Valori tiroidei alterati: noduli indicano tumore?

Buona sera.
Ho appena ricevuto i risultati di esami ematici tiroidei.

Premetto che già un anno fa mi era stato riscontrato un nodulo a destra "di dimensioni 1, 2 cm x 0, 7 x 1, 2 iso-ipoecogeno, con vascolarizzazione peri- e intralesionale e millimetriche formazioni iperecogene interne come per fini calcificazioni.
Alcuni linfonodi ad asse corto sottocentimetrico ed ilo centrale adiposo si apprezzano a sede laterocervicale bilaterale; di significato reattivo".


Al controllo dopo un anno il mese scorso sono emersi due noduli a sinistra (uno "tenuamente ipoecogeno solido di 5, 6 mm x 7, 8 x 10, 5 e "un micronodulo spongiforme di 5 mm x 8, 5 x 7, 2).
"
A destra "nodulo spongiforme di 7, 3 mm x 14, 2 x 15, 4 e un altro nodulo del polo inferiore di 5, 7 mm x 7, 2 x 9, 2).

Non adenopatie di rilievo clinico in LC.
"

I valori ematici sono i seguenti:

Calcitonina: 6, 9 pg/ml (v.
n. 1 - 4, 8)
Ab Anti-Tpo: 10, 2 IU/ml (v.
n. fino a 9)
TSH: 1, 480 (v.
n. 0, 270 - 4, 200)
FT4: 0, 76 Ng/dl (v.
n. 0, 90 - 1, 70)

Vorrei chiedere cosa potrebbero indicare i valori ematici alterati in presenza dei noduli sopra descritti (tumore della tiroide?) e/o quale tipo di approfondimento sarebbe consigliabile.


Mille grazie in anticipo.
Prof. Luca Giovanella Endocrinologo, Medico nucleare, Medico di laboratorio 343 19
Buonasera, cerchiamo di andare per punti:
1. I noduli possono essere valutati nella loro pericolosità sulla base di una attenta analisi dell’esame ecografico. Questo esame viene interpretato durante la sua esecuzione e quindi e’ il medico che esegue l’esame che valuta la necessità di ulteriori esami (per esempio agoaspirato) o meno.
2. In linea generale i noduli spongiformi non sono sospetti.
3. Il riscontro di fT4 basso con TSH normale è quasi sempre legato a problemi analitici e non a malattie della tiroide.
4. La calcitonina è un marcatore del carcinoma midollare tiroideo e valori sopra 100 pg/mL sono praticamente diagnostici. Valori inferiori sono legati al tumore molto meno frequentemente e nel suo caso direi che la probabilità è quantomeno remota. Se prende inibitori della pompa protonica (es pantoprazolo o simili) ripeta il dosaggio 15 giorni dopo averli sospesi. Se non li prende chieda al suo medico di richiederle il dosaggio di calcitonina e procalcitonina.

Se le fa piacere ci tenga informati.

Cordiali saluti

Prof. Dr. med. Luca Giovanella
luca.giovanella@centropromater.it
https://www.centropromater.it

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Buona sera dottore, grazie mille per la risposta.
Quello che mi lascia perplessa e su cui le vorrei chiedere un parere è la discrepanza per l'appunto fra la caratterizzazione ecografica del nodulo di destra: un anno fa iso-ipoecogeno con vascolarizzazione peri- e intranodulare con fini calcificazioni e oggi viene invece caratterizzato come nodulo spongiforme. Le chiedo: ci può essere una trasformazione così radicale di un nodulo oppure una delle ecografie ha visto male?

L'ultima ecografia non caratterizza la forma, i margini, l'ecogenicita' e la vascolarizzazione dei noduli: ci si può bastare su questo esame o va ripetuto?

La informo che prendo i seguenti farmaci:

- Quetiapina
- Clomipramina
- Citalopram
- Lexotan
- Xanax
- Sequacor
- Yasminelle

Con riferimento ai valori di TSH e FT4 la specialista endocrinologa ha scritto sulla richiesta "sospetto ipo centrale".

Devo aggiungere che ho un microadenoma ipofisario prolattina secernente e la stessa specialista ha detto che dovrei fare anche ACTH e cortisolo e, dopo che le ho inviato il referto delle analisi, mi ha consigliato una "rivalutazione".

Mi sembra di capire che lei non trovi indicazioni per un ago aspirato, è corretto? Le chiedo inoltre: in base a questi valori ematici, si può porre diagnosi di ipotiroidismo o non è così scontato e chiaro?

Vorrei aggiungere che ultimamente io mi sento molto più stanca del solito e soprattutto sono costretta a dormire profondamente due tre ore il pomeriggio senza che ciò comporti una diminuzione della stanchezza. Devo precisare che non credo questa spossatezza possa essere attribuita alla terapia farmacologica perché seguo da anni questa terapia e non mi ha mai causato la stanchezza e la sonnolenza che sto sperimentando ultimamente.

La ringrazio fin d'ora sentitamente per i chiarimenti che vorrà darmi.
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Prof. Luca Giovanella Endocrinologo, Medico nucleare, Medico di laboratorio 343 19
Buonasera
lei pone quesiti pertinenti e integra informazioni utili.

1. La variazione ecografica è probabilmente più legata a discrepanze interpretative che a sostanziali elementi patologici. Come le dicevo non è possibile a distanza dirle di più perché è necessaria una esecuzione diretta dell’esame.

2. Agoaspirato: prendendo a riferimento l’esame più recente e basandomi sulla descrizione del collega non sussistono elementi per eseguire la procedura.

3. Ipotiroidismo: come le dicevo l’ipotiroidismo centrale è rarissimo (meno dello 0.01%) mentre esami come i suoi li vediamo tutti i giorni. Al massimo rifacciamo il dosaggio di TSH ed fT4 a 1-2 mesi (meglio se con un altro metodo).

4. Prolattinoma: presumo confermato da RM e non in terapia. Comunque condizione molto comune e non preoccupante.

5. Attenzione con dosaggio di ACTH e cortisolo: sia i farmaci che assume (e la patologia sottostante) che il forte sovrappeso possono alterare i risultati in assenza di vere patologie.

Spero che queste informazioni le siano utili ma ritengo sia opportuno che una/un endocrinologo prenda in carico tutta la situazione (idealmente eseguendo direttamente l’ecografia).

Auguri e cordiali saluti

Prof. Dr. med. Luca Giovanella
luca.giovanella@centropromater.it
https://www.centropromater.it

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Utente
Gentile Dott. Giovanella, la ringrazio molto delle indicazioni e delle considerazioni che espone e che sono senz'altro di aiuto.

Confermo che l'adenoma ipofisario è da anni diagnosticato e rivalutato annualmente con RM con mdc, le dimensioni sono di 2 mm. Rispetto a questo mi sorge la domanda se questo adenoma possa essersi esteso alla parte di ipofisi che rilascia TSH oppure ACTH creando squilibri nuovi che possano compromettere la funzionalità delle ghiandole endocrine oltre che la prolattina. A breve devo comunque ripetere la RM di controllo annuale.

La ringrazio di nuovo per le utili indicazioni e la cortesia.

Cordiali saluti.
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Prof. Luca Giovanella Endocrinologo, Medico nucleare, Medico di laboratorio 343 19
Buonasera
ritengo questa ipotesi estremamente improbabile per non dire impossibile (visto che in medicina, e nella vita in generale, non esiste l’assoluto). In ogni caso la RM la tranquillizzerà.
Cordiali saluti

Prof. Dr. med. Luca Giovanella
luca.giovanella@centropromater.it
https://www.centropromater.it

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