Io vorrei solo sapere se, riportando quanto sopra, la tiroidite di hashimoto è l'unica diagnosi

Salve, sono una ragazza di 38 anni, da molto tempo in cura con Eutirox (al momento 100), valori anticorpi tiroide sempre alti, per cui mi hanno sempre parlato (anche su riscontro eco) di tiroidite di hashimoto. Ho effettuato un ago aspirato nel 1995 con seguente esito: NOTIZIE CLINICHE quadro ecografico di irregolarità diffuse con aspetti "nodulari" AbTg= NEG AbMs=803
QUESITO DIAGNOSTICO Tiroidite cronica?
MATERIALE IN ESAME tre vetrini dal lobo dx, due vetrini dal lobo sn
CONCLUSIONI
LOBO DX colloide sottile e in blocchetti densi, scarsi piccoli aggregati di tireociti per lo più uniformi. Fondo ematico. Il reperto, con i limiti della cellularità è compatibile con struma nodulare
LOBO SN colloide ben rappresentata, diffusa e in blocchetti densi, tireociti dissociati e in piccoli aggregati con aspetti di moderata anisonucleosi e talora di metaplasia ossifila, numerosi linfonodi in vario stadio maturativo
Reperto compatibile con struma nodulare in tiroidite cronica linfocitaria.
L'ultima eco è di ieri 9/2 con il seguente esito: anche l'immagine odierna non dimostra significative modificazioni. Tiroide di volume regolare, ad ecostruttura diffusamente disomogenea correlata alla tireopatia di base, al terzo medio-inferiore del lobo sn si conferma la presenza di un nodulo solido ipoecogeno ovalare a margini regolari di circa 26x10x12 mm con discreta vascolarizzazione sia peri che intranodulare al power doppler; al terzo superiore è presente un ulteriore addensamento nodulare sfumatamente ipoecogeno e mal definibile nell'ambito della disomogeneità ecostrutturale di circa 14x7 mm verosimilmente riferibile a pseudonodulo.
Il lobo dx presenta 2 noduli principali al terzo medio inferiore uno di 12x5 mm, l'altro di 15x8 mm moderatamente vascolarizzata sia perificamente che all'interno, altri 2-3 piccoli noduli di 5-7 mm sono presenti al terzo-medio superiore e in sede paraistamica dx. In sede laterocervicale da ambo i lati del collo sono presenti alcune linfoadenomegalie reattive, le maggiori di circa 15 mm, una piccola linfoadenomegalia reattiva di 12x4 mm è presente subito al di sotto del lobo sn tiroideo.
Io vorrei solo sapere se, riportando quanto sopra, la tiroidite di hashimoto è l'unica diagnosi possibile e se a distanza di 13 anni sia meglio rifare un agoaspirato (la mia paura è che la situazione possa degenerare in una qualche forma di tumore).
Vi ringrazio fin d'ora per la Vs. attenzione ed il Vs. tempo
[#1]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Essendo trascorso cosi' tanto tempo dal precedente citologico, andrebbe rivalutata la ripetizione di un agoaspirato ecoguidato, dopo averne discusso cil suo endocrinologo.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il riscontro così veloce; proporrò sicuramente la cosa (non ci avevo più pensato xchè mi è sempre stato detto che la tiroidite non degenera in forme tumorali ... ultimamente però ho molti dubbi e altrettante domande! anche se eseguo annualmente esami del sangue ed eco).
Le chiederei un'ultima cosa, ho letto su diversi siti che la tiroidite di hashimoto è spesso associata ad altri disturbi di origine autoimmune o che comunque può portare ad altre patologie, mi piacerebbe allora sapere se è necessario eseguire qualche altro esame o screening specifico (e se si quale) per non ritrovarsi con brutte sorprese in futuro.
Ringrazio vivamente fin d'ora.

p.s. pur avendo inviato l'esito dell'eco non ha fatto alcun riferimento allo stesso, se possibile mi piacerebbe avere una Sua opinione in merito.
[#3]
Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
E' possibile l'associazione con altre patologie autoimuni, endocrine e non. Solo per citare alcune delle possibili associazioni, e possibile riscontrare unitamente alla tiroidite autoimmune, la gastrite atrofica, la celiachia, la vitiligine, alcune malattie reumatiche come l'artrite reumatoide.
Un eventuale screening va valutato dall'endocrinologo che la segue, nei tempi e nelle modalita' che riterra' opportune.
Circa in parere sul dato ecografico, senza vedere l'immagine e' difficile dare giudizi, piu' precisi. Le dimensioni nodulari e il tempo trascorso dal precedente esame suggerirebbero comunque la ripetizione di un citologico ecoguidato.
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