Consiglio sull'utilità di un esame di controllo
Gentili dottori, scrivo per chiedere un consiglio su u esame di controllo che dovrei effettuare a breve.
Comincio col fornivi tutti i dati in mio possesso:
Ho 25 anni.
A gennaio 2020 ho avuto un disturbo alimentare non meglio identificato (vomito ininterrotto per un mese intero, non riuscivo a ingerire nulla e ho perso 12kg, arrivando a pesare 46kg.
Sono alta 1.70).
Per escludere tutte le cause fisiche mi sono stati prescritti diversi esami:
-Gastroscopia senza biopsia=residui di bile nello stomaco, diagnosi gastrite biliare.
-RM senza contrasto= ipotesi residuo tasca di Ratke
-dopo 3 mesi, RM con contrasto=adenoipofisi con aspetto leggermente globoso con bombée superiore in sede anteriore mediana.
Formazione cistica con molta probabilità da riferire a cisti della pars intermedia.
-analisi del sangue e ormonali complete (4 mesi fa) =ipovitaminosi D, ricerca anticorpi anti-tireoglobulina e anti-tireoperossidasi positiva, diagnosi tiroidite cronica autoimmune.
Valori di TSH e delle frazioni libere degli ormoni tiroidei nella norma.
-ecografia della tiroide=tiroide palpabile con micronodulo palpabile a carico del lobo sx.
(0.6mm) Mammelle:assenza di galattorea spontanea e alla spremitura.
Esame da ripetere tra 12 mesi.
Tutto ciò mi è stato detto non essere correlato al disturbo alimentare.
Ora: una settimana fa ho notato due linfonodi gonfi e dolenti, uno sotto l'ascella (mi è sembrato piuttosto duro) e uno sul lato sinistro del collo, entrambi grandi più o meno 1cm, totale assenza di altri sintomi (influenza avuta una settimana prima, ma totalmente guarita) perciò l'endocrinologa mi ha detto di fare una ecografia linfonodale.
Avrei dovuto farla tra tre giorni, ma oggi i linfonodi si sono sgonfiati.
Come mi consigliate di procedere a questo punto?
È possibile fare il controllo anche a linfonodi sgonfi, oppure potrei evitare?
Vi ringrazio molto,
Un saluto.
Miriana Caforio
Comincio col fornivi tutti i dati in mio possesso:
Ho 25 anni.
A gennaio 2020 ho avuto un disturbo alimentare non meglio identificato (vomito ininterrotto per un mese intero, non riuscivo a ingerire nulla e ho perso 12kg, arrivando a pesare 46kg.
Sono alta 1.70).
Per escludere tutte le cause fisiche mi sono stati prescritti diversi esami:
-Gastroscopia senza biopsia=residui di bile nello stomaco, diagnosi gastrite biliare.
-RM senza contrasto= ipotesi residuo tasca di Ratke
-dopo 3 mesi, RM con contrasto=adenoipofisi con aspetto leggermente globoso con bombée superiore in sede anteriore mediana.
Formazione cistica con molta probabilità da riferire a cisti della pars intermedia.
-analisi del sangue e ormonali complete (4 mesi fa) =ipovitaminosi D, ricerca anticorpi anti-tireoglobulina e anti-tireoperossidasi positiva, diagnosi tiroidite cronica autoimmune.
Valori di TSH e delle frazioni libere degli ormoni tiroidei nella norma.
-ecografia della tiroide=tiroide palpabile con micronodulo palpabile a carico del lobo sx.
(0.6mm) Mammelle:assenza di galattorea spontanea e alla spremitura.
Esame da ripetere tra 12 mesi.
Tutto ciò mi è stato detto non essere correlato al disturbo alimentare.
Ora: una settimana fa ho notato due linfonodi gonfi e dolenti, uno sotto l'ascella (mi è sembrato piuttosto duro) e uno sul lato sinistro del collo, entrambi grandi più o meno 1cm, totale assenza di altri sintomi (influenza avuta una settimana prima, ma totalmente guarita) perciò l'endocrinologa mi ha detto di fare una ecografia linfonodale.
Avrei dovuto farla tra tre giorni, ma oggi i linfonodi si sono sgonfiati.
Come mi consigliate di procedere a questo punto?
È possibile fare il controllo anche a linfonodi sgonfi, oppure potrei evitare?
Vi ringrazio molto,
Un saluto.
Miriana Caforio
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Salve, l'ecografia nel caso specifico potrebbe essere serenamente evitata poichè non farebbe altro che dare confermare del dato clinico di linfonodi rientrati nella norma per dimensioni.
Rimane il dato soggettivo del dolore e ed oggettivo dell'aumento della durezza (consistenza); se anche questi due parametri sono rientrati nella norma, l'ecografia non aggiungerebbe nessun altro dato.
saluti
Rimane il dato soggettivo del dolore e ed oggettivo dell'aumento della durezza (consistenza); se anche questi due parametri sono rientrati nella norma, l'ecografia non aggiungerebbe nessun altro dato.
saluti
Dr. Santo GENTILE
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 828 visite dal 21/11/2021.
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