Il medico mi suggerisce

Ho 46 anni , nel mese di luglio, in seguito a disturbi che io ritenevo devastanti sia a livello psicologico (perdita di memoria, senso di disorientamento, crisi di panico con episodi, ahimè, anche nefasti) sia fisico (stanchezza “invincibile”, sonno improvviso, debolezza muscolare), mi sono rivolta al medico in sentore di menopausa (vista l’età e due episodi di ritardo nei mesi primaverili ora perfettamente rientrati nella normalità).
Da qualche mese tentavo inoltre , anche in vista dell’estate, di perdere i 3 kg che mi appesantivano, ma senza successo, tanto più in assenza totale di appetito.
Altro sintomo, non riferito ma di cui ricordo l’insorgenza precisa nel mese di maggio, era la sensazione di catarro, talvolta di residuo di cibo secco, alla deglutizione, in aumento durante la giornata.
A metà luglio compare anche un evidente gonfiore periorbitale (stile pugile), frequenti parestesie notturne e bradicardia (56 bpm, contro una mia normalità intorno ai 72 bpm)

Il medico mi suggerisce di fare gli esami di funzionalità tiroidea (i più recenti risalivano a marzo scorso e non erano modificati rispetto a quello che ormai ritenevo per me normali*) con il seguente esito:

FT3 2.8 pmol/L (val. normali 2.8 – 7.1)
FT4 8,.1 pmol/L ( 11.5 - 24.5)
TSH 0.8 mU/L ( 0.27 – 4.5)
Ab- TPO 304 kU/L ( <16)
Ab AntiTG 328 kU/L ( <100)
Ab anti ricettori TSH 1.0 U/L (< 1.5)
CPK 314 U/L (<190)
Colesterolo totale 215 mg/L (con trigliceridi 41 mg/L)

Devo tuttavia fare la premessa che sono stata affetta da morbo di Graves* per circa 4 anni , ho assunto metamizolo e propiltiuracil (in dosi ovviamente decrescenti) e poi,da circa 6 anni, in “buon compenso ormonale pur in presenza di TSH soppresso”. In pratica il mio TSH, anche dopo la remissione dei sintomi, non è più stato misurabile (a marzo scorso 0,009).
In tale periodo (appunto di circa 6 anni) i miei valori si erano stabilizzati con FT4 intorno ai 20-22 pmol/L ((quindi ai limiti superiori dell’intervallo di riferimento) e di FT3 intorno a 5.0 con TSH, come dicevo tra 0.005 e 0.01. Tutti gli anticorpi antitiroide sempre negativi (fino all’ultimo controllo del 21/12/2006).

Per completezza di informazione devo anche riferire che a febbraio di questo stesso anno, in occasione di un intervento chirurgico per la comparsa (improvvisa?) di fibroadenomi (mai refertati nei precedenti controlli) mi avevano detto che avevo linfonodi fortemente ipertplastici (sia nella regione ascellare che nella regione latero cervicali, adenopatie a forma ovalare) oltre ad avere i valori di transaminasi un po’ elevati (intorno a 60, in seguito rientrati nella norma) e presentare una positività degli anticorpi del CMV (citomegalovirus) e EBV (Epstein-Barr).
Dopo la terapia con Tapazole non ho più assunto alcun tipo di farmaco, se escludiamo i fitoterapici per la stipsi ostinata (fibre a base di psillium e Cotidierbe).

E’ evidente che nel mese di luglio si è verificato un “crollo” dell’ormone FT4, inspiegabile per la maggioranza dei medici che ho interpellato (purtroppo a causa del periodo di ferie, ho dovuto rivolgermi a sconosciuti, talvolta anche con brutto impatto psicologico), tutti piuttosto spiazzati da un TSH troppo basso per valori bassi degli ormoni correlati. In pratica nessuna conclusione, nessuna terapia.

Comunque, per permettermi di effettuare la vacanza prenotata (un viaggio non molto impegnativo) il medico di fiducia mi suggerisce l’assunzione di Eutirox (25 mg/die) e di sospenderlo per un mese prima di riverificare le concentrazioni degli ormoni tiroidei e quindi di rivolgermi all’endocrinologo per una terapia definitiva .
L’assunzione di Eutirox migliora visibilmente il mio umore, la memoria e la sensazione in gola (anche il gonfiore sottocutaneo, confermato da foto prima e dopo la cura), ma dopo la sospensione i sintomi ricompaiono, solo leggeremente migliorati (mi sto abituando a questa nuova condizione?)

A ferie finite incontro l’endocrinologo titolare: anche di fronte ad un quadro di ipotiroidismo conclamato da sintomi e, forse, peggiorato da un’abitudine consolidata intorno ad alti livelli di ormoni, è comunque fortemente sorpreso da un TSH troppo basso e mi invita ad altri accertamenti (RMN del capo), senza peraltro somministrare alcuna terapia (in quanto con TSH basso andrei incontro ad iperdosaggio).
Dimenticavo di riferire i nuovi valori controllati a distanza di un mese
FT3 3,00 pmol/L
FT4 12,00 pmol/L
TSH 0,48 , in pratica eutiroidea per l’accezione comune.

Mi scuso se mi sono dilungata, ma sostanzialmente i miei quesiti sono questi:
1) E’ davvero così originale il mio livello di TSH? I valori espressi dal range potrebbero non essere adeguati al mio caso (anche per pregressa soppressione) e trovarmi nel range di eutiroismo pur necessitando più ormone (negli anni passati e nei frequenti dosaggi ricordo di aver provato maggior benessere quando il valore di FT3 superava il valore di 6,00 kU/L) , mentre accusavo ritenzione, inappetenza, stanchezza con FT3 più basso.
2) Di fronte a sintomi evidenti, oltre le sensazioni, anche a livello periferico (vedi gonfiore periorbitale visibilissimo, CPK elevato, colesterolo elevato in regime di dieta (costante per non peggiorare la situazione ponderale), non sarebbe il caso di intervenire con una terapia, anche sintomatica intendo, per riequilibrare un po’ la situazione e per riportare il paziente a una pseudo-normalità (anche di vita quotidiana, intendo dire)? E’ corretto questo approccio metodologico dei medici o forse non hanno mai sperimentato l’ipotirodismo e non sanno cosa sia l’impatto sulla vita quotidiana?
3) Anziché parlare di terapia a vita, non sarebbe piuttosto il caso di somministrarla quando veramente occorre e successivamente ridurene la dose per verificare il ripristino della funzionalità dell’organo?
4) Che cosa devo aspettarmi per il futuro? Certamente la condizione attuale è piuttosto invalidante, l’inverno è alle porte e il freddo intollerabile (in realtà lo è sempre stato per me).

Vi ringrazio per la pazienza e per qualsiasi suggerimento vogliate fornirmi in attesa di effettuare gli altri accertamenti a cui mi sottoporrò, mio malgrado.

[#1]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

nel Suo caso è indicata la esecuzione del test al TRH per TSH onde evidenziare l'eventule deficit funzionale ipofisario. Riporti, se è nelle Sue possibilità, ecografia tiroidea e RNM della sella turcica.

Saluti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.
Per il mio endocrinolgo l'esecuzione del test al TRH sarà prescritto dopo esito RMN, che sono in attesa di eseguire (pur abitando in quella zona d'Italia nota come centro di eccellenza per la sanità, i tempi di attesa sono lunghissimi), così come l'ecografia tiroidea.

Il mio quesito tuttavia era proprio relativo al "da farsi" in attesa della diagnosi definitiva (che stimo non sarà in tempi brevi).
Nell'attesa, ormai da più di 3 mesi dalla prime manifestazioni, perchè non prescrivere una terapia sostitutiva per la remissione dei sintomi (proprio dal forum ho imparato che viene precritto anche in assenza di sintomi gravi, e addirittura per aumentare la fertilita!). Ci sarebbero delle controindicazioni?


Ancora grazie.
[#3]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

l'esecuzione della RMN della sella turcica "ipofisaria" è, di buona norma, eseguita successivamente alla prova da stimolo con TRH: in epoca pre RMN e metodiche ultrasensibili per TSH, era il test di scelta per le condizioni cliniche cosiddette difficili.
Ad ogni modo, l'uso della terapia sostitutiva è una possibile opzione terapeutica ma dilazionerebbe l'iter terapeutico (in particolare per il test al TRH).
Non vorrei che la sua terapia dipendesse dalla sanità lombarda e dal presidente Formigoni!

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Avevo lo stesso sospetto anch'io (sulla base anche di esperienze di altri).
Comunque la ringrazio per la preziosa informazione e mi adopererò (non so bene come) per anticipare il test con TRH.
La scomoderò di nuovo non appena avrò qualche esito aggiuntivo (o qualche altro dubbio).
Cordiali saluti.
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