Tiroide e sintomatologia

Salve,
Ho 36 anni, da quasi un mese e mezzo ho tutti i linfonodi del collo gonfi e dolenti, soprattutto nel lato sinistro. Le analisi fatte i primi di aprile erano ok (ma non furono fatte analisi ematochimiche per la tiroide), pure due ecografie fatte alle ghiandole salivari e tiroide (referti normali: modesto aumento delle ghiandole salivari sottomandibolari che mantengono normale eco struttura; normali entrambe le parotidi; tiroide normale per dimensioni, morfologia ed eco struttura, soltanto due piccole cisti, 4-5 mm circa, verosimilmente colloidali. Assenza di adenopatie latero-cervicali).
Le analisi ematochimiche fatte nuovamente a fine aprile mostrano invece valori molto bassi di tireoglobulina (<0.20 ng/ml), valori nel range di TSH (0,68 uU/ml), T3 e T4, valori elevati di anti tireoglobulina (129 UI/ml) e di anti tireoperossidasi (366 UI/ml).
Ho anche alterati il valore della VES (elevata, aumentata anche la sideremia, 153, ferritina nella norma, e la bilirubina totale 1,25 con bilirubina indiretta 0,99, GOT e GPT negativi, T.A.S. 159 UI/ml, elettroforesi delle proteine normale), anticorpi anti nDNA assenti, anti nucleo assenti, antimitocondri assenti, ToxoIgM negativo,
Citomegalovirus IgG ed IgM negativo,
EBV VCA IgG 67 UA/ml, EBV VCA IgM < 10 UA/ml,
Virus Varicella Zoster IgG > 11 mUI/ml, Virus Var. Zoster IgM <9,
Mycoplasma p. IgA assente, tampone faringeo bilaterale negativo (ripetuto du volte). Mononucleosi assente.
Per un certo periodo ho fatto una terapia con Deltacortene 25 mg, ma non ho avuto giovamenti. Ho cominciato inoltre ad avere anche dolori forti al petto, in alto (radiografia al torace negativa), con spesso dolore nella deglutizione.
Ho preso inoltre vari antibiotici prima, quali bactrin e clavulin perchè si pensava ad un problema batterico delle vie aeree ed anche zitromax. Ho a sinistra del palato in fondo alla lingua delle escrescenze tipo piccole “palline”e sento la lingua sempre a sinistra come se fosse irritata, tagliata. Mi hanno tolto pure un dente del giudizio incluso nel lato sinistro perchè avevo un certo dolore diffuso alla mandibola, sempre a sinistra. Ma non sono mai migliorata! Inoltre ho anche un ponte sui denti dallo stesso lato molto antico, ma il dentista sostiene che non può causare tutti questi problemi.
In precedenza, quando ancora non avevo alcuno di questi sintomi, ho avuto un altro problema: l'endometriosi. Sono stata operata ad ottobre 2007 e poi ho dovuto fare iniezioni di gonapeptyl depot, analogo della gonadorelina. Dopo 5 mesi ho smesso le iniezioni, avevo troppi dolori ossei diffusi(ultima iniezione a fine febbraio, ma ancora niente mestruazioni). E dopo un mese dalla sospensione sono cominciati i miei problemi con la gola e i denti. E' possibile che questa menopausa forzata abbia causato dei problemi? Oppure, posso avere preso un infezione virale o batterica che ha danneggiato la tiroide? La tiroidite porta tutti questi dolori? Pure ossei? Un endocrinologo mi ha detto che non ho tiroide, ma al massimo una tireopatia e che tutti questi dolori non sono correlati alla tiroide.
Per le escrescenze in bocca sto usando corti-arscolloid locale. Ultimamente comunque i dolori si sono diffusi pure nel lato destro del collo, in alto verso le orecchie. Mi sento il collo dolente e rigido.
Per favore mi date il vostro parere e consiglio? Io sto passando un periodo troppo pesante, troppi fastidi alla bocca e al collo, no ne posso più. Gli otorini mi hanno detto uno che tutto questo era dovuto alle tonsille (criptiche) e che le devo togliere, un altro dice che addirittura le ho atrofizzate. Sembrano confusi da questo problema ai linfonodi (sono molto gonfi e dolenti, tanto) e sembra che procedono a tentativi!
Aspetto cortesemente una risposta, fiduciosa di avere qualche delucidazione sulla mia situazione e su cosa fare.
Distinti saluti
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali


Egregia, “EBV VCA IgG 67 UA/ml, EBV VCA IgM < 10 UA/ml, l'EBV EBNA IgG è 41 UA/ml.” Questo significa che lei un giorno è venuta in contatto con il virus di Epstein Barr e considerando le sue caratteristiche, rimanere latente e persistente nelle cellule dell’organismo soprattutto del sistema immunitario, linfociti, linfonodi, ma anche del fegato, periodicamente riattivarsi e produrre sintomi, come lei li sta vivendo, è sempre presente. Non è più possibile valutare la presenza del virus solamente in base al calcolo matematico IgG presenti, IgM assenti, il virus non è attualmente nell’organismo, anche perché non è mai uscito; inoltre tutta la ricerca scientifica ormai lo considera attivo e persistente, come tutti gli altri Herpes virus. E’ lui che è presente in quei linfonodi “del collo gonfi e dolenti” ma anche nelle “modesto aumento delle ghiandole salivari sottomandibolari che mantengono normale eco struttura;” anche in quelle “escrscenze in fondo alla bocca cosa potrebbero essere?” Dimostrano il tentativo del sistema immunitario di eliminare il virus e gettarlo all’esterno; ma è anche responsabile dell’aumento degli anticorpi “valori elevati di anti tireoglobulina (129 UI/ml) e di anti tireoperossidasi (366 UI/ml). “ Che dimostrano la presenza di una tiroidite attiva, quelli anticorpi vanno gradatamente a distruggere le cellule tiroidee, provocando quei “soltanto due piccole cisti, 4-5 mm circa, verosimilmente colloidali” che dimostrano una attività costante di questi, anche precedente. Gli ormoni sono ancora nella norma, perché la ghiandola è ancora efficiente, lo scopo principale è mantenerla in quello stato frenando la produzione degli anticorpi, impedire che loro distruggano gradatamente la ghiandola, che va mantenuta sempre in piena efficienza.
“dolori forti al petto, in alto con spesso dolore nella deglutizione.” Esprimono la infiammazione della tiroide aggredita dagli anticorpi, che dimostrano la presenza di una tiroidite autoimmune. La causa di questa risiede nell’errore che il sistema immunitario effettua quando “processa” un antigene, batterio o virus, chiamato mimetismo molecolare. Nel caso in cui la sequenza amminoacidica delle proteine dell’antigene, è uguale a 5-6 amminoacidi dell’Antigene Umano Linfocitario HLA, Self, caratteristica della persona, con cui viene confrontato, potenzialmente può avvenire l’errore, per cui vengono prodotti anticorpi contro le cellule stesse dell’organismo, nel suo caso della ghiandola tiroidea. Conoscendo il responsabile, Epstein Barr, è possibile instaurare la terapia per la sua radicazione, il sistema immunitario non lo incontra più, fermare così la produzione degli anticorpi, impedire la continua distruzione delle cellule, salvaguardare la rimanente porzione della ghiandola.


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Utente
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Salve dottor Moschini
ho fatto un'ulteriore visita da un endocrinologo. Egli sostiene che ho una tiroidite autoimmune, ma appunto la ghiandola è ancora normofunzionante quindi al momento non devo assumere alcun farmaco per la tiroide. Resta però tutta la sintomatologia che lei sa già (Ma una T.A.C. sarebbe utile?). Capisco che dovrei andare fuori Palermo per potermi curare, ma al momento sono ancora titubante e poi non le nascondo che valuto anche l'aspetto economico. Il problema è che non posso vivere con tutti questi fastidi e dolori, anzi il pensiero di continuare a stare così mi deprime!
Cordiali saluti
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali




Infatti, come le ho spiegato, lei ha una tiroidite autoimmune, ma occorre eseguire la terapia per fermare quelli anticorpi che vanno gradatamente a distruggere le cellule della ghiandola. “valori elevati di anti tireoglobulina (129 UI/ml) e di anti tireoperossidasi (366 UI/ml). “ Le ho anche spiegato le cause che hanno provocato la patologia autoimmune e su chi agire per fermare la produzione degli anticorpi, virus di Epstein Barr, che ne è responsabile. È lui che le crea i problemi ed i fastidi che sta vivendo. , “EBV VCA IgG 67 UA/ml, EBV VCA IgM < 10 UA/ml, l'EBV EBNA IgG è 41 UA/ml.” Deve essere eliminato velocemente, per impedire la formazione di quelli anticorpi, riportare l’organismo ad un funzionamento regolare e fisiologico. Ma non intervenire semplicemente perché ancora la ghiandola “ma appunto la ghiandola è ancora normofunzionante” non mi sembra opportuno, proprio perché ancora non ha subito danni eclatanti, solo minimi, facilmente recuperabili; l’intervento deve avvenire per preservarla, impedire una sua continua distruzione. Il suo organismo necessita di una ghiandola ben funzionante, senza aspettare che vada in disequilibrio.