Nodulo tiroide necessità ago aspirato

Salve volevo sottoporre alla vostra gentile attenzione l'evolversi di un nodulo alla tiroide in posizione lobo sinistro.
Nel 2008 eseguo prima eco nella quale viene riportata la presenza di un nodulo al terzo inferiore del lobo sinistro di formazione nodulare solida ipoecogeno di 5x3 mm.
nel successivo controllo nel Maggio 2010 l'ecografia (eseguita da diversa persona) riporta: Al polo superiore ( vs terzo inferiore delle prima eco) del lobo sinistro tiroideo, in sede posteriore è presente un piccolo nodulo ipoecogeno di 2.6 x 4.5 mm. Non evidenza di linfoaenopatie in sede.
Ultimo controllo ottobre 2012 (eseguito dal primo ecografista) presenza al terzo inferiore del lobo sinistro formazione nodulare solida ipoecogena di 7X5 mm con spot vascolare interno . non Ectasie nei dotti. Bilateralmente in sede laterocervicale si apprezzano alcune linfoadenomegalie subconentimetriche con caratteristiche reattive.
Eseguito esami del sangue: FT3 3.63, FT4 1.12, TSH 2.73, Tireoglobulina 1.1, Calcitonina 2.4.
Al di la della posizione del nodulo che varia in funzione dell'operatore, nell'ultima eco il mio endocrinologo avendo visto una dimensione crescente, struttura ipoecogena, con vascolarizzazione mi ha consigliato un ago aspirato.
Volevo chiedervi se secondo la vostra esperienza debba ritenere tale richiesta come giustificata a concludere una indagine oppure se debba allarmarmi. Più precisamente se riteniate la situazione a rischio.
Grazie mille
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
La considero opportuna, con tutti i limiti di una valutazione a distanza, senza poter prendere visione diretta delle immagini ecografiche.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ho ritirato il referto dell'ago aspirato il quale recita:

Si esegue ago aspirato ecoguidato tiroideo su nodulo al lobo sinistro di 6,8 mm.
Reperto citologico suggestivo di proliferazione follicolare a carattere oncocitario. Sono presenti aspetti pseudopapillari. Categoria diagnostica C3

Ho eseguito due consulti presso due ospedali diversi. Nel primo caso mi è stato proposto o di eseguire la rimozione totale della tiroide oppure in funzione delle dimensioni del nodulo, di tenere lo stesso sotto osservazione.
Nel secondo caso mi è stato proposto la rimozione di metà tiroide.

Ho un forte dubbio su cosa fare. Tenere sotto controllo il nodulo ripetendo l'ago tra un pò di tempo potrebbe essere una scelta anche se mi è stato detto che il citologico non dovrebbe rientrare da C3 a C2. Quindi non riesco molto a capire questa strada. Anche decidendo di operarmi non capisco questa differenza di vedute tra rimuovere metà tiroide o tutta. Un medico dice che un secondo intervento non è diverso dal primo. Un altro medico dice che intervenire nuovamente ha delle maggiori difficoltà di esecuzione. Dall'altro punto di vista un medico dice che rimuoverne metà può lasciare delle speranze che la seconda parte riesca a compensare la mancanza della prima senza dover ricorrere a terapia e riduce il rischio di lesioni alle ghiandole paratiroide.

Potete darmi un vostro parere.

Grazie Mille

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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Difficile giudicare nel merito.
In linea generale, con un referto TIR3, soprattutto se supportato anche dagli altri parametri clinici, laboratoristici e strumentali, l'opzione chirurgica sarebbe quella piu' suggeribile, al fine di consentire con l'esame istologico una diagnosi certa.
Circa il tipo di chirurgia, ci puo' stare sia la scelta della tiroidectomia parziale, con l'eventuale reintervento se l'istologico lo dovesse imporre, sia l'opzione della totale, spesso richiesta dai pazienti proprio per evitare nella peggiore delle ipotesi di doversi sottoporre a un nuovo intervento.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott Martino.

In realtà può capire il mio stato d'animo. Dalle ecografie e analisi del sangue tutto sembrava tranquillo. é stato richiesto un ago aspirato solo perchè il nodulo si era ingrossato di un paio di mm ma sempre dicendomi che non era nulla. Ora questo referto, che se fosse così gentile di spiegarmi le sarei molto grado. In particolare non capisco cosa rende il risultato un C3 ossia è C3 perchè vi è la presenza di proliferazione follicolare a carattere oncocitario oppure è un C3 perchè sono presenti aspetti pseudopapillari. Inoltre secondo lei qualora fosse maligno si può stabilire attraverso questo referto di che tipo trattasi.

La ringrazio molto
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Un referto citologico catalogato come Tir3 e' per definizione indeterminato, ossia sta a indicare che non ci sono elementi sufficienti per concludere con certezza sulla benignita' o meno del nodulo.
Per questo motivo in circostanze simili e' molto spesso consigliabile, ricorrere all'intervento, grazie al quale e' possibile effettuare un esame istologico e avere cosi' una diagnosi certa.