Ibuprofene o paracetamolo per i dolori mestruali?
Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni, per 4 anni ho assunto la pillola anticoncezionale a causa di mestruazioni molto dolorose e abbondanti.
Grazie alla pillola i dolori erano presenti solo il primo giorno di "mestruazione", ho scelto di interromperne l'assunzione a causa di numerosi effetti collaterali che mi ha causato (ne ho provati vari tipi ma la situazione non cambia).
Vorrei quindi chiedere se l'assunzione di 200/400mg di ibuprofene più volte al giorno per 3 giorni ogni mese possa dare problemi a lungo termine (considerando che dovrò assumerlo per gestire i dolori per molti anni ancora).
È più sicuro l'utilizzo del paracetamolo?
Esistono soluzioni non farmacologiche che possano alleviare i dolori e diminuire i giorni in cui ho bisogno di assumere antidolorifici?
Grazie mille per l'attenzione e l'aiuto
Grazie alla pillola i dolori erano presenti solo il primo giorno di "mestruazione", ho scelto di interromperne l'assunzione a causa di numerosi effetti collaterali che mi ha causato (ne ho provati vari tipi ma la situazione non cambia).
Vorrei quindi chiedere se l'assunzione di 200/400mg di ibuprofene più volte al giorno per 3 giorni ogni mese possa dare problemi a lungo termine (considerando che dovrò assumerlo per gestire i dolori per molti anni ancora).
È più sicuro l'utilizzo del paracetamolo?
Esistono soluzioni non farmacologiche che possano alleviare i dolori e diminuire i giorni in cui ho bisogno di assumere antidolorifici?
Grazie mille per l'attenzione e l'aiuto
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Il ricorso alla pillola contracettiva è sconsigliabile per motivi fisiologici, ancor prima che medici.
Il paracetamolo è preferibile all'ibuprofene per l'assenza degli effetti sulla coagulazione del sangue che contraddistinguono gli aspirino simili, sconsigliandone questo impiego.
Sentito il ginecologo, in alternativa possono essere presi in considerazione gli antispastici, tipo butilscopolamina, impiegati contro gli spasmi e i crampi dell'apparato urogenitale, oltre che digerente.
I rimedi fitoterapici contengono principi attivi non diversi da quelli di sintesi. Hanno il vantaggio di costituire un complesso, dotato di proprietà complementari che riducono il rischio degli effetti collaterali. Appartengono a una sapienza antica, ma accantonata dal mito del monocomposto. La medicina ufficiale stenta a farla propria. Ci sta provando l'OMS, nel mio piccolo ho scritto un libro sul Farmaco moderno inteso come patto esemplare tra uomo e natura, ma è una cultura che stenta ad affermarsi, in medicina e altrove.
Rimangono i rimedi della nonna, gli esercizi che alleviano l'ansia e lo stress, lo sport. Perché non tentare?
Auguri
Il paracetamolo è preferibile all'ibuprofene per l'assenza degli effetti sulla coagulazione del sangue che contraddistinguono gli aspirino simili, sconsigliandone questo impiego.
Sentito il ginecologo, in alternativa possono essere presi in considerazione gli antispastici, tipo butilscopolamina, impiegati contro gli spasmi e i crampi dell'apparato urogenitale, oltre che digerente.
I rimedi fitoterapici contengono principi attivi non diversi da quelli di sintesi. Hanno il vantaggio di costituire un complesso, dotato di proprietà complementari che riducono il rischio degli effetti collaterali. Appartengono a una sapienza antica, ma accantonata dal mito del monocomposto. La medicina ufficiale stenta a farla propria. Ci sta provando l'OMS, nel mio piccolo ho scritto un libro sul Farmaco moderno inteso come patto esemplare tra uomo e natura, ma è una cultura che stenta ad affermarsi, in medicina e altrove.
Rimangono i rimedi della nonna, gli esercizi che alleviano l'ansia e lo stress, lo sport. Perché non tentare?
Auguri
Medico, Prof. On. Farmacologia, Univ. Sapienza, Roma
Pres. RIPRO, Impresa del Farmaco Naturale
www.irimedidelprofessore.com/prodotto/riprosnello/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.3k visite dal 23/10/2022.
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