico. Poi pensavo ad una visita da un ematologo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.1k visite dal 31/10/2016.
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