Stata operata il 27/05/09 di tiroidectomia radicale e linfectomia dell'emicompartimento centrale si

Buonasera,sono una di anni 50,sono stata operata il 27/05/09 di tiroidectomia radicale e linfectomia dell'emicompartimento centrale si sn (pos0/7) per ca papillare multfifocale pT1 pN0 Mx.In data 22/07/09 terapia radiometabolica con iodio 131 con dosaggio 4138Mbq.Ho fatto in data 20/08/09 su consiglio del medico di famiglia un eco color doppler loggia tiroidea in quanto nella cartella clinica rilasciatami dall'ospedale in cui ho fatto la iodioterapia c'era un'ecografia nella quale venivano evidenziati alcuni linfonodi.
Il risultato di questa nuova ecografia fatta in data odierna e':In sede chirurgica del lobo tiroideo dx sembra aprrezzarsi un piccolo residuo parenchimale di 12.4-5.3-5.5mm ca a vascolarizzazione periferica e con isolato tralcio centrale.Regolari morfologie degli spettri con RI border line(0.75).Si associano numerose adenopatie ovalari,solide,+ipo non confluenti, solo la più voluminosa delle quali con ilo, LC dx di 10.3-11.2-8.0 mm ca,SM dx 4.8 e 9.7 mm ca, LC sn 8.3 e 7.2 mm ca.
Ora la mia domanda e'questi linfonodi possono contenere cellule tumorali?possono essere delle recidive?Cosa vuol dire la parola residuo parenchimale?Vuol dire che potrei essere fra un anno risottoposta ad una iodio terapia?
Grazie per la vostra cortese attenzione
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
La presenza di un residuo in loggia tiroidea, e' possibile, considerato anche che la terapia col radioiodio e' molto recente. Per quanto riguarda i linfonodi, il referto, non dice molto, per cui e' importante che l'immagine ecografica venga visionata direttamente dal suo endocrinologo. Considerato che i trattamenti sono stati eseguiti da poco, starei abbastanza tranquillo. Quello che potra' accadere tra un anno non e' in questi casi possibile prevederlo, anche se comunque, le probabilita' di una guarigione completa sono altissime. Importantissimo il periodico controllo della tireoglobulina e degli anticorpi anti tireoglobulina, nonche' un corretto dosaggio tireosoppressivo della Tiroxina, e una periodica valutazione ecografica, sotto il vigile controllo dell'endocrinologo.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia